È la tassa di possesso della vettura. Il bollo auto è una imposta legata all’immatricolazione degli autoveicoli e motoveicoli nel momento dell’avvenuta iscrizione al Pubblico Registro Automobilistico (PRA), da pagare annualmente alla regione di competenza. Rientra nella classifica di tasse più detestate dai cittadini, marchiata dal “bollino rosso”. Nuovi cambiamenti potrebbero travolgere i criteri legati all’importo da pagare, attualmente, il costo della tassa automobilistica si rapporta ai cavalli fiscali. Le modifiche riguarderebbero il calcolo dell’imposta che varierebbe in riferimento al tasso d’inquinamento dei veicoli. Andiamo per gradi e cerchiamo di fare chiarezza.
Tutti i cittadini diretti proprietari di autoveicoli e motoveicoli sono obbligati a pagare la tassa automobilistica, nella classifica degli obbligati rientrano anche gli usufruttuari, gli acquirenti con vendita con riserva di proprietà, o fruitori di contratti di leasing. Non sono soggetti al pagamento del bollo auto tutti i veicoli dichiarati “storici” oppure da collezionismo. Devono comunque essere iscritti in un apposito registro storico aventi una età relativa all’immatricolazione che va dai 20 anni ai 30 anni.
È possibile richiedere l’esenzione o la riduzione del bollo? Vige l’obbligo territoriale, di conseguenza le regioni hanno stabilito dei propri criteri nei quali inserire le categorie esenti o parzialmente, un esempio possono essere i “veicoli ecologici” dove risultano esentati in alcune zone (forse) per adesso, oppure, possono avere una riduzione dell’importo da pagare di circa il 75%. Tali condizioni, sono variabili in base ai decreti regionali. Rientrano nel pagamento ridotto, anche le vetture storiche in caso di circolazione, che versano un “mini bollo” di circa trenta euro. Per l’esenzione della tassa automobilistica esiste invece una categoria ben protetta, sono infatti, esclusi dal pagamento del bollo auto i portatori di handicap e i disabili possessori dei requisiti predisposti nella legge 104.
Una delle domande che gli italiani si pongono continuamente è: qual è il tempo necessario per la prescrizione del bollo? Resta da considerare che come spiegato precedentemente, tutti i possessori di autovetture sono obbligati al pagamento annuale del bollo. La cadenza varia in riferimento al periodo d'immatricolazione del veicolo. Per fare chiarezza, rammentiamo che la tassa automobilistica si prescrive dopo 3 anni, trascorso questo lasso di tempo l’automobilista non è obbligato al versamento dell’imposta. La Commissione Tributaria Provinciale di Bari con una sentenza in materia, ha confermato che il bollo si prescrive dopo il terzo anno dall’ultimo pagamento effettuato. Purché, in quel lasso di tempo non siano intervenuti gli enti predisposti alla riscossione del pagamento, notificando atti che mostrano l’interruzione dei termini.
Influiscono sul costo relativo al pagamento del bollo auto vari fattori, quali: regionali, potenza dei veicoli calcolata in chilowatt, e la “classe” relativa all’inquinamento del mezzo come Euro O, Euro 1 ecc. Esiste anche un “superbollo” introdotto dal Decreto Legge (D.L.) 201/2011 che ha variato i criteri di pagamento in base alla potenza, specificando, che rientrano nel pagamento di una tassa superiore i veicoli che superano i 250 KW. Tale super bollo non resta in vigore per sempre, ma diminuisce con il trascorrere degli anni, fino a scomparire del tutto dopo circa 20 anni.
È possibile calcolare esattamente l’importo del bollo auto da pagare? Si è possibile usufruire dei servizi dedicati dall ’Agenzia delle Entrate, dove accedendo facilmente al portale, inserendo i dati richiesti relativi: alla targa, alla potenza, alla regione ecc., viene calcolato in modo molto velocemente il costo del bollo. Volendo si può utilizzare anche il sito dedicato dell’Automobile Club d’Italia (ACI).
Il bollo si paga solo in posta? No, il pagamento può avvenire in vari modi, quali:
recandosi direttamente all’Automobile Club d’Italia (ACI);
presso qualsiasi sportello postale;
usufruendo dei servizi delle agenzie di pratiche automobilistiche;
presso le tabaccherie autorizzate con servizio Lottomatica;
utilizzando il portale online solo per alcune regioni;
in banca utilizzando lo sportello bancomat o in rete con bankig.
Nel caso di un bollo auto pagato in ritardo si aggiungono gli interessi? Si, purtroppo sono abbastanza salati essendo il ritardo di pagamento influenzato dal fattore tempo (giorni di ritardo). Infatti, quando il bollo viene pagato oltre la data di scadenza è prevista una sanzione che parte dall’0,1% fino al un massimo del 30%, esclusi gli interessi legali che vanno aggiunti all’importo totale.