A quali aiuti ho diritto se non ho nulla: sono senza lavoro, casa di proprietà e risparmi

Da reddito di cittadinanza a nuovo reddito di emergenza: quali sono gli aiuti per chi resta senza lavoro e senza nulla

Autore: Marianna Quatraro
pubblicato il
A quali aiuti ho diritto se non ho nulla

Quali sono gli aiuti a cui si può avere diritto se si resta senza lavoro, senza casa di proprietà e senza risparmi?

Nel nostro Paese sono in vigore diverse misure e diversi aiuti destinati a chi resta lavoro, è senza casa di proprietà e non ha risparmi, dal reddito di cittadinanza, al nuovo reddito di emergenza, all’assegno di ricollocazione per reinserirsi nel mondo del lavoro ai diversi bonus e aiuti destinati unicamente a chi ha un Isee basso. 
 

La situazione economica italiana continua ad essere molto grave, soprattutto a seguito della pandemia scatenata dalla diffusione del covid-19 che ha letteralmente bloccato mondo ed economia, riducendo moltissime persone e famiglie in condizioni drammatiche e lasciando completamente senza nulla chi già prima non viveva poi così bene. 
Nel nostro Paese sono, però, disponibili diverse misure e diversi aiuti pensati proprio per sostenere chi si ritrova senza nulla e persone e famiglie costrette a vivere in condizioni economiche difficili e ai limiti del tragico. Vediamo a quali aiuti si può avere diritto se si resta senza lavoro, senza casa di proprietà e senza risparmi.

  • Aiuti senza lavoro, senza casa di proprietà e senza risparmi Reddito di cittadinanza
  • Aiuti senza lavoro, senza casa di proprietà e senza risparmi Reddito di emergenza
  • Aiuti senza lavoro, senza casa di proprietà e senza risparmi Assegno di ricollocazione
  • Aiuti senza lavoro, senza casa di proprietà e senza risparmi bonus e misure se Isee basso

Aiuti senza lavoro, senza casa di proprietà e senza risparmi Reddito di cittadinanza

Il reddito di cittadinanza è una misura di sostegno al reddito disponibile per chi resta senza lavoro, non ha magari una casa di proprietà ed è costretto a vivere in condizioni economiche difficili ed è di importo variabile tra i 780 euro al massimo per una persona che vive sola e i 1.330 euro al mese per una famiglia composta da due adulti e un figlio maggiorenne o due minorenni.

Il reddito di cittadinanza ha una durata di diciotto mesi, che si possono rinnovare, e per farne domanda bisogna fare innanzitutto dichiarazione di immediata disponibilità a lavorare e soddisfare una serie di requisiti specifici che sono:

  • essere cittadino italiano o europeo, o un suo familiare titolare del diritto di soggiorno anche permanente, o che provenga da un Paese che abbia sottoscritto convenzioni bilaterali di sicurezza sociale o cittadino di altri Paesi in possesso del permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo;
  • essere residente in Italia da almeno dieci anni al momento della presentazione della domanda, di cui gli ultimi due anni in modo continuativo;
  • a  vere un Isee massimo entro la soglia dei 9.360 euro;
  • avere un patrimonio immobiliare diverso dalla casa di abitazione non superiore ai 30mila euro;
  • avere un patrimonio mobiliare non superiore a 6.000 euro, accresciuto di 2.000 euro per ogni componente del nucleo familiare successivo al primo fino a un massimo di 10.000 euro, incrementato di ulteriori 1.000 per ogni figlio successivo al secondo, incrementati di ulteriori 7.500 euro per ogni componente del nucleo con disabilità;
  • non avere autoveicoli immatricolati la prima volta nei sei mesi antecedenti la richiesta o autoveicoli con cilindrata superiore a 1.600 cc o motoveicoli con cilindrata superiore a 250 cc immatricolati nei due anni antecedenti, ad esclusione dei veicoli per persone disabili;
  • non essere intestatari o avere disponibilità di barche.

Sono esclusi dalla possibilità di presentare domanda per il reddito di cittadinanza pur se senza lavoro, senza casa di proprietà e senza soldi i nuclei che hanno tra i componenti disoccupati per dimissioni volontarie.

Non rientrano tra i beneficiari del reddito di cittadinanza neppure detenuti o condannati per reati mafiosi o terroristici, in particolare, condannati con sentenza definitiva, a causa di reati di stampo terroristico e mafioso e anche per condannati per:

  • truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche;
  • attentato contro organi costituzionali o assemblee regionali;
  • delitti di associazione con finalità di terrorismo o di eversione dell’ordine democratico;
  • scambi elettorali politico-mafiosi;
  • strage e truffa ai danni dello Stato.

Precisiamo che con i soldi del reddito di cittadinanza si possono sostenere solo spese specifiche e non si può comprare tutto ciò che si vuole, pena la decadenza definitiva del beneficio.

