Aumenti degli stipendi, formazione e telelavoro: quali sono le proposte per il rinnovo del contratto scuola dal governo e posizione sindacati
Si va verso il rinnovo del contratto della scuola 2022-2023 per cui si parla di proposte sempre più definite che, però, ancora non riescono a mettere del tutto d’accordo governo Draghi e sindacati. Le trattative comunque continuano. Vediamo quali sono proposte e idee del Governo Draghi sul rinnovo del contratto scuola.
Partendo dagli aumenti degli stipendi, saranno in media di 104 euro partendo da 50 euro netti per chi non ha maturato anzianità di servizio per arrivare anche a 130 euro di aumento mensile.
Al centro delle discussioni anche le modalità per lo svolgimento della Dad e la necessità di regolare il lavoro agile considerato complementare e non alternativo al lavoro in presenza, nonché il lavoro da remoto, come telelavoro domiciliare e altre forme di lavoro a distanza, che si può svolgere in un luogo diverso dalla sede fisica.
Novità previste anche la per formazione, con obblighi e riconoscimenti, a partire dalla formazione durante le ore di servizio e la remunerazione delle competenze acquisite. Stando, infatti, a quanto proposto, agli insegnanti potrebbe essere riconosciuto un bonus una tantum per la formazione dei docenti, con valutazioni intermedie annuali e una verifica finale durante la quale il docente potrà dimostrare di avere raggiunto un livello di formazione decisamente idoneo rispetto agli obiettivi.
Nonostante le diverse idee del Governo Draghi per un rinnovo del contratto scuola completo, tra aumenti di stipendi, formazione e telelavoro, i sindacati non ci stanno. Troppo pochi i soldi per gli aumenti degli stipendi che, secondo le forze sociali, dovrebbero essere più alti.
Secondo i sindacati, gli aumenti definiti dal governo per i lavoratori della scuola non sono adeguati anche considerando il forte aumento dell’inflazione che rischia di rendere quasi nulli gli aumenti previsti.