Stipendio e salario minimo con nuova legge ma conseguenze ci saranno per la busta paga di tutti (e altre modifiche)

di Marianna Quatraro pubblicato il
Stipendio e salario minimo con nuova leg

Cosa cambia per i lavoratori dipendenti con nuova proposta di legge sul salario minimo: quali sono le alttre importanti modifiche al vaglio per il lavoro

Cosa prevede la nuova legge sul salario minimo e conseguenze per le buste paga di tutti gli italiani (e ci saranno altre importanti modifiche)? E' stata depositata la nuova proposta di legge per l'introduzione del salario minimo in Italia. E si tratta di una novità che non interesserà solo chi prende stipendi più bassi ma anche chi già oggi ha una retribuzione oraria più alta. Vediamo cosa prevede la nuova proposta sul salario minimo e cosa aspettarsi per eventuali modifiche agli stipendi.

  • Nuova legge su salario minimo cosa prevede
  • Conseguenze per le buste paga di tutti gli italiani con nuova legge salario minimo
  • Quali sono le altre importanti modifiche si attendono per regole lavoro

Nuova legge su salario minimo cosa prevede

Quasi tutti i partiti di opposizione hanno sottoscritto e depositato alla Camera una proposta di legge per riconoscere a tutti i lavoratori e le lavoratrici una retribuzione minima oraria di 9 euro lordi con l’obiettivo di contrastare lo sfruttamento a lavoro e garantire una vita dignitosa ai singoli e alle famiglie.

La nuova proposta di legge è stata appoggiata da sindacati ed anche Confindustria, ma è difficile fare previsioni da parte del governo perché la premier Meloni ha sempre dichiarato di non essere particolarmente favorevole al salario minimo.

La proposta di legge, ‘Disposizioni per l'istituzione del salario minimo’, prevede per datori di lavoro, imprenditori e non imprenditori l’obbligo di riconoscere ai lavoratori una retribuzione complessiva sufficiente e proporzionata alla quantità e alla qualità del lavoro prestato.

Conseguenze per le buste paga di tutti gli italiani con nuova legge salario minimo

La nuova legge per garantire un salario minimo legale da 9 euro come retribuzione oraria avrà conseguenze per tutti i lavoratori. Se, infatti, il valore dei 9 euro mira ad aumentare la retribuzione oraria minima di Ccnl che prevedono una retribuzione oraria inferiore, ci sono anche Ccnl che prevedono già una retribuzione oraria maggiore e se i più bassi dovranno adeguarsi ai 9 euro all’ora lordi, anche gli altri dovranno aumentare le proprie retribuzioni orari, il che significherà modificare gli stipendi di tutti i lavoratori italiani. 

Inoltre, il testo della proposta prevede che la Manovra Finanziaria 2024 definisca un beneficio temporaneo per accompagnare l'adeguamento al trattamento economico orario di 9 euro delle eventuali più basse retribuzioni previste da contratti collettivi di settori meno sviluppati.

Quali sono le altre importanti modifiche si attendono per regole lavoro

Non solo salario minimo: sono anche altre le modifiche che si attendono per rivedere le attuali regole a lavoro e che potrebbero rientrare in un prossimo Decreto Lavoro forse d’autunno. Stando alle anticipazioni, potrebbe essere definita una nuova detassazione per lavoro straordinario, tredicesima, premi e bonus per i lavoratori dipendenti.

Per aumentare l’importo netto dei lavoratori che fanno gli straordinari, le modifiche potrebbero prevedere una percentuale che potrebbe aumentare in base al reddito percepito sulle ore prestate fuori dal normale orario lavorativo.

Questo meccanismo potrebbe sostituire le attuali aliquote per scaglioni di reddito con un'imposta sostitutiva Irpef e relative addizionali in misura agevolata sugli straordinari che eccedono una determinata soglia ma anche sui premi produttività e la tredicesima.

Le modifiche anticipano anche una nuova detassazione sulla tredicesima, per ridurre le tasse sulla mensilità aggiuntiva di dicembre fino al 15% e aumentare di conseguenza anche la tredicesima mensilità di dicembre.

Per bonus e premi, l'intenzione è rendere strutturale l’aumento fino a 3mila euro della soglia esentasse per i bonus fringe benefits a lavoro approvato con il Decreto Lavoro di maggio e ulteriori modifiche riguarderanno pagamenti e anticipi di Tfr-Tfs agli statali, dopo la sentenza della Corte di Costituzionale che ha dichiarato anticostituzionale pagamento e relativa rateizzazione del Tfs-Tfr al momento della cessazione del rapporto di lavoro.

Secondo la Corte, il pagamento del Trattamento di fine rapporto agli statali non può essere pagato in anni, perchè danneggia il lavoratore per il principio della giusta retribuzione che non riguarda solo il corretto importo ma anche i tempi di pagamento, ma al massimo in qualche mese, per cui ora si deve lavorare all’emanazione delle leggi ufficiali per ridurre i tempi dei pagamenti di Tfr-Tfs agli statali.

E modifiche per il Tfr-Tfs potrebbero riguardare anche la tassazione, sia per il calcolo delle tasse dell’importo complessivo finale del trattamento e sia per eventuali anticipi e sono diverse le ipotesi in discussione e le ipotesi al momento proposte sono diverse e sono le seguenti:

  • detassare sia l’anticipo del Tfr-Tfs e sia la liquidazione complessiva del trattamento riducendola al 15%;
  • detassazione del Tfr-Tfs solo quando si riscuote l'intero importo complessivo e non anche per l’anticipo;
  • detassazione di Tfr-Tfs solo quando si investono in fondi pensione, per sostenere l’adesione alla previdenza complementare.