Trasferta lavoro quando deve essere pagata. Dipende o no da Km

di Chiara Compagnucci pubblicato il
Trasferta lavoro quando deve essere paga

Trasferta lavoro dipende o no da km

L'istituto della trasferta lavoro presenta caratteristiche ben precise sia in termini di tempo e sia di retribuzione. Analizziamo due aspetti centrali.

Non solo la figura del lavoratore mobile che si reca di trasferta è sempre esistita, ma anno dopo anno un numero sempre maggiore di dipendenti si reca di frequente all'esterno per svolgere i compiti per cui è pagato.

Segno della mobilità nel campo del lavoro che comporta anche l'adeguamento continuo delle nelle norme in base a Contratti collettivi nazionali di riferimento. Perché quando si parla di trasferta di lavoro occorre capire cosa si intende con questo termine.

Ma anche i concetti chiave del pagamento e di quanti chilometri occorre percorrere affinché sia effettivamente retribuita.

Come vedremo a breve nel dettaglio, il concetto fondamentale attorno a cui ruota il concetto di trasferta di lavoro è un cambiamento rispetto a quanto scritto nella lettera di assunzione sulla base del Ccnl, ma solo a carattere temporaneo. Concentriamoci quindi su due aspetti:

  • Trasferta lavoro dipende o no da km
  • Quando deve essere pagata la trasferta di lavoro

Trasferta lavoro dipende o no da km

L'istituto della trasferta lavoro presenta caratteristiche ben precise sia in termini di tempo e sia di retribuzione e non va confusa con il trasferimento.

Aspetto distintivo è infatti la provvisorietà dello spostamento dalla sede di lavoro abituale. Per il datore di lavoro si tratta di far fronte a esigenze produttive e organizzative di carattere transitorio e, aspetto centrale di cui tenere conto, la retribuzione non è legata alla percorrenza dei chilometri.

Ricordando sempre che in caso di trasferte dei dipendenti l'azienda deve dare comunicazione all'Inail, il punto di riferimento rimane sempre e comunque il Contratto collettivo nazionale di lavoro di appartenenza. In seconda battuta bisogna tenere conto di eventuali intese interne raggiunte a livello aziendale o individuale.

Quando deve essere pagata la trasferta di lavoro

Sono quindi i Ccnl a disciplinare tutti i dettagli e dunque quando deve essere pagata la trasferta di lavoro. Più precisamente determinato quando devono essere pagate le cosiddette missioni e soprattutto quanto.

L'importo è infatti differente e aggiuntive rispetto a quanto erogato per le consuete ore lavorative nella sede abituale. Più precisamente, al lavoratore in missione è riconosciuta un'indennità di trasferta ed eventualmente il rimborso delle spese sostenute per lo spostamento. Proviamo a far due esempi concreti:

  • Ccnl commercio
  • Ccnl piccola e media industria metalmeccanica

Nel primo caso, al lavoratore spettano il rimborso delle spese di viaggio, il rimborso delle spese per il trasporto del bagaglio, il rimborso delle spese postali sostenute, una diaria non inferiore al doppio della quota giornaliera della retribuzione, ma se non è previsto il pernottamento fuori sede la diaria è ridotta di un terzo.

Infine, per le missioni di durata superiore al mese verrà corrisposta una diaria ridotta del 10%. Per quanto riguarda la piccola e media industria metalmeccanica, al lavoratore spetta il rimborso delle spese di viaggio corrispondenti ai mezzi normali di trasporto e delle altre spese vive necessarie per la trasferta.

A questo si aggiunge il rimborso delle spese di vitto e di alloggio se la durata del servizio obbliga il lavoratore a sostenere questo impegno di spesa, o una diaria giornaliera.

In tutti i casi, al rientro dalle trasferte, il lavoratore è chiamato a dovrà presentare all'azienda i documenti relativi alle spese. Devono essere dettagliati e contenere il riepilogo dei dati della trasferta e dei costi sostenuti. Infine, l'indennità di trasferta prevede esenzioni Irpef fino a 46,48 euro per giornata.

L'indennità di trasferta è comunque in base a quella fuori dal comune della sede di lavoro e a quella nel comune della sede lavorativa.