Reddito di cittadinanza, nuove richieste a sorpresa da Ue

di Chiara Compagnucci pubblicato il
Reddito di cittadinanza, nuove richieste

Sorpresa Unione europea: pił reddito di cittadinanza

Al di lą dei modi di applicazione di questo strumento, l'Unione europea chiede di insistere. Ecco costa sta succedendo intorno a uno degli strumenti pił discussi e criticati.

A dirlo è l'Unione europea: l'Italia ha bisogno di potenziare il reddito di cittadinanza per aiutare chi è rimasto indietro. Proprio così, l'Europa - spesso e volentieri ostile nei confronti dell'Italia sulla modalità della spesa pubblica, ma anche sulla sua cattiva gestione - invita a rendere ancora più incisivo uno degli strumenti più discussi e criticati.

Si tratta di quel reddito di cittadinanza, oggi erogato ai cittadini residenti in Italia o loro familiari da almeno 10 anni, di cui gli ultimi due in via continuativa. Destinato solo a chi ha un Isee inferiore a 9.360 euro con valore del patrimonio immobiliare di massimo 30.000 euro, la cifra erogata raggiunge il tetto massimo di 780 euro.

Ma soprattutto per avere diritto al reddito di cittadinanza viene chiesta la sottoscrizione di un Patto per il lavoro o Patto per l'inclusione sociale che obbliga il cittadino ad accettare almeno una delle tre proposte di lavoro che gli verranno offerte dai nuovi centri per l'impiego.

Al di là dei modi di applicazione di questo strumento, l'Unione europea chiede di insistere e anche sulle pensioni di cittadinanza.. Vediamo perché:

  • Sorpresa Unione europea: più reddito di cittadinanza
  • Non solo reddito di cittadinanza

Sorpresa Unione europea, più reddito di cittadinanza e pensioni di cittadinanza

La commissione europea invita l'Italia a insistere con il reddito di cittadinanza (anche pensioni di cittadinanza)per mitigare gli effetti della crisi e che ha già dato ristoro a oltre un milioni di italiani.

Si tratta di una presa di posizione che in realtà stupisce solo fino a un certo punto perché poi si tratta di uno strumento temporaneo di sostegno del reddito adottato nella quasi totalità dei Paesi europei, compresa la Germania.

Non c'è dubbio che esistano profonde differenze in merito all'efficacia nell'utilizzo e nel funzionamento, anche e soprattutto in riferimento alla capacità di offrire veri posti di lavoro.

Secondo il governo europeo, la capacità di raggiungere i gruppi vulnerabili può essere migliorata. Il reddito di cittadinanza prevede un importo massimo di 780 euro per singola persona con la mensilità che deve essere utilizzata entro il mese successivo a quello di erogazione. Il 20% del'importo non speso viene sottratto nella mensilità successiva.

Significa che nel caso in cui il reddito di 780 euro non venga speso interamente, da un mese all'altro può essere trattenuta una parte della cifra residua.

Non solo reddito di cittadinanza

In via temporanea - solo per due mesi - il governo ha introdotto un reddito di emergenza aggiuntivo non compatibile con il reddito di cittadinanza, ma ben apprezzato anch'esso dall'Europa.

Si tratta infatti di un aiuto pe le famiglie che per ora non hanno diritto al reddito di cittadinanza.

Ed è proprio questa la strada che invita a seguire, insieme al miglioramento delle regole che vanno al di là dell'erogazione degli importi ovvero il patto per il lavoro e il patto per l'inclusione sociale, insieme all'ammorbidimento delle norme per la regolarizzazione dei lavoratori in nero e per estendere i permessi di soggiorno ai lavoratori migranti.