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La situazione aggiornata ad oggi venerdì 12 Maggio 2023 sulla sentenza della Consulta per quanto riguarda anticipo TFS-Tfr e nuove regole. Oltre alla recentissima nuova presa di posizione dell'INPS
AGGIORNAMENTO OGGI VENERDI' 12 MAGGIO 2023, ultime notizie e novità su sentenza Consulta anticipo Tfr, Tfs e nuove regole: Nessuna decisione ancora da parte dalle corte Costituzionale sull'anticipo Tfr-Tfs. A questo punto è probabile che la sentenza possa arrivare martedì o giovedì prossima o che addirittura sia rinviata ancora
Dall'altra parte la situazione come spiegato dai vari avvocati nella seduta che si è tenuta martedì è delicata. Sia gli avvocati dell'INPS che dall'avvocatura dello Stato hanno spiegato come se si dovesse pagare tutto il Tfs-Tfr arretrato l'INPS dovrebbe versare ben 13,9 miliardi di euro già da quest'anno.
E che proprio il differimento della liquidazione è di una quelle misure che serve per sostenere i costi dello Stato.
Interessante che la Difesa (le 2 difese) abbiano fatto anche una proposta, ovvero versare subito il TFR (che matura pe legge per gli statali dal 2001) e dopo in maniera differita il TFS.
Sotto potete leggere la nuova posizione dell'INPS, resa pubblia qualche giono prima del nuova aseduta con la Consulta
Qual è la nuova importante posizione dell’INPS su regole e pagamento Tfr-Tfs in attesa di una sentenza che potrebbe cambiare tutto? I lavoratori dipendenti pubblici quando cessano il rapporto di lavoro hanno diritto, a differenza dei lavoratori del settore privato che ricevono il Tfr, Trattamento di fine rapporto, ad avere il Tfs, Trattamento di Fine Servizio, e altre prestazioni diverse, a seconda dell’Amministrazione presso la quale è stato prestato servizio, come indennità di Buonuscita (IBU), i cui destinatari sono i dipendenti dello Stato in senso stretto (dipendenti dei Ministeri, delle Agenzie Fiscali, della Scuola, dell’AFAM e dell’Università); indennità Premio di Servizio (IPS), di pertinenza dei dipendenti degli Enti Locali, delle Regioni e del Servizio Sanitario Nazionale; e indennità di Anzianità (IA), destinata ai dipendenti degli Enti Pubblici non Economici e delle Camere di Commercio.
L’importo del Tfr viene accantonato dal datore di lavoro privato o pubblico in misura variabile secondo la retribuzione: la somma accantonata ogni anno corrisponde ad una mensilità di stipendio e viene calcolata dividendo lo stipendio annuale per 13,5. Il montante viene poi moltiplicato per gli anni di servizio, rivalutato del 75% dell’indice di aumento dei prezzi al consumo dell’anno precedente e aumentato di una quota fissa dell’1,5%. Le discussioni sono aperte proprio su modalità e tempi di pagamento del Tfr-Tfs.
L'Inps sottolinea la differenza tra Tfs, Trattamento di fine servizio, e Tfr, Trattamento di fine rapporto, ritenendo che solo il Tfr possa essere pagato subito. In questo modo, secondo l'Inps, lo Stato ci guadagnerebbe ma a tutto discapito dei lavoratori, aggiungeremmo noi.
Considerando l'andamento dell'inflazione, oggi alle stelle, la liquidazione del Tfs che può allungarsi fino a 5 anni rispetto al momento in cui il lavoratore cessa il rapporto di lavoro, riconosciuta senza rivalutazione e senza interessi, implica un taglio del circa 30% della somma spettante, tassa che pagano solo i dipendenti pubblici.
Tuttavia, secondo tutti gli interessati che hanno presentato ricorso per l’illegittimità della decisione, non c'è alcuna differenza tra Tfs e Tfr e non deve sussistere nessuna differenza nei tempi di pagamento di entrambe i trattamenti, oggi decisamente differenti. Un lavoratore dipendente privato, infatti, per avere il proprio Tfr attende un massimo di 'soli' 45 giorni.
Si attende ora la nuova sentenza della Corte Costituzionale, che il prossimo 10 maggio dovrà decidere se pagamenti differiti del Tfs ai dipendenti pubblici siano legittimi o meno.
La Corte Costituzionale dovrebbe esprimersi sostenendo l’illegittimità dei pagamenti in tempi così lunghi, il che significherà poi ridurre i tempi di pagamento del Tfs agli statali in modo da permettere loro di avere a disposizione sin da subito i propri soldi accumulati negli anni di lavoro.
I ricorsi presentati per i pagamenti del Tfs sono motivati tanto dai singoli tempi troppo lunghi che bisogna attendere per ricevere il proprio Trattamento spettante per i lavoratori pubblici, sia dalla forte differenza rispetto ai tempi di pagamento del Tfr ai lavoratori privati.
In quest'ultimo caso, infatti, la liquidazione del Trattamento di fine rapporto avviene entro un tempo massimo di 45 giorni dal momento di cessazione del proprio rapporto di lavoro, a prescindere al motivo. Questo mese e mezzo al massimo si allunga fino a 5-6 anni per la liquidazione del Tfs ai dipendenti pubblici, il che chiarisce i motivi della polemica e delle proteste sulla questione.
I tempi di pagamento del Tfr-Tfs agli statali cambiano in base al motivo di cessazione del rapporto di lavoro e sono generalmente di: