Telecom, abbandono

di Chiara Compagnucci pubblicato il
Telecom, abbandono

Addio a oltre 6.000 centrali Telecom

La dismissione della rete fissa tradizionale per Telecom Italia, secondo quanto riferito dell'ex ceo, comporterebbe risparmi per 700 milioni di euro.

Come previsto, la decisione di Orange di dire addio al telefono fisso per fare spazio ai servizi combinati con Internet, rischia di provocare un clamoroso effetto domino che coinvolgerebbe anche l'Italia. L'intenzione è di dare una decisa spallata al vecchio ovvero lasciare spazio alla sola modernità, anche con il rischio di provocare qualche disfunzione di troppo. Il progetto di Telecom potrebbe dunque ricalcare il modello transalpino ovvero l'avvio di una fase di test in alcune ben precise zone dell'Italia per poi il passaggio graduale alle nuove tecnologie e dunque il definitivo abbandono del telefono fisso nell'arco di 5-6 anni. Non sarà semplice per l'Italia, se non altro per le caratteristiche morfologiche di un territorio ancora segnato dal digital divide.

Addio a oltre 6.000 centrali Telecom

In autunno sarà allora pronto il dossier in Agcom per ammodernare la rete e snellire i costi e, stando ai calcoli, la dismissione della rete fissa tradizionale per Telecom Italia, secondo quanto riferito dell'ex ceo Flavio Cattaneo, comporterebbe risparmi per 700 milioni di euro. Tim avrebbe già ufficialmente comunicato all'Agcom e agli altri operatori l'intenzione di procedere alla progressiva dismissione di oltre 6.000 centrali entro il 2024 per completare la transizione verso i servizi Full Ip basati sulle reti in fibra ottica e risparmiare così sui costi energetici e immobiliari. In buona sostanza, dai servizi tradizionali sui quali si basa la rete in rame si passa servizi Ip Internet protocol. Inevitabile allora la dismissione delle vecchie centrali di cui è stata già compilata la lista.