Abuso edilizio e tolleranza con nuove leggi 2022, ecco quando vi è sanatoria automatica

Scatta la sanatoria automatica in diverse condizioni grazie alle leggi 2022 aggiornate di un abuso edilizio senza nessun intervento, procedura o costo da pagare.

Autore: Chiara Compagnucci
pubblicato il
Abuso edilizio e tolleranza con nuove le

Sanatoria automatica con abuso edilizio, quando è prevista?

La cosiddetta sanatoria automatica in caso di abuso edilizio scatta entro il tetto del 2% tra stato di fatto e progetto. Si tratta del limite di abusivismo tollerato.

Si tratta di piccole difformità edilizie, quelle per cui viene ammesso un certo grado di tolleranza. Per intenderci, si tratta dell'apertura di una porta o dello spostamento di una parete.

Abusi edilizi, certo, ma che si traducono in cambiamenti contenuti di distanze, volumi, altezze e superfici. Approfondiamo i dettagli della situazione attuale e quindi vediamo meglio:

  • Sanatoria automatica con abuso edilizio, quando è prevista

  • Legge 2022 su abuso edilizio e tolleranza

Sanatoria automatica con abuso edilizio, quando è prevista

La cosiddetta sanatoria automatica in caso di abuso edilizio scatta entro il tetto del 2% tra stato di fatto e progetto. Si tratta del limite di abusivismo tollerato dalle normative vigente e dunque dal Testo Unico Edilizia.

Detto in altri termini, al di sotto di questo limite non occorre procedere a presenta una formale domanda di sanatoria. A conferma di questa impostazione è intervenuto anche il Tribunale amministrativo regionale, per cui la corretta esecuzione dei progetti costruttivi autorizzati, con conseguente irrilevanza soltanto degli scostamenti di lieve entità - 2% della superficie del singolo appartamento -, inquadrabili nelle tolleranze di cantiere, e non di sensibili modifiche al progetto approvato, che altrimenti potrebbero essere tanto più estese quanto più grande risulti l'edificio complessivo.

E se la quota di abuso edilizio è superiore rispetto al limite del 2%? A quel punto occorre avanzare la richiesta di una sanatoria edilizia. Va presentata al Comune di riferimento che applica il pagamento di una sanzione in base all'entità dell'abuso. Si tratta della strada da percorrere per sanare l'immobile, ma il rischio di abbattimento con conseguente ripristino della condizione originaria dell'immobile è sempre presente.

Il rilascio del permesso in sanatoria, per le opere o le parti di opere abusivamente realizzate, produce automaticamente - se ricorrono tutti i requisiti previsti dalle vigenti disposizioni agevolative - la cessazione degli effetti dei provvedimenti di revoca o di decadenza previsti.

Legge 2022 su abuso edilizio e tolleranza

Disposizioni alla mano, gli interventi abusivi realizzati in assenza di titolo o in contrasto con lo stesso, ovvero sulla base di un titolo successivamente annullato, non beneficiano delle agevolazioni fiscali previste dalle norme vigenti, né di contributi o altre provvidenze dello Stato o di enti pubblici.

Il contrasto - viene specificato nel Testo Unico Edilizia - deve riguardare violazioni di altezza, distacchi, cubatura o superficie coperta che eccedano per singola unità immobiliare il 2% delle misure prescritte ovvero il mancato rispetto delle destinazioni e degli allineamenti indicati nel programma di fabbricazione, nel piano regolatore generale e nei piani particolareggiati di esecuzione.

Dopodiché, viene messo nero su bianco, è fatto obbligo al comune di segnalare all'amministrazione finanziaria, entro tre mesi dall'ultimazione dei lavori o dalla segnalazione certificata ovvero dall’annullamento del titolo edilizio, ogni inosservanza comportante la decadenza.

La medesima disposizione precisa che il diritto dell'amministrazione finanziaria a recuperare le imposte dovute in misura ordinaria per effetto della decadenza stabilita dal presente articolo si prescrive col decorso di 3 anni dalla data di ricezione della segnalazione del comune. Infine, in caso di revoca o decadenza dai benefici suddetti il committente è responsabile dei danni nei confronti degli aventi causa.