Apple Pay e Google Wallet: sicurezza, differenze, come si usano. Sono affidabili?

di Chiara Compagnucci pubblicato il
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Apple Pay e Google Pay, come funzionano

L'ultimo in ordine di tempo ad aver fatto la sua comparsa in Italia è stato Google Pay che segue a ruota Apple Pay. Ecco le principali differenze tra i due.

Proprio questo dei pagamenti digitali è uno dei comparti in cui le grandi multinazionali hi-tech stanno investendo risorse sempre maggiori e innalzando il livello di innovazione. Basti pensare che anche due giganti come Apple e Google sono della partita e hanno fatto ufficialmente il loro ingresso in Italia. E il mercato sembra premiarli perché gli strumenti messi a disposizione sono sempre più affidabili e sempre più utili.

Difficile che si venga sorpresi senza lo smartphone mentre il portafogli, anche per via della smaterializzazioni di documenti e soldi, non è poi sempre così indispensabile. La conseguenza è la crescita di consensi per i vari Apple Pay e Google Pay.

Apple Pay e Google Pay, come funzionano

L'ultimo in ordine di tempo ad aver fatto la sua comparsa in Italia è stato Google Pay che segue a ruota Apple Pay. La principale differenza tra i due è allora presto detta: Google Pay è supportato solo dai device Android (smartphone e tablet, ma anche smartwatch) mentre Apple Pay è riservato ai vari iPhone, iPad e Apple Watch. Ma se c'è un aspetto da valutare con attenzione è quello delle banche compatibili con questi sistemi di pagamento digitale.

Se inizialmente le banche che supportavano Google Pay in Italia erano Boon, Hype, Mediolanum, N26, Nexi, Revolut, Tim Pay, Widiba, nell'elenco delle compatibilità finiscono adesso Banco di Sardegna, Cassa di Risparmio di Bra e Cassa di Risparmio di Saluzzo per un totale di 12 istituti nel nostro Paese.

Apple Pay è invece compatibile con le carte di Allianz Prima, American Express, Banca Mediolanum, Boon, Buddybank, Bunq, Carrefour Banca, Carta Bcc, Cassa Centrale, Casse Rurali Trentine, Sparkasse, Credit Agricole, Expendia Smart, FinecoBank, Hype, N26, Nexi, Tim Personal, Unicredit e Widiba. Apple Pay e Google Pay permettono di fare acquisti di app per il proprio terminale e via web tramite il browser ovvero con Safari nel caso di Apple e con Safari, Firefox e Chrome di Google.

Sul versante sicurezza, la società di Cupertino ricorda che Apple Pay non archivia dati sui pagamenti che possono essere ricollegati all'utente. Nessuno fornisce il numero della carta usata per il pagamento ai negozi. Tutte e due i servizi accettano carte fedeltà.

Come pagare con Apple Pay e Google Pay

Per pagare nei negozi con Google Pay occorre innanzitutto aver aggiunto la carta di credito, di debito o prepagata. I dati di pagamento sono collegati all'account Google in caso di acquisto di un prodotto o servizio Google oppure di aggiunta di nuove carte a Google Pay o Chrome. Nel caso di Apple Pay è necessario avvicinare il proprio terminale al Pos e premere il sensore Touch ID di iPhone e iPad. Tuttavia con Apple Watch bisogna schiacciare due volte il tasto laterale.

Entrambi utilizzano la tecnologia Nfc (Near field communication), la stessa delle carte contactless, per effettuare pagamenti in mobilità. Alcune banche trasmettono solo gli importi delle autorizzazioni iniziali, che potrebbero essere diversi da quelli delle transazioni finali.