Con i soldi che mensilmente vengono accreditati sull’apposita carta del reddito di cittadinanza, è possibile fare le seguenti spese:

  • acquistare beni di prima necessità, come generi alimentari o abbigliamento;
  • pagare le bollette;
  • fare un bonifico al mese per il pagamento del canone di locazione, nel caso di persone in affitto;
  • fare un bonifico al mese per il pagamento della rata del mutuo, nel caso di acquisto dell'immobile.
  • effettuare prelievi di denaro contante ma solo fino ad un limite di 100 euro al mese per i single e di 210 euro al mese per famiglie più numerose. 

Aiuti senza lavoro, senza casa di proprietà e senza risparmi Reddito di emergenza

Oltre al reddito di cittadinanza, tra gli aiuti al momento disponibili per chi resta senza lavoro, senza casa di proprietà e non ha soldi c’è il nuovo reddito di emergenza. Si tratta di una misura messa a punto da governo con il Decreto Rilancio per cittadini e famiglie colpite dalle restrizioni e dal lockdown deciso per il contenimento della diffusione del covid-19.

Il reddito di emergenza è una forma di reddito per cittadini e famiglie che sono rimaste senza occupazione e senza soldi, che si affianca al reddito di cittadinanza, non lo sostituisce, e che viene erogare in due tranche di pari importo.

Il reddito di emergenza spetta, in particolare, alle seguenti categorie di persone:

  • cittadini che beneficiano di ammortizzatori sociali in scadenza e che non possono essere rinnovati, come la Naspi, la Dis-coll, e che difficilmente troveranno lavoro in questo momento,
  • lavoratori a chiamata;
  • lavoratori irregolari;
  • lavoratori precari;
  • cittadini che non beneficiano di alcun bonus e aiuto introdotti a causa del Coronavirus;
  • lavoratori intermittenti.

I requisiti richiesti per chiedere il reddito di emergenza, invece, sono:

  • essere residenti in Italia al momento della domanda;
  • avere un Isee entro i 15 mila euro;
  • avere un importo del reddito familiare inferiore all’importo mensile del beneficio spettante (da 400 a 800 euro);
  • avere un patrimonio mobiliare familiare nell’anno 2019 inferiore a 10 mila euro, accresciuto di 5 mila euro per ogni componente successivo al primo e fino ad un massimo di 20 mila euro, incrementato di 5 mila euro in caso di presenza nel nucleo familiare di un componente in condizione di disabilità grave o di non autosufficienza.

L’importo totale del Reddito di emergenza viene calcolato in base al numero dei componenti del nucleo familiare del richiedente ed è compreso tra un minimo di 400 euro e un massimo di 800 euro, che possono aumentare, ma di poco, se nel nucleo familiare è un componente disabile grave o non autosufficiente. La domanda per avere il reddito di emergenza deve essere presentata esclusivamente all’Inps. 

Aiuti senza lavoro, senza casa di proprietà e senza risparmi Assegno di ricollocazione

L’assegno di ricollocazione è un aiuto di cui possono usufruire coloro che sono rimasti senza occupazione nella ricerca di un nuovo lavoro. L’assegno di ricollocazione viene erogato sotto forma di voucher di importo variabile fino ad un massimo di 5mila euro e da usare per accompagnare il soggetto rimasto senza lavoro nella ricerca di una nuova occupazione.

L’unica condizione per poter usufruire dell’assegno di ricollocazione è firmare il Patto per il Lavoro e il lavoratore che percepisce l’assegno di ricollocazione (che precisiamo che non viene percepito direttamente ma passa per i Centri dell’impiego) può liberamente scegliere l'ente pubblico o privato per il collocamento al lavoro tra le agenzie accreditate presso l'Anpal. 

Precisiamo, infine, che l’assegno di ricollocazione ha una durata di sei mesi, che possono essere prorogati per ulteriori sei mesi nel caso non sia stato usato l’importo complessivo dell'assegno. E’, dunque, nell’arco di questo determinato periodo che si deve essere in grado di reinserirsi nel mondo del lavoro. 

Aiuti senza lavoro, senza casa di proprietà e senza risparmi bonus e misure se Isee basso

Insieme a reddito di cittadinanza, nuovo reddito di emergenza e assegno di ricollocazione per il reinserimento nel mondo del lavoro, ricordiamo che se si resta senza lavoro, e non si ha una casa di proprietà nà alcun risparmio per cui si vive in difficili condizioni economiche, è possibile usufruire di tutti gli aiuti, gli sconti, le agevolazioni fiscali e le prestazioni sociali previste per singoli e famiglie che hanno un Isee basso, da sconti per bollette di luce, acqua e gas, a bonus per bambini e figli, ad agevolazioni per gli affitti, ad esenzioni dal pagamento del ticket sanitario.