Nuovo digitale terrestre 2022, chi dovrà comprare tv e decoder nuovi

di Chiara Compagnucci pubblicato il
Nuovo digitale terrestre 2022, chi dovrà

Nuovo digitale terrestre 2022, chi dovrà comprare tv e decoder nuovi

Sta per arrivare il momento di mettere mano al televisore di casa. Nel migliore dei casi, nel salotto abbiamo un dispositivo di nuova generazione perfettamente compatibile con il nuovo digitale terrestre e di conseguenza non sarà necessario alcun intervento. Tuttavia dal 2022 ed entro il 2022 cambieranno le frequenze per le trasmissioni televisive: significa che molti dovranno equipaggiarsi con un decoder per continuare a vedere i canali televisivi oppure saranno costretti ad acquistare un nuovo televisore. E come è accaduto solo pochi anni fa con il passaggio al digitale terrestre, è sempre meglio muoversi in anticipo ovvero verificare se la TV è compatibile con i nuovi standard, ma ecco cosa cambia.

Nuovo digitale terrestre: serve un nuovo televisore?

Innanzitutto cerchiamo di capire le ragioni di questo cambiamento: allineandosi con le normative europee ovvero con il Piano di azione per il 5G della Commissione europea e sfruttando l'evoluzione tecnologia, il nuovo standard di riferimento per le frequenze diventa il 5G. Significa che il nuovo digitale terrestre passerà dall'attuale formato DVB-T al DVB-T2. Ed è proprio questo il primo aspetto che gli utenti devono verificare in caso di acquisto di un televisore. I tempi sono brevi, anche se non imminenti. Nel 2022 inizierà infatti una fase biennale di transizione e solo dal 2022 la nuova tecnologia entrerà ufficialmente in vigore.

Così come è allora capitato con lo switch al digitale terrestre, chi ha una TV compatibile può dormire sonni tranquilli, tutti gli altri devono acquistare un decoder o un televisore nuovo. In linea di massima, tutti gli acquisti effettuati fino a un anno e mezzo fa dovrebbero essere di ultima generazione ovvero in grado di supportare lo standard DVB-T2. Le cose si mettono male nel caso di acquisto di un televisore con data antecedente al primo luglio 2016, prima cioè dell'entrata in vigore della disposizione secondo cui le TV vendute dai produttori ai negozi devono essere debitamente equipaggiare con un sintonizzatore capace di ricevere le frequenze in tecnologia DVB-T2.

Alcuni consigli preziosi

Il suggerimento è allora di stare attenti nel caso di vendite sottocosto di televisori perché potrebbero essere vecchie rimanenze non compatibili con la nuova tecnologia. Il Ministero dello Sviluppo Economico ha avviato una campagna promozionale con cui ricorda che la TV deve supportare il nuovo digitale terrestre DVB-T2 e lo standard HEVC. Si tratta dell'acronimo di High Efficiency Video Coding, compatibile con l'ultra definizione delle immagini fino a 8.192 x 4.320 pixel.