Come può evolvere il lavoro remoto con l'ultimo decreto ad hoc del governo: previsioni secondo le ultime notizie e potenziali novità
Quali sono le nuove regole, controlli, diritti e limiti dello smart working in arrivo con apposito decreto Governo Meloni? All’indomani dell’approvazione ufficiale del Decreto Lavoro di maggio, che non ha previsto alcuna effettiva novità per lo smart working, come era stato inizialmente annunciato, sembrerebbe in arrivo un apposito decreto del Governo Meloni con nuove regole per lo smart working.
L’intenzione è quella di introdurre lo smart working come ‘normale’ modalità di lavoro ma solo se risulta possibile in base alle condizioni lavorative delle diverse realtà perché, come spiegato dalla ministra del Lavoro, può diventare un’opportunità per rivoluzionare il mondo del lavoro, con relativi controlli e limiti stabiliti in modo da non esagerare con l’abuso dello smart working per evitare di recarsi sul posto di lavoro.
Lo smart working ‘che verrà’ dovrebbe poi rispettare i limiti di durata massima dell’orario di lavoro giornaliero e settimanale stabiliti dalla contrattazione collettiva e dalla legge.
Resta quindi da capire se le nuove regole per lo smart working interesseranno tutti i lavoratori, pubblici e privati a prescindere dalla categoria di appartenenza, o solo, ancora, lavoratori fragili, o genitori di figli neonati o piccoli, ecc, e come sarà organizzato e quali eventuali limiti saranno previsti.
Secondo quanto annunciato dalla ministra del Lavoro Calderone, nuove regole per lo svolgimento di un corretto e regolare smart working dovrebbero derivare anche dalla definizione di una piattaforma di diritti e tutele che possano essere comuni a tutti i lavoratori, a prescindere dalla tipologia di inquadramento, in modo da lavorare per ogni singola tipologia di lavori con provvedimenti ad hoc e da modulare secondo le diverse esigenze delle singole realtà produttive.
La diffusione dello smart working, secondo la ministra Calderone, implica anche l'esigenza di modifica del Testo unico sulla sicurezza con nuove linee guida per aziende e smart workers, perché bisogna considerare le possibili nuove fattispecie di infortuni e malattie professionali, nonché diverse attività di controllo per aziende e smart workers anche attraverso modifiche normative.
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