Rinnovo contratto sanità 2022-2023 verso accordo finale su stipendi e altre modifiche

di Marianna Quatraro pubblicato il
Rinnovo contratto sanità 2022-2023 verso

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Approvato l’Atto di Indirizzo Integrativo per il rinnovo del contratto sanità 2022-2023: stanziati ben 241 milioni di euro. Cosa prevedono ultime novità

Si va verso il rinnovo ufficiale del contratto sanità 2022-2023 dopo mesi di discussioni e sembra sia stato raggiunto un accordo su stipendi e altre modifiche all’indomani dell’approvazione dell’Atto di Indirizzo integrativo. Vediamo quali sono le novità che potrebbero finalmente essere decise per il rinnovo del contratto sanità tra aumento degli stipendi e altre modifiche?

  • Rinnovo contratto sanità stanziati 241 milioni di euro per aumento stipendi e non solo
  • Nuovo accordo per ulteriori modifiche per rinnovo contratto sanità 2022-2023

Rinnovo contratto sanità stanziati 241 milioni di euro per aumento stipendi

Stando a quanto riportano le ultime notizie, il Comitato di settore Regioni-Sanità ha approvato l’Atto di Indirizzo Integrativo per il rinnovo del contratto per il personale del comparto della sanità, con lo stanziamento di ulteriori risorse economiche per la definizione dell’ordinamento professionale e dell’integrazione del salario accessorio.

Per il rinnovo del contratto sanità 2022-2023 sono stati stanziati ben 241 milioni di euro di cui:

  • 63 milioni sono per l’indennità del personale assegnato ai servizi di pronto soccorso;
  • 51 milioni circa sono destinati al trattamento accessorio;
  • 127,5 milioni sono per il nuovo ordinamento professionale. 
I nuovi soldi stanziati sono importanti per il personale del comparto sanità che è giunto ormai al momento di avere diritto ad aumenti salariali. Gli aumenti degli stipendi per tutto il personale della sanità devono, infatti, essere adeguati all’attuale andamento economico.

Nuovo accordo per ulteriori modifiche per rinnovo contratto sanità 2022-2023

Nonostante i 241 milioni di euro già stanziati per rinnovare il contratto del personale del comparto sanità, le discussioni comunque continuano su ulteriori questioni come costituzione del rapporto di lavoro, tra periodo di prova e ricostituzione del rapporto di lavoro, orario di lavoro, servizio di pronta disponibilità, lavoro straordinario e banca delle ore, ferie e festività.

Per ogni voce in discussione, i sindacati hanno avanzato diverse richieste, a partire da quelle relative alla costituzione del rapporto di lavoro, per cui è stato chiesto di specificare, in sede di assunzione, l’esatta collocazione di prima destinazione, per evitare attribuzioni su più sedi differenti nel territorio.

Per quanto riguarda periodo di prova e ricostituzione del rapporto di lavoro, la richiesta avanzata dai sindacati è stata quella di mantenere per il personale della sanità lo stesso trattamento economico in caso di reintegro del dipendente a seguito del mancato superamento del periodo di prova così come in caso di ricostituzione del rapporto di lavoro. Inoltre, di sospendere in caso di gravi patologie o terapie salvavita il periodo di prova come nel caso della malattia.

Per quanto riguarda l’orario di lavoro, è stata chiesta una revisione delle modalità di assenza nei casi di malattia, ma anche che l’articolazione dell’orario di lavoro avvenga con una distribuzione adeguata dei carichi di lavoro e che per tutto il personale sottoposto all’obbligo formativo continuo sia prevista una riduzione dell’orario settimanale da compensare con un’ora di formazione similarmente a quanto previsto per il contratto della dirigenza.

Ulteriori modifiche richieste riguardano:
aumento del tempo per il passaggio di consegne e di vestizione, soprattutto nel caso in cui sia necessario indossare una vestizione più complessa;
stabilire le pronte disponibilità mensili a 6 e contingentarle dal punto di vista dell’estensione territoriale e del relativo tempo di intervento; 
avere una risposta formale e in tempi certi nei casi di richiesta di ferie da parte del dipendente;
estendere la possibilità di cessione di ferie e riposi solidali anche per l’assistenza ai familiari, e non solo ai figli, in caso di necessità.