I costi che una famiglia sostiene quando assume una badante convivente sono non solo quelli dello stipendio mensile ma comprendono anche i contributi previdenziali e il Tfr, l'indennità per vitto e alloggio, gli scatti di anzianità
Qual è lo stipendio medio lordo e netto e quali sono i costi che si devono pagare per l'assunzione di una badante convivente? Nel caso in cui nel proprio nucleo familiare ci sia una persona molto anziana da assistere o non autosufficiente, sempre più spesso si sceglie di assumere una badante che lo assista, faccia compagnia e lo aiuti a svolgere le attività quotidiane.
Le badanti possono essere assunte come conviventi e non conviventi. Vediamo di seguito, nel dettaglio, quanto costa una badante convivente.
Gli stipendi delle badanti conviventi variano in base all'inquadramento delle stesse e sono nel dettaglio i seguenti:
Rientrano nello stipendio, lordo, delle badanti assunte in determinati Livelli le nuove indennità.
Stiamo parlando della indennità fino a 100 euro al mese per le badanti assunte nei Livelli ‘C super’ o ‘D super’, addette all’assistenza di più di una persona non autosufficiente, e della indennità di 10 euro al mese per le badanti in possesso della certificazione di qualità.
Insieme agli stipendi, ci sono altri costi che una famiglia deve sostenere per l’assunzione di una badante convivente.
E', previsto, infatti, il pagamento dell’indennità giornaliera per vitto e alloggio che corrisponde a 5,61 euro, ripartiti tra 1,96 euro per ogni colazione, pranzo e cena, e 1,69 euro per l’alloggio.
Vi sono poi i costi per i contributi previdenziali spettanti alla badante convivente.
Il datore di lavoro deve versare alla badante convivente i contributi all’Inps ogni 3 mesi, compreso anche il contributo Cassacolf obbligatorio.
Ci sono poi i costi della tredicesima mensilità e del Tfr. Anch’essi sono costi variabili in base alla tipologia di lavoro svolto dalla badante convivente e del relativo stipendio che percepisce.
Se la badante convivente lavora anche nei giorni festivi, come primo e 6 gennaio, lunedì di Pasqua, 25 aprile, primo maggio, 2 giugno, 15 agosto, Natale, ecc, percepisce la retribuzione globale di fatto aumentata del 60%.
Tra i costi per una badante ci sono da considerare anche gli scatti di anzianità: ogni due anni di servizio svolto presso lo stesso datore di lavoro, la badante ha diritto ad una maggiorazione del 4% della retribuzione minima contrattuale in base al proprio livello d’inquadramento.
Sono 7 al massimo gli scatti di anzianità che si possono verificare.
Considerando gli importi delle retribuzioni lorde e tutti gli altri costi riconosciuti dal datore di lavoro, per ottenere lo stipendio netto della badante convivente bisogna sottrarre le imposte da pagare e calcolarvi anche le detrazioni spettanti.