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Decreto Attuativo: le ultime novità sulle polizze catastrofali obbligatorie



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Il 14 marzo 2025 è entrato in vigore il Decreto Attuativo sulle polizze catastrofali per le imprese (Decreto Interministeriale n. 18/2025, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 48 del 27 febbraio).

Tale provvedimento ha definito i dettagli operativi per le polizze catastrofali per le imprese, la cui obbligatorietà è stata introdotta con la Legge di Bilancio 2024 (Legge 30 dicembre 2023, n. 213).

Il legislatore ha introdotto l’obbligo perché l’Italia, numeri alla mano, è uno dei Paesi europei più a rischio di terremoti e di dissesti idrogeologici, come del resto le cronache di questi ultimi anni hanno purtroppo evidenziato.

L’obiettivo è quello di offrire una tutela economica al tessuto imprenditoriale del nostro Paese nel caso di catastrofi e calamità naturali che, oltre a conseguenze economiche dirette, come i danni agli immobili, determinano conseguenze economiche indirette in seguito ai fermi operativi e alla perdita di competitività.

Per permettere alle imprese di ottemperare all’obbligo imposto dalla legge, le compagnie assicurative devono mettere a disposizione polizze specifiche. La compagnia italiana Unipol, per esempio, propone “Protezione Impresa - Assicurazione eventi catastrofali”.

Quali aziende sono tenute a stipulare la polizza catastrofale obbligatoria?

La Legge di Bilancio ha stabilito che l’obbligo di stipula di una polizza catastrofale riguarda “le imprese con sede legale in Italia e le imprese aventi sede legale all'estero con una stabile organizzazione in Italia, tenute all'iscrizione nel Registro delle Imprese ai sensi dell'articolo 2188 del Codice Civile”.

Attualmente sono escluse dall’obbligo le imprese agricole (in quanto coperte dal Fondo Mutualistico Nazionale), i soggetti non qualificabili come imprese e quindi non iscritti al Registro delle Imprese (per esempio i professionisti individuali) e le imprese i cui immobili presentano abusi edilizi o mancano delle necessarie autorizzazioni.

Le scadenze per l’attivazione della polizza

Il Decreto Attuativo 18/2025 prevedeva inizialmente come termine ultimo per la sottoscrizione il 31 marzo 2025. In seguito, con il Decreto legge 31 marzo 2025, n. 39 - poi convertito nella Legge 27 maggio 2025, n. 78 – le scadenze sono state differenziate in base alle dimensioni dell’impresa (definite in base ai criteri stabiliti dalla raccomandazione 2003/361/CE).

Il nuovo decreto ha mantenuto la scadenza del 31 marzo 2025 per le grandi imprese, ha posticipato al 1° ottobre 2025 la scadenza per le imprese di medie dimensioni e al 31 dicembre 2025 quella per le imprese di piccole dimensioni e per le microimprese.

Le piccole e le microimprese sono quindi prossime alla scadenza, mentre quelle grandi e quelle medie che ancora non sono in regola dovrebbero richiedere una consulenza alla compagnia assicurativa di fiducia.

Se un’impresa ha stipulato una polizza catastrofale prima dell’obbligo di legge, non è tenuta a stipulare un nuovo contratto; sarà sufficiente adeguare quello vecchio alla normativa attuale.

Quali beni tutela la polizza catastrofale?

La polizza catastrofale per le imprese deve tutelare l’impresa dai danni subiti dalle immobilizzazioni contemplate dall’articolo 2424 del Codice Civile, indicate nel primo comma, sezione Attivo, voce B-II, numeri 1), 2) e 3), vale a dire:

  • immobili (fabbricati e terreni utilizzati per le attività dell’impresa)
  • impianti e macchinari (apparecchiature, fisse o mobili, funzionali al processo produttivo)
  • attrezzature industriali e commerciali.

Per la cronaca, l’azienda può inserire garanzie aggiuntive oltre a quelle previste dalla polizza catastrofale “standard”. Otterrà così una copertura più completa.

Polizza catastrofale: un investimento sul futuro dell’azienda

La polizza catastrofale può essere vista come uno dei tanti obblighi imposti alle imprese dalla legge oppure, con una visione più lungimirante, come un investimento sul futuro dell’azienda.

In caso di evento catastrofale, infatti, i danni economici subiti dall’azienda possono essere particolarmente pesanti. La polizza permette di ridurre l’esposizione economica e di ripristinare, in tempi più rapidi, l’operatività aziendale.

Un aspetto da considerare è la previsione certa dei costi legati a determinati rischi: c’è infatti un costo certo, vale a dire il premio assicurativo, che però protegge da spese che possono essere particolarmente ingenti e non prevedibili in anticipo.