5G, la nostra salute messa a rischio della radiazioni degli smartphone secondo alcuni esperti

di Luigi Mannini pubblicato il
5G, la nostra salute messa a rischio del

Fiorella Belpoggi, ricercatrice dell'Istituto Ramazzini, che si domanda provocatoriamente: chi di dovere si prenderà la responsabilità di ignorare un pericolo?

Succede sistematicamente tutte le volte che una nuova tecnologia si affaccia nella vita di tutti i giorni. Adesso è il turno del 5G e delle sue promesse di navigazione in mobilità a gran velocità. Le radiazioni degli smartphone metterebbero in pericolo la salute: secondo una parte degli esperti in materia ci sarebbe poco da esultare per questa innovazione perché il prezzo da pagare potrebbe essere molto alto. Ma c'è un'altra parte del mondo scientifico che smorza gli allarmi, rammentando come le stesse parole erano state utilizzate con l'avvento del 4G e la promessa mantenuta di una maggiore copertura e un incremento della velocità rispetto al precedente 3G.

5G è pericoloso per la salute?

Naturalmente la prudenza non è mai troppa ed è sempre consigliabile monitorare con attenzione l'evolversi della situazione ovvero le conseguenze dell'implementazione del 5G. C'è un aspetto in particolare a non perdere di vista. Con il 5G si indica la nuova generazione della comunicazione mobile che consente velocità di trasferimento molte alte per i dati, ma anche la possibilità di connettere più utenti e più dispositivi. I comparti che trovano maggiori benefici sono la domotica, la tecnologia delle auto senza conducente o l'industria. I campi di applicazione della sperimentazione sono sterminati: dal miglioramento del sistema di assistenza alla salute all'ottimizzazione della distribuzione dell'energia elettrica fino alla garanzia ai cittadini di una maggiore sicurezza attraverso sistemi di videosorveglianza e di viabilità intelligente. E poi, telemedicina, education, smart home e realtà aumentata.

Non coinvolge insomma la mera connessione via smartphone e tablet: secondo recenti stime, 6,4 miliardi di dispositivi sono adesso connessi. Una cifra che schizzerà a 20 miliardi nel giro di due anni. Siamo allora davanti a una rete che non fa parlare soltanto le persone, ma anche le cose. La connessione sarà sempre più veloce e alla portata di tutti, coerentemente con gli obiettivi dell'associazione di operatori, venditori, produttori e istituti di ricerca operanti nel settore della telefonia mobile, che prevede che le reti 5G dovranno anche soddisfare le esigenze di nuovi casi d'uso, come l'Internet of things nonché servizi di trasmissione e linee di comunicazione d'importanza vitale in occasione di disastri naturali.

Facile allora parlare dei vantaggi della tecnologia 5G e del suo potenziale in termini di rete e di servizi, ma come invitano alcuni scienziati, meglio agire con consapevolezza. C'è ad esempio Fiorella Belpoggi, ricercatrice dell'Istituto Ramazzini, che si domanda provocatoriamente: chi di dovere si prenderà la responsabilità di ignorare un pericolo?