Bollette 28 giorni rimborsi Dicembre operatori telefonici
Niente rimborsi per i clienti di tutti gli operatori telefonici operanti in Italia: la decisione del Consiglio di Stato che ribalta tutto
Rimborsare i clienti che hanno firmato un contratto con i diversi operatori telefonici Tim, Vodafone, Wind, Tre e che con la fatturazione a 28 giorni hanno pagato per 13 mesi, invece che per 12: è questa la posizione espressa dall’Agcom per quanto riguarda i servizi di telefonia sia fissa-mobile che di telefonia fissa per cui le successive bollette hanno cadenza mensile a 30 giorni e non più a 28 giorni. Ma si tratta di una richiesta che non è stata accolta e lascia ancora aperta la questione rimborsi suscitando non poche polemiche.
Gli utenti dei diversi operatori telefonici non riceveranno alcun rimborso relativo alla fatturazione a 28 giorni. Stando a quanto riportano le ultime notizie, infatti, il Consiglio di Stato avrebbe accolto la richiesta delle società di tlc di bloccare i rimborsi per le bollette a 28 giorni stimati tra i 20 e i 60 euro. Ciò significa che Tim, Vodafone, Wind, 3 Italia e gli altri operatori non dovranno rimborsare gli utenti entro il prossimo 31 dicembre 2018 per le bollette emesse a 28 giorni. A stabilire i rimborsi erano state delle sentenze del Tar del Lazio che lo scorso mese avevano confermato l'obbligo dei rimborsi da parte di tutti gli operatori telefonici ai propri clienti entro fine anno.
In realtà, la decisione di rimborso agli utenti per ogni giorno eroso illegittimamente con le bollette a 28 giorni era stata dall'Agcom e poi confermata dal Tar del Lazio, che aveva respinto il ricorso di Vodafone che chiedeva la sospensione della delibera dell'Authority.
L'Antitrust qualche mese fa aveva già adottato misure cautelari urgenti intimando agli operatori telefonici di sospendere l’attuazione dell’intesa anticoncorrenziale oggetto di un’indagine dell’Authority e di definire la propria offerta di servizi autonomamente rispetto ai concorrenti e aveva, inoltre, reso noto come gli stessi diversi operatori avevano comunicato, quasi contestualmente, ai propri clienti cambiamenti della fatturazione delle offerte e dei servizi con aumenti del canone mensile per distribuire la spesa annuale su 12 mesi e non più su 13.
La querelle sulla questione fatturazione a 28 giorni e rimborsi va avanti ormai da più di un anno. Lo scorso anno già l’Agcom aveva inflitto alle compagnie telefoniche una multa da 1,1 milioni e l’obbligo di rimborsare i clienti, ma il Tar aveva annullato le multe confermando, però, l'obbligo di rimborsare gli utenti, entro il 31 dicembre 2018. La decisione del Consiglio di Stato, come confermano le ultime notizie, blocca però di nuovo tutto.