Chi può chiedere il reddito di emergenza
Il reddito di emergenza introdotto con il decreto Rilancio è destinato a un milione di persone e importi che variano da 400 a 800 euro sulla base di alcuni parametri.
Dal reddito di cittadinanza al reddito di emergenza il passo è stato breve. L'emergenza coronavirus ha spinto l'esecutivo ad adottare un nuovo provvedimento di sostegno al reddito.
Ma tra le due misure ci sono profonde differente. Il reddito di emergenza introdotto con il decreto Rilancio è destinato a un milione di persone e importi che variano da 400 a 800 euro.
Ci sono infatti alcuni parametri presi in considerazione per la determinazione dell'importo da corrispondere ovvero il patrimonio familiare mobiliare che non può essere maggiore di 25.000 euro e l'Isee che non può superare il limite di 15.000 euro.
Il reddito di cittadinanza viene considerata una misura unica di contrasto alla povertà del valore massimo di 780 euro, concesso in via provvisori in attesa di un impiego. Anche in questo caso la platea dei beneficiari è stata individuata sulla base di alcuni requisiti ben precisi ovvero la residenza, il reddito, il patrimonio e la disponibilità di beni durevoli.
In comune, oltre alla similitudine della denominazione, c'è l'origine. Vediamo quindi meglio
Il reddito di emergenza non è compatibile con il reddito di cittadinanza, e viceversa. Così come non è compatibile con la presenza nel nucleo familiare di componenti che percepiscono o hanno percepito altre indennità, come la pensione diretta o indiretta, tranne l'assegno di invalidità, e con alcuni rapporti di lavoro dipendente.
Al momento della formulazione della richiesta del Rem occorre dunque dichiarare di non essere percettori del reddito di cittadinanza per evitare che la domanda venga respinta.
Da ricordare che non hanno diritto al Rem neanche coloro che si trovano in stato di detenzione e i ricoverati in istituti di cura di lunga degenza o altre strutture residenziali a totale carico dello Stato o di altra amministrazione pubblica.
La quota del reddito di emergenza è pari a 400 euro, moltiplicati per il parametro della scala di equivalenza, fino a un massimo di 2 e dunque di 800 euro, oppure di 2,1 nel caso in cui nel nucleo familiare siano presenti componenti in condizioni di disabilità grave o non autosufficienza. Il documento che lo certifica è l'Isee.
Possono chiedere il reddito di emergenza coloro che ha un Isee infereiore a 15.000 euro. Lo devono fare all'Inps nel mese di giugno e per ricevere l'accredito occorre attendere fino a un mese.
L'Istituto nazionale della previdenza sociale e l'Agenzia delle entrate possono infatti effettuare i controlli necessari ovvero scambiare i dati relativi ai saldi e alle giacenze medie del patrimonio mobiliare dei componenti il nucleo familiare.
Il decreto stabilisce che nel caso in cui emergano irregolarità ovvero il mancato possesso dei requisiti richiesti, il reddito di emergenza viene revocato così come viene richiesta la restituzione di quanto indebitamente percepito con tanto di sanzioni sulla base della normativa in vigore.