La planimetria catastale è il disegno tecnico di una unità immobiliare registrata in catasto. La planimetria comunale si riferisce alla liceità di un'opera con la regolarità edilizia determinata solo dalle procedure depositate in Comune.
C'è una ragione ben precisa per cui si parla di planimetria catastale così come di planimetria comunale in riferimenti ad abusi edilizi e irregolarità casa. Il comune e il catasto sono due enti differenti con funzioni diverse. Il primo concede la liceità di un'opera con la regolarità edilizia determinata solo dalle procedure depositate in Comune. Il secondo regola le attività economiche dell'Agenzia delle entrate e determina i valori di un immobile. L'obiettivo in questo caso è di carattere fiscale ovvero la definizione del regime della tassazione. Vediamo allora più specificatamente:
Planimetria catastale e comunale, quali differenze
Cosa fare quando planimetria catastale e comunale non coincidono
La planimetria catastale è il disegno tecnico di una unità immobiliare registrata in catasto. Di norma in scala 1:200, permette di desumere contorni, suddivisione e destinazione dei locali interni, dati metrici e altre informazioni. Naturalmente in conformità alle regole catastali. Ricordando che può essere richiesta dai titolari di diritti reali, risultanti in catasto, o da loro delegati, la richiesta è gratuita mentre la consultazione può avvenire presso qualsiasi Ufficio provinciale - Territorio, sportello catastale decentrato o in modalità telematica tramite i servizi disponibili sul sito dell'Agenzia.
Le planimetrie catastali sono archiviate nella banca dati informatica, relative agli immobili presenti su tutto il territorio nazionale. A essere ancora più precisi, la consultazione non comprende il territorio delle Province Autonome di Trento e Bolzano, che amministrano autonomamente le proprie banche dati catastali e immobiliari.
Nella maggior parte dei casi le informazioni sono già inserite nella banca dati, ma in caso di mancata informatizzazione della planimetria, è possibile richiedere l'inserimento in banca dati utilizzando il servizio telematico di Correzione dati catastali online (Contact Center) oppure presentando apposita istanza presso l'Ufficio provinciale - Territorio dell'Agenzia territorialmente competente.
Il catasto è l'inventario dei beni immobili e si compone dei documenti nei quali si registrano le caratteristiche tecnico economiche degli immobili e dei proprietari. Conserva le informazioni relative a possessori e titolari di altri diritti reali, individuazione univoca del bene, localizzazione del bene, estensione e consistenza, destinazione d'uso del bene, grado di produttività e relativi redditi.
Facendo un passo indietro, la pratica catastale si compone di due documenti. Il primo è la visura riporta i dati anagrafici dell'immobile ovvero il nome del proprietario, i metri quadrati e la consistenza dei vani, la classe di appartenenza, la categoria. La planimetria raccoglie la forma dei vani, le altezze e le misure, la destinazione degli spazi, le pertinenze e l'esposizione rispetto a Nord Sud Est Ovest.
Può allora accadere che la planimetria catastale sia diversa dalla planimetria comunale. Una premessa è però indispensabile: difformità non equivale necessariamente ad abusivismo. Se la planimetria catastale presenta difformità rispetto alla planimetria comunale e dunque occorre rendere l'immobile regolare, bisogna presentare una pratica edilizia a sanatoria. Non occorrono una Cila o una Scia in sanatoria se la planimetria catastale presenta degli errori che possono essere corretti con una variazione catastale.
Pensiamo ad esempio ai casi di meri errori grafici presenti sulla planimetria catastale che non vanno a variare i vani, le dimensioni o il numero di finestre; mancata indicazione dell'orientamento sulla planimetria catastale; errata indicazione del piano nella pianta al catasto; errore nell'indicazione dell'altezza interna.