Energia eolica, record in Ue
L'obiettivo, forse utopico e non economicamente ambito da tutti, è quello della produzione di energia vicina al 100% da fonti rinnovabili, eolico incluso.
La nuova frontiera dell'energia alternativa è quella eolica e a rivelarlo, se mai ce ne fosse bisogno, sono adesso le stime di WindEurope 2019-2020 riferite dall'Anev, l'Associazione nazionale energia del vento.
Avete presente le tante pale che girano sulla sommità delle dolci colline subito fuori dalle grandi città e nelle zone agricole e di allevamento? Ebbene, il loro numero è in costante aumento e rappresentano un po' per tutti il nuovo Eldorado.
Lo sono per le grandi società che investono in questo settore vendendo l'energia prodotta. Lo sono per i Comuni interessanti per via delle profumate royalties incassate. E lo sono per i proprietari dei terreni che vendono a caro prezzo i loro appezzamenti. Lo sono un po' meno per le associazioni ambientaliste che lamentano l'impatto paesaggistico dei mega piloni e lo sconvolgimento ambientale sui volatili. Ma questa è un'altra storia.
Ci sono dunque i numeri a certificare la diffusione, a tratti incontrollata, del fenomeno. Dati alla mano, le rilevazioni di inizio anno riferiscono della produzione di 2.128 GWh di energia pulita, equivalenti al 22,7% della domanda. Si tratta di una quantità di energia capace di coprire i fabbisogni di 160 milioni di famiglie e il 61% della domanda industriale elettrica. Sono evidentemente cifre da record quelle di WindEurope e veicolate dall'Anev, che tirano in ballo anche l'Italia. Anche per via della varia e singolare conformazione geografica del nostro Paese, l'Italia occupa i primi posti per produzione e sfruttamento dell'energia dell'evento.
Più esattamente occupa un onorevole quinto posto nella classifica dei Paesi dell'Unione europea. E le prospettive di crescita fanno immaginare numeri ancora maggiori nei prossimi anni. Nlel 2020 ci si aspetta che la crescita continui in modo esponenenziale e l'obiettivo, forse utopico e non economicamente ambito da tutti, è quello della produzione di energia vicina al 100% da fonti rinnovabili, eolico incluso.
A dirla tutta, la produzione elettrica da eolico è la seconda fonte di energia europea dopo il nucleare. Più precisamente, meglio di noi fanno solo Germania, Spagna (266,8 GWh, 37,3%), Francia e Gran Bretagna (204,6 GWh, 22,1%).
Secondo WindEurope, c'è una data da segnare sul calendario e rappresenta lo standard di riferimento: la giornata di mercoledì 4 gennaio nel 2019 ha anche fatto segnare due record eolici nazionali in Germania, dove con 925,3 GWh è stato soddisfatto il 60,1% del consumo di elettricità, e in Francia, che con 218 GWh è arrivata a generare con il vento il 14,6% della richiesta.