Riforma concorsi pubblici ufficiale al via da ora a Settembre, le importanti e diverse modifiche da conoscere

di Marianna Quatraro pubblicato il
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Come cambiano modalità di pubblicazione e svolgimento dei concorsi pubblici: ecco tutte le novità al via per l’accesso alla P.A.

Cosa prevede la nuova riforma dei concorsi pubblici ufficiale al via ora a Settembre? E’ stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale la riforma dei concorsi pubblici che interesserà tutti coloro che vorranno accedere al mondo della pubblica amministrazione tramite concorso.

La riforma dei concorsi pubblici mira a rendere più veloci le procedure concorsuali e a modificare le modalità di svolgimento dei concorsi e delle altre forme di assunzione nel pubblico impiego. Vediamo allora quali sono le novità al via.

  • Quali sono le novità previste dalla riforma dei concorsi pubblici
  • Nuovi concorsi pubblici aperti anche a chi ha status di rifugiato e a cittadini Ue
  • Nuova riforma dei concorsi pubblici e assunzioni per genere cosa cambia
  • Nuova procedura di pubblicazione dei bandi di concorsi pubblici

Quali sono le novità previste dalla riforma dei concorsi pubblici

La nuova riforma per i concorsi pubblici prevede da luglio regole specifiche che ogni pubblica amministrazione che indice un concorso pubblico deve rispettare, a partire dalla modalità del concorso che può essere:
  • per esami;
  • per titoli ed esami; 
  • corso-concorso.
Stando a quanto stabilito, l’amministrazione che indice il concorso deve adottare una selezione adatta ai profili professionali richiesti nel bando di concorso e la nuova tendenza sarà quella di cercare di eliminare le prove orali. Fino alla fine del 2026, anno di chiusura del Pnrr, le prove per le assunzioni nelle P.A. saranno solamente scritte, ad eccezione delle assunzioni in posizioni apicali, e tutte le prove scritte si potranno svolgere con supporti informatici, eliminando così il cartaceo.

La riforma dei concorsi pubblici elimina il limite di età di accesso all’impiego nelle Pubbliche Amministrazioni, a meno che non vi siano deroghe nei regolamenti delle singole Amministrazioni e prevede inoltre il limite massimo di sei mesi per la conclusione delle procedure concorsuali, riducendo i tempi attuali di svolgimento e conclusione dei concorsi volti all’assunzione di nuove figure. 

Nuovi concorsi pubblici aperti anche a chi ha status di rifugiato e a cittadini Ue

Una delle principali novità della riforma dei concorsi pubblici è quella che prevede l’accesso alle selezioni anche per coloro che hanno lo status di rifugiato e hanno diritto alla protezione sussidiaria o al diritto di asilo e ai cittadini dell’Unione Europea con diritto di soggiorno o con regolare permesso dell’Unione Europea di lungo periodo.

Gli altri requisiti richiesti restano per partecipare ai concorsi pubblici in Italia sono i seguenti:

  • aver compiuto 18 anni di età;
  • godere dei diritti civili e politici;
  • avere l’idoneità fisica all’impiego;
  • essere in possesso del titolo di studio che il bando richiede.

Nuova riforma dei concorsi pubblici e assunzioni per genere cosa cambia

Secondo quanto previsto dalla nuova riforma dei concorsi pubblici, per evitare differenze di genere, saranno garantite tutele alla parità di genere tra uomo e donna per assicurare l’equilibrio di genere nelle pubbliche amministrazioni.

Seguendo questa indicazione, i bandi dei nuovi concorsi pubblici dovranno indicare per ogni profilo di concorso la percentuale di rappresentatività dei generi nell’amministrazione che lo bandisce e, se la differenza percentuale di rappresentatività tra i generi risulta superiore al 30%, a parità di titoli e meriti, si darà la precedenza al genere meno rappresentato.

Non è, invece, prevista alcuna novità per le assunzioni obbligatorie per le categorie protette, cioè per particolari tipologie soggetti chiamati dagli iscritti nelle liste di collocamento e invalidi, verificando chiaramente la compatibilità dell’invalidità con il lavoro da svolgere.

Nuova procedura di pubblicazione dei bandi di concorsi pubblici

Cambiano, infine, anche le modalità di pubblicazione dei bandi per l’accesso ai concorsi pubblici. Stando alle novità approvate, infatti, d’ora in poi i bandi per i concorsi pubblici non saranno più pubblicati in Gazzetta Ufficiale ma sul portale di reclutamenti InpA, dove ogni ente pubblicherà sul proprio sito il bando specifico per cui si cerca nuovo personale e relativi requisiti richiesti e dettagli delle prove da svolgere.

Per partecipare ai concorsi pubblici bisognerà, dunque, iscriversi su InPA.gov.it tramite credenziali Spid, Cie o Cns. Per le assunzioni dei vincitori dei concorsi, si prenderà in considerazione il 20% dei posti successivi all’ultimo candidato e, in caso di rinunce, la P.A. continuerà a scorrere la graduatoria.