Ikea, in vendita online su Internet su differenti siti web, compreso Amazon con alcune elementi inediti

di Luigi Mannini pubblicato il
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Ikea sbarcherà presto sui siti di ecommerce per la vendita dei propri mobili. Sarà Amazon il partner di questa avventura?

Il prossimo obiettivo di Ikea è di sbarcare insieme ai suoi mobili sui siti di ecommerce. Si apre dunque l’era delle vendite online per il colosso svedese? Pare proprio di si, stando alle ultime news

Ikia ha deciso di metetre online e in vendita i suoi mobili su diversi siti web, aggiungendo anche delle particolarità che potranno rendere più conveniente l'acquisto online che potrà avvenire finalmente in tutta la penisola

Se Ikea ha deciso di sbarcare, tra non molto, sulle piattaforme adibite alla vendita online, qualche motivo dovrà pur esserci. Se la potenza mondiale dei mobili a basso prezzo da montare a casa a botta di intere giornate trascorse con il foglio delle istruzioni tra le mani per provare a procedere in maniera corretta. Ma la domanda è: a quanti di voi, che avete provato l’ebrezza di acquistare un mobile da Ikea, è riuscita questa titanica impresa senza sudare nemmeno una delle proverbiali sette camicie di Ercole?

Pochi possono rispondere al quesito con sicumera baldanza senza essere sbeffeggiato dalla ridente comunità internautica. Bene, si diceva del proposito che avrebbe rapito, anche se il condizionale appare un eccesso di prudenza in questa occasione, le menti e le decisioni della dirigenza Ikea: sbarcare insieme ai suoi mobili che ne hanno fatto uno dei marchi più celebri e potenti al mondo, sui siti di ecommerce. Si apre dunque l’era delle vendite online per il colosso svedese? Pare proprio di si. E per la concorrenza questa non può essere di certo una notizia da prendere sottogamba. Soprattutto se il partner scelto per la consegna delle merci assume le sembianze di un altro colosso: Amazon, vi dice qualcosa?

Ikea vendita mobili su siti ecommerce

E, contrariamente al Don Abbondio di manzoniana memoria sarebbe proprio il caso di dire: “Questo matrimonio s’adda fare”. E probabilmente si farà. La decisione dei vertici di Ikea di vendere il proprio tesoro, i mobili, sui siti e sulle piattaforme di ecommerce, avrà certamente fatto sobbalzare sulla sedia i principali competitors sul mercato. Già messi a dura prova dalla formula, a suo tempo innovativa e per questo di successo, ideata dal colosso svedese. Una vera e propria rivoluzione che andrà a competere con quella già messa in atto da Amazon, che per giunta di questa storia, potrebbe diventare coprotagonista. Rivoluzionaria come la decisione di Ikea di rinunciare alla vendita dei propri mobili nei suoi showroom che hanno fatto la storia recente in ambito di acquisti.

Adesso c’è la necessità solo di capire come non disperdere il patrimonio di competenze, riconoscibilità e forza contenuto nel logo al momento di stringere una partnership che per motivi facilmente comprensibili tirerà in ballo un soggetto delle stesse dimensioni o quasi. Nel perseguire questa strategia Ikea ha recentemente fatto sapere di avere acquistato già la piattaforma, Taskrabbit, che sarebbe una sorta di piccola Amazon poiché crea una rete tra persone, professionisti per lo più, che hanno bisogno di effettuare piccoli interventi nelle proprie abitazioni, come per esempio il trasloco o il montaggio di mobili.

Amazon per la vendita online?

Se le voci fossero confermate allora ci troveremmo al cospetto di una delle partnership più grandiosi della storia del commercio mondiale. Se non la più grande. Parliamo della possibilità che il socio scelto da Ikea sia proprio Amazon. Amazon per la vendita online? Si avete capito bene e il binomio sarebbe di quelli esplosivi. Ma il colosso svedese ancora deve sciogliere la riserva e si capisce il perché. Gli accordi tra aziende di queste dimensioni sono più simili a trattati di astrofisica nucleare e quindi vanno redatti con molta attenzione e senza bruciare le tappe. Gli aspetti da valutare sono molteplici e non c’è interesse, da nessuna parte, a forzare le tappe. Comunque è facile comprendere come questa operazione sia la più probante per l’azienda svedese che farebbe davvero un salto nel futuro.