Visite fiscali INPS 2023, quando si può essere non reperibili secondo regole e sentenze Cassazione
Da un parte c'è la legge che fissa regole ben precise sulle visite fiscali Inps 2023. Dall'altra ci sono le sentenze dei giudizi, su tutte quelle della Corte di Cassazione, che arricchiscono le norme in vigore. E sono in particolare quelli sui casi in sui si può essere non reperibili ad aggiornare un quadro che negli ultimi anni è stato oggetto di ritocchi. E sempre con il mantenimento delle differenze tra lavoratori pubblici e privati. Orari e fasce di reperibilità 2023 per la visita fiscale sono infatti differenti, così come le conseguenze per assenza ovvero per mancata reperibilità.
Ma ci sono appunto dei casi ben precisi in cui l'assenza alla visita fiscale è giustificata, come per le patologie depressive nel caso si prescrizione medica di uscita negli orari coincidenti con le fasce di reperibilità. Ma vediamo tutti i dettagli.
Ricordiamo innanzitutto che le fasce di reperibilità variano tra lavoratori privati e lavoratori pubblici. I primi devono essere farsi trovare nel domicilio indicato tra le 10 e le 12 e tra le 17 e 19; i secondi tra le 9 e le 13 e tra le 15 e le 18. In caso di violazione ingiustificata di queste norme sono previste sanzioni ed esattamente la perdita totale di qualsiasi trattamento economico nel caso di mancata reperibilità nella prima visita, riduzione del 50% del trattamento economico (oltre alla perdita totale di qualsiasi trattamento economico) nella seconda visita; mancato riconoscimento della malattia ai fini della corresponsione della relativa indennità nella terza.
In ogni caso, il lavoratore viene invitato a recarsi negli ambulatori della struttura territoriale Inps e per non subire azioni disciplinari da parte del datore di lavoro, è chiamato a presentare una giustificazione valida per l'assenza.
Nessuna conseguenza è invece prevista in caso di assenza per giustificato motivo (in ogni caso da dimostrare con documenti alla mano), come per concomitanza di visite, prestazioni e accertamenti specialistici. Ma anche nel casi di periodi già accertati da precedente visita di controllo e di ricovero ospedaliero.
Viene a cadere l'obbligo di reperibilità nei casi di patologie per causa di servizio, malattie per cui è a rischio la vita del lavoratore, patologie collegate all'invalidità riconosciuta, infortunio sul lavoro, gravidanza a rischio, patologie gravi che richiedono terapie salvavita, stati patologici connessi alla situazione di invalidità riconosciuta.
Poi ci sono le pronunce dei giudici che nel tempo hanno allargato lo spettro delle assenze giustificate dalla visita fiscale. Secondo la Cassazione, il medico deve indicare con chiarezza la patologia invalidante ai fini della mancata reperibilità. In ogni caso, secondo i togati è possibile assentarsi per esigenza indifferibile di recarsi in farmacia e nel caso i visita all'ambulatorio del medico in caso di impossibilità di conciliare l'orario di ricevimento con le fasce di reperibilità.
Allo stesso tempo nessuna conseguenza per assenze dovute al ritiro negli uffici sanitari di radiografie collegate alla malattia, all'effettuazione di un ciclo di cure in un istituto convenzionato o di una iniezione. Semaforo verde anche nel caso di urgenza di sottoporsi a cure dentistiche nello studio del medico specialista, di attività di volontariato negli stessi orari delle fasce di reperibilità e perfino per la visita alla madre ricoverata in ospedale se gli orari sono coincidenti.