Tredicesima pagata in ritardo o non pagata. Cosa fare, leggi in vigore 2023

di Chiara Compagnucci pubblicato il
Tredicesima pagata in ritardo o non paga

Tredicesima pagata in ritardo o non pagata. Cosa fare, leggi in vigore 2023

Il mese della tredicesima è dicembre e non è casuale. Al momento dell'istituzione della mensilità aggiuntiva alle 12 tradizionali, l'obiettivo era il rilancio dei consumi nel periodo della fine dell'anno, quello cioè dello scambio di regali, dell'organizzazione di feste, pranzi o cene o delle partenze per qualche giorno di vacanza.

La tredicesima non spetta a tutti i lavoratori, ma solo ai dipendenti e ben precise condizioni in base alle leggi in vigore 2023. Ma c'è un altro importante aspetto di cui tenere conto. Non tutti i datori di lavori sono così puntuali e rispettosi delle regole.

In pratica c'è chi eroga la tredicesima mensilità solo il mese successivo o anche più in là e c'è invece chi non effettua il bonifico al lavoratore. Cerchiamo quindi di capire come comportarsi e più precisamente

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  • Cosa fare se tredicesima pagata in ritardo
  • Tredicesima non pagata

Tredicesima e leggi in vigore 2023

La tredicesima mensilità non è altro che uno stipendio mensile aggiuntivo pagato ai dipendenti sulla base del numero di giorni lavoratori nel corso dell'anno. In pratica, nel caso in cui abbia lavorato per tutto l'anno e dunque non sia stato assunto strada facendo, l'importo sarà equivalente a quello indicato in una qualsiasi busta paga (bonus esclusi).

Tra gli aspetti interessanti da approfondire c'è il calcolo della tredicesima dal lordo al netto per i dipendenti privati e gli statali. Condizione fondamentale per ricevere la tredicesima è proprio il rapporto di dipendenza tra azienda e datore di lavoro, sia a tempo determinato e sia indeterminato.

Non ci sono quindi differenze tra comparto privato e comparto pubblico. Anzi, in quest'ultimo caso sono state introdotte alcune novità operative con il servizio NoiPa.

Cosa fare se tredicesima pagata in ritardo

Il quadro è quindi chiaro su quando arriva ed entro quanto deve essere pagata la tredicesima, ma non sempre fila tutto liscio. Sono infatti numerosi i casi in cui il datore di lavoro non rispetta le date indicate nel Contratto collettivo nazionale di lavoro applicato ovvero non affianca la mensilità aggiuntiva allo stipendio di dicembre oppure tergiversa e ritarda all'inverosimile il pagamento fino a non effettuare il versamento.

Cosa fare in questi casi? Le strada da seguire sono numerose e vanno da un approccio più morbido fino al passaggio alle vie legali. Facendo presente che le decisioni sono sempre personali sulla base delle circostanze specifiche, il consiglio è di procedere con gradualità.

La prima cosa da fare è quindi procedere con un formale sollecito di pagamento ovvero via Posta elettronica certificata, con una raccomandata con ricevuta di ritorno o a mano con consegna a un dipendente incaricato a ricevere la corrispondenza con tanto di notifica di ricevimento.

Se il sollecito non sortisce alcun effetto, il lavoratore privo della tredicesima può procedere con la conciliazione alla Direzione del Lavoro. Il percorso è in autonomia ovvero non è indispensabile l'assistenza di un legale. Se anche questo tentativo fallisce c'è la strada del decreto ingiuntivo in tribunale, per cui è necessaria la presenza di un avvocato.

A norma di legge, se entro 40 giorni il datore di lavoro non versa la tredicesima, scatta il pignoramento. E attenzione perché è necessario fare richiesta entro tre anni per evitare che la tredicesima non pagata vada "in prescrizione".