Visite fiscali 2022 regole e leggi in vigore dipendenti privati
La disciplina delle visite fiscali per i dipendenti privati nel biennio 2022 va approfondita con molta attenzione perché sono numerose le novità introdotte negli ultimi anni. I cambiamenti interessano sia i lavoratori che si assentano per malattia e sia gli stessi medici fiscali chiamati a effettuare la visita di controllo.
Punto fermo è la centralità ricoperta dall'Inps perché mantiene il compito di effettuare le visite fiscali 209-2022 per i dipendenti privati.
Come vedremo a breve, sono numerosi gli aspetti di cui tenere conto, dagli orari e le fasce di reperibilità al numero di visite fiscali (anche nella stessa giornata), dalle regole da rispettare alle sanzioni nel caso in cui si venga sorpresi all'esterno o comunque non nel domicilio indicato fino ad arrivare ai casi speciali ovvero alle eccezioni. Approfondiamo in questo articolo
Come è possibile? Si tratta di un accanimento? Alla base di tutto c'è il Polo Unico Inps ovvero quella struttura dell'Istituto nazionale della previdenza sociale che organizza il controllo in caso di malattia.
La scelte del dipendente in malattia da visitare fiscalmente non è proprio casuale perché si basa sull'incrocio di dati in cui un ruolo preponderante è ricoperto dall'algoritmo dell'Inps. Quest'ultimo classifica in modo automatico i lavoratori ovvero riesce a individuare chi è soggetto a rischio e quindi è meritevole di un controllo sulla veridicità delle dichiarazioni.
Entriamo quindi nel cuore delle regole delle visite fiscali 2022 con gli orari di reperibilità. Ne sono previste due, una al mattino dalle 10 alle 12, e una al pomeriggio dalle 17 alle 19. Come spiegato, i controlli del medico dell'Inps possono essere più di uno sia nel corso del periodo della malattia e sia nella stessa giornata.
Altro aspetto di cui tenere conto è la validità 7 giorni su 7 e dunque anche nei festivi e nei fine settimana. In queste fasce orario e nel corso della malattia, i lavoro non possono allontanarsi dal domicilio indicato nel certificato medico.
L'assenza viene pagata a caro prezzo e, come vedremo a breve, con un livello di severità crescente sulla base del prolungamento dello stato di irregolarità. Si va insomma da un richiamo disciplinare o una sanzione economica fino ad arrivare al licenziamento nelle situazioni più gravi.
Il dovere dei dipendenti privati è quindi di farsi trovare all'indirizzo indicato nel certificato medico per tutto il periodo di malattia e negli orari di reperibilità. Altrimenti l'assenza viene considerata ingiustificata e scattano le sanzioni. Il primo step che scatta alla prima assenza è il taglio del 100% dell'indennità di malattia dei primi 10 giorni.
Il secondo, alla seconda assenza, è la riduzione del 50% de restante periodo della malattia. Il terzo, previsto se anche alla terza visita il dipendente privato è assente nel domicilio, è la decurtazione dell'intera indennità.
E nei casi si reiterazione nel tempo può scattare la pena massima del licenziamento, anche senza preavviso. A questo impianto di regole sulle visite fiscali 2022 per dipendenti privati si aggiungono alcune eccezioni.
L'obbligo di farsi trovare in caso di visita fiscale viene a cadere nel caso di gravi patologie. Il dipendente viene infatti esonerato, ma è indispensabile che in anticipo sia stato presentato il certificato medico.
Ma se questa è una situazione particolare e per certi versi la più estrema, più comuni sono le situazioni relative ad accertamenti specialistici, patologie legate all'invalidità, infortuni sul lavoro e malattie professionali, terapie salvavita.
Sono le circostanze che le legge 2022 riconoscono per l'esclusione dall'obbligo di reperibilità. Infine, al di là delle malattie in senso stretto, ci sono anche altre ragioni per cui si viene giustificati se il medico fiscale bussa alla porta di casa e non apre nessuno.
Si tratta in prima battuta di accertamenti specialistici, prestazioni e visite contemporanei alla visita fiscale. Quindi di situazioni che hanno reso necessaria la presenza del lavoratore privato in un altro luogo. Infine, le regole in vigore riconoscono anche causa di forza maggiore.