Pause lavoro, quante in 8 ore
La norma di base 2019-2020 prevede che ciascun dipendente ha diritto a una pausa dallo svolgimento delle proprie mansioni per recuperare energie mentali e fisiche.
Prima regola: la pausa non è una concessione dal datore di lavoro ma è un diritto del lavoratore. Seconda regola: il lavoratore non può interrompere l'attività tutte le volte che lo desidera, ma è soggetto a norme bene precise. Ci sono quelle generali valide per tutti, ma anche quelle particolari fissate nei Contratti collettivi nazionali di lavoro.
Stabiliti questi punti e ricordando che la durata standard di una giornata lavorativa è di otto ore - in generare quattro ore al mattino e quatto al pomeriggio, almeno per le attività di ufficio, vogliamo adesso capire quante pause può fare un lavoratore nell'arco di una giornata secondo le legge in vigore. Più esattamente
La norma di base prevede che ciascun dipendente ha diritto a una pausa dallo svolgimento delle proprie mansioni nel caso in cui il tempo di lavoro sia superiore a 6 ore di lavoro. Si tratta del primo aspetto di cui tenere conto e, come premesso, si tratta di un diritto del dipendente nel contesto dell'organizzazione aziendale.
In buona sostanza può "staccare", ma senza danneggiare o interrompere il ciclo produttivo del luogo di lavoro. In pratica non può agire in solitaria ma deve muoversi all'interno della rete. La pausa è considerata fondamentale per il recupero delle energie fisiche e mentali, per interrompere l'attività ripetitiva e monotona o per consumare un pasto.
Non c'è però una durata comune a tutti i dipendenti e non potrebbe essere diversamente, considerato che esistono numerosi lavori nell'ambito della contrattazione collettiva, a cui è demandata l'organizzazione di questo diritto. Pensiamo ad esempio all'esistenza dei
Tuttavia non tutti i Ccnl disciplinano tempi, modi e durata della pausa dal lavoro ovvero non sempre è previsto un articolo che fissa tutti i dettagli della pausa pranzo, della pausa caffè o della pausa sigaretta.
E allora bisogna fare riferimento alla norma generale, secondo cui ciascun dipendente ha diritto a una pausa dallo svolgimento delle proprie mansioni nel caso in cui il tempo di lavoro sia superiore a 6 ore di lavoro e per una durata di almeno 10 minuti, da fruire sempre in maniera consecutiva, e non superiore a 2 ore nell'arco dell'intera giornata.
Due aspetti sulle regole pause lavoro 2019-2020 vanno sicuramente chiariti: anche se la pausa lavoro è un diritto non può essere monetizzata ovvero non può essere compensata con un contributo economico. E allo stesso tempo non è necessario che il dipendente si allontani dal posto di lavoro o dalla struttura perché per pausa si intende solo la sospensione dell'attività lavorativa.
Il punto è che la fruizione della pausa deve tenere conto delle esigenze dell'azienda e di conseguenza non devono necessariamente trascorrere 6 ore per sospendere l'attività di lavoro. Anzi, si arriva al punto che è ritenuto possibile concentrare la pausa all'inizio o alla fine della giornata.
Che è un modo per dire che l'orario di lavoro viene ridotto. Infine, i periodi di pausa non vanno calcolati come lavoro ai fini del superamento dei limiti di durata.