Quali sono gli stipendi dei medici anche di base e di quanto variano e cosa cambia con nuovo contratto (e riforma) nazioale per il quale il rinnovo appare sempre più vicino e che si potrebbe chiudere a Settembre
Quanto guadagna un medico (anche di base) ora e i nuovi stipendi, obblighi e doveri con riforma e nuovo contratto? Continuano gli incontri per il rinovo dei contratti dei medici 2023-2024 tra i rappresentanti della categoria e quelli del ministero della salute guidato Orazio Schillaci in vista del nuovo confronto in Aran sul rinnovo del contratto: in discussione la richiesta di maggiori risorse per il rinnovo dei contratti dei medici e la icerca della chiusura dell'accordo entro settembre
In particolare, gli stipendi dei medici oscillano tra i 1.900 ai 2.900 netti a seconda degli scatti di anzianità e si tratta di soldi mensili a cui aggiungere eventuali turni notturni o festivi, reperibilità e straordinari, e si arriva fino a circa 4.500 euro per un primario.
I guadagni dei medici salgono poi per i medici sono specializzati, che riescono a guadagnare cifre che superano anche i 300mila euro annui. Per esempio, un medico specializzato in medicina generale percepisce uno stipendio medio di circa 4.600 euro al mese, netti, per un totale di poco più di 100mila euro lordi all’anno, e il guadagno parte da un minimo di 64.400 euro lordi all'anno, per arrivare a superare i 190mila euro annui.
Aumentano ancora, e di molto, i guadagni dei medici chirurghi estetici, che si aggirano tra i 60mila e gli 80mila euro all’anno nei primi anni di esperienza a lavoro per arrivare anche a oltre 160 mila annui.
Per i chirurghi ortopedici, i guadagni arrivano fino a 165mila-170mila euro all'anno, che salgono fino a 180mila euro all’anno per neurochirurghi. Passando ai ginecologi, il guadagno medio di un ginecologo in Italia è di circa 60mila all'anno ma i dottori con più esperienza arrivano anche a guadagnare sui circa 100mila euro all’anno.
Cambiano, ancora, rispetto ai medici ospedalieri, i guadagni dei medici di base: un medico di base guadagna circa 70 euro lordi per ogni paziente che cura se ha meno di 500 pazienti e 35 euro se ha più di 500 pazienti.
Considerando che in Italia il numero massimo di pazienti che ogni medico di base può avere in cura è di 1500 persone, un medico di base può arrivare a guadagnare uno stipendio superiore ai 7.500 euro mensili lordi, esclusi eventuali bonus.
Avendo circa 1.500 pazienti in cura, lo stipendio di un medico di base si aggira sui 52mila euro annui lordi. Il guadagno di un medico di base per ogni paziente in cura cambia anche in base agli anni di servizio e per medici di base con oltre 10 anni di esperienza si arriva a guadagni annui di circa 100-120mila euro lordi, l'anno, cioè stipendi compresi tra i 2.300 euro e i 5.000 euro.
Per modificare gli stipendi dei medici si punta a chiudere il rinnovo del Ccnl entro la fine del mese di Settembre. Si parla di aumenti di centinaia di euro al mese ma anche di rimodulazione dell'orario di lavoro e riforme per le modalità di lavoro, dalle ore di lavoro extraorario non pagate, all’eliminazione del tetto sulle assunzioni, che dirotta i soldi pubblici sui medici a gettone.
Per il rinnovo del Ccnl dei medici si parte certamente dagli aumenti degli stipendi per cui si parla di un aumento medio lordo di 200 euro al mese, cui aggiungere circa 9mila euro di arretrati, per arrivare alla riforma del lavoro dei medici, tra revisione del lavoro extraorario non pagato, cancellazione del tetto sulle assunzioni, guardie e pronta disponibilità, assegnazione degli incarichi, nuove norme sulle relazioni sindacali.
Inoltre, stando alle novità in discussione, il lavoro di un medico fuori sede sarà molto più regolato, con rimborsi previsti per chi dovrà prestare servizio lontano dalla propria sede di origine.
Non solo rinnovo Ccnl: il ministro della Salute Schillaci mira a modificare obblighi e doveri dei medici, con la creazione di nuove case della comunità, assistenza domiciliare integrata, potenziamento del ruolo dei medici di famiglia, i cui compiti potrebbero aumentare in modo da alleggerire i pronto soccorso.
Il piano su cui lavora Schillaci dovrebbe prevedere una valorizzazione dei medici di base e, contestualmente, la formazione di nuove figure professionali di supporto a infermieri e operatori socio sanitari che abbiano una specifica formazione universitaria.
Per il ministro della Salute, la valorizzazione del ruolo dei medici di base renderebbe più attrattiva la professione e non ci sarebbe la carenza di medici oggi lamentata, ma bisognerebbe garantire loro anche una giusta retribuzione.