Ritardo al lavoro quando e quali sanzioni possono essere date

di Chiara Compagnucci pubblicato il
Ritardo al lavoro quando e quali sanzion

Sanzioni per ritardo al lavoro

A far pendere il piatto della bilancia della responsabilità da una parte e dell'altra è anche il ruolo ricoperto dal dipendente all'interno dell'azienda.

A chi non è mai capitato di arrivare in ritardo sul lavoro? Forse a pochi tra chi sta leggendo questo articolo, ma può sempre capitare di non essere impeccabili e di presentarsi sul posto di lavoro non in perfetto orario.

Non c'è dubbio che il lavoratore dipendente si ritrova in difetta perché nel contratto di lavoro e nelle regole interne aziendali è sempre presente un orario di ingresso e di uscita. E la situazione può diventare più complicata se il lavoro è a contatto con la clientela.

Pensiamo ad esempio a uno sportello aperto al pubblico oppure a un negozio. Prima di entrare nel merito della normativa in vigore ovvero di quali sanzioni possono essere date nel caso di ritardo al lavoro, facciamo subito presente come le cause del ritardo possano essere da addebitare alla propria responsabilità ma anche a cause oggettivi e indipendenti dalla propria volontà. Vediamo in questo articolo

  • Sanzioni per ritardo al lavoro
  • Sanzioni per ritardo mezzi pubblici

Sanzioni per ritardo al lavoro

Entriamo allora nel dettaglio della normativa sulle sanzioni applicate nel caso in cui il lavoratore si presenta in ritardo al lavoro o timbra il badge 5 o 10 minuti dopo. Già, perché il datore di lavoro conserva il potere della "punizione" che, nei casi più gravi, può perfino arrivare al licenziamento.

A fare la differenza è la gravità del comportamento del lavoratore sulla base di alcuni parametri. Le sanzioni possono variare da un semplice rimprovero verbale all'ammonizione scritta, dalla multa fino a quattro ore di stipendio al trasferimento in un'altra sede fino ad arrivare al licenziamento.

Da cosa dipende il tipo la sanzione da applicare? Innanzitutto dal ritardo accumulato perché è evidente che presentarsi cinque minuti dopo l'inizio non può avere lo stesso peso se le lancette dell'orologio hanno già segnato un'ora di ritardo. E poi, come vedremo ancora meglio nel caso particolare del ritardo per via dei mezzi pubblici non efficienti, conta anche il comportamento del lavoratore.

A far pendere il piatto della bilancia della responsabilità da una parte e dell'altra è anche il ruolo ricoperto dal dipendente all'interno dell'azienda. La regola di base è che a maggiori responsabilità corrisponde maggiore rigidità in termini di tolleranza del ritardo.

Solo per fare un esempio concreto, i margini di comprensione per il responsabile della sicurezza che non si presenta tutti i giorni in perfetto orario sono sicuramente molto stretti.

Sanzioni per ritardo mezzi pubblici

Ma cosa succede se il ritardo sul lavoro è provocato dai mezzi pubblici? Pensiamo per esempio a uno sciopero del personale degli autobus oppure a un guasto della linea ferroviario. La prima domanda a cui rispondere è: c'è ripetitività o è un caso isolato?

Nel primo caso è evidente che il lavoratore non ha operato con tutta la diligenza richiesta. A fare la differenza è quindi il comportamento precedente e successivo al ritardo. Si è mosso per comunicare al datore di lavoro, anche tramite un collega, il ritardo? Oppure si è comportato con una certa indifferenza e incurante dei disagi provocati dalla sua assenza?