Cos’è il sistema Iptv, come funziona e cosa offre: perché considerato illegale nonostante l’utenza sempre crescente
E’ un protocollo di rete che usa internet per trasmettere programmi televisivi e impiegato da molte reti che trasmettono via web in maniera legale: stiamo parlando dell’Iptv l'acronimo di Internet Protocol Television che si potrebbe spiegare semplicemente come servizio streaming dei programmi trasmessi in tv. Un protocollo usato molto spesso illegalmente e che ora la Poliza Postale sta cercando di bloccare in modo ancora più severo di prima colendo anche gli utenti con multe da 25mila euro.
L’Iptv è un sistema di trasmissione di segnali televisivi su reti informatiche e che permette, dunque, di trasmettere su Internet i canali tv. La qualità dell'Iptv dipende dalla connessione che, come confermano le ultime notizie, per essere buona dovrebbe essere di almeno 6/8 megabit. Questo è il motivo per cui al diffondersi della rete in fibra, l’Iptv cresce sempre più. E’ bene però precisare che il sistema stesso di trasmissione dei canali delel Pay TV su Internet non è legale considerando che permette di vedere canali a pagamento in maniera del tutto gratuita, come quelli disponibili, per esempio, su Sky e Mediaset Premium. Si tratta, dunque, di violazione del copyright perchè diffonde contenuti esclusivi a fronte di nessun pagamento di un canone mensile da parte dell’utente.
Usare il sistema è piuttosto semplice: basta digitare Iptv italia su un qualsiasi motore di ricerca online e trovare diverse offerte che permettono di vedere tutto ciò che si desideri, nelle disponibilità del servizio stesso, ovviamente. Dopodichè basta avere una connessione a Internet, un dispositivo connesso, come tablet, smart Tv, console per videogiochi, smartphone o pc, sul quale installare l’applicazione gratuita e inserire un codice (un file di testo con estensione m3u) contenente migliaia di link.
Il fenomeno a quanto è largamento diffuso grazie al prezzo vantaggioso del servizio, che si attesta in genere sui 10 euro, in particolare è possibile trovarlo tra gli 8 e 12 euro, il prezzo varia anche in base al fatto se l'impegno sia mensile, semestrale o annuale.
Considerando il gran diffondersi del sistema di Iptv, sono tantissimi coloro che se ne servono basti pensare che nel nostro Paese, stando a quanto riportano le ultime notizie emerse da un'indagine firmata Fapav-Ipsos, sarebbero circa due milioni le persone che lo usano. Si tratta di numeri non ufficiali visto che non è possibile fare, diciamo, un censimento legale di quanti usano questo servizio di visione del programmi tv, ma secondo le statistiche la cifra dei due milioni di utenti è quella più veritiera. E si tratta di un numero di utenti che, sempre stando alle ultime notizie, produrrebbe mancati incassi per ben 700 milioni di euro.
Tra i flussi video offerte nei pacchetti illegali tutto Sky compreso lo sport, il calcio e prima fila. Sia con i canali in diretta sia con la possibilità di vedere film e serie tv on demand, ovvero quando si vuole. Lo stesso vale per Mediaset Premium e TIM Vision.
Anche Netflix viene spesso offerta inclusa nel paccheto e insieme a lei, in base al servizio di cui ci si vuole avvalere, altri servizi minori.
La diffusione di questi servizi è dovuto anche grazie alla relativa facilità di accesso e utilizzo. Qualsiasi dispositivo con uno schermo e una connessione ad internet, infatti, può accedere tramite un'applicazione alle IPTV.
Smart TV, tablet, smartphone, console di videogiochi come playstation e xbox hanno sicuramente un'app gratuita, che spesso viene suggerita dal fornitore, proprio per vedere le IPTV, fondamentalmente perchè è una tecnologia diffusa e gratuita e soprattutto legale. Ma come in molti settori, viene sfruttata anche per attività illegali come appunto lo streaming di Pay TV come Sky e Mediaset.
Una volta installata l'app è sufficiente indicare un file m3u, che viene fornito dal "fornitore" e dei dati di accesso. Nel giro di pochi istanti vengono caricati le centinaia di canali criptati trasmessi ovviamente in chiaro.
Per chi ha più diffoltà, spesso i fornitori di questi servizi illegali, come segnalato da Marco Camisani Calzolari su Striscia, offrono anche dei dispositivi hardware a poche decine di euro, già preconfigurati e pronti per l'utilizzo.
Se il codice civile impone una multa di appena 154 Euro per coloro che si affidano a fornitore illegali, una recente sentenza della Corte di Cassazione di Ottobre 2017 (la n. 46443), ha condannato un utente a 4 mesi di carcere e una multa di 2.000 Euro oltre a garantire la possibilità a Sky e Mediaset di poter richiedere ulteriori danni. Questo perchè ha equiparato l'utilizzo del protocollo IPTV al Card Sharing che viene trattato in modo più grave dal codice penale.