La causale da inserire in un bonifico bancario o postale per evitare di incorrere in eventuale rischi di controlli fiscali cambia a seconda del motivo per cui il bonifico viene effettuato e può essere generica come ‘pagamento effettuato per…. (e riportare per esempio spese casa, o spese per attività figli, ecc), o più dettagliata se per esempio il bonifico si riferisce al pagamento mensile dell’affitto o ad un determinato acquisto online.
Oggi, soprattutto con le possibilità di trasferimento soldi tramite Internet Banking computer, è sempre più frequente e facile effettuare pagamenti tramite bonifici bancari che possono avvenire tra persone conviventi e marito e moglie o per fare pagamenti più disparati. Ciò che ci si chiede è cosa si deve scrivere come causale di un bonifico a seconda dei vari casi o nei casi di un bonifico generico?
Per un bonifico in giroconto, vale a dire tra due conti intestati alla stessa persona, inserire la causale non è obbligatorio, in quanto non ha alcun valore leale e la legge stabilisce che è a discrezione del titolare dei coti indicare o meno la causale del giroconto. Nel caso in cui si decida di non scrivere alcuna causale per un bonifico in giroconto, allora al momento del trasferimento dei soldi si può lasciare anche libero il campo causale, senza per questo incorrere in alcun genere di rischio di controlli o fiscale.
Se, invece, si decide di scrivere la causale si possono riportare diverse causali come:
Nel caso in cui dal proprio conto si effettuino bonifici periodici per spese di casa, come per il pagamento mensile, per esempio, del canone di locazione o della rata del mutuo, come causale basta semplicemente riportare diciture come ‘pagamento affitto mese di…’ o ‘pagamento rata mutuo mese di…’.
Se la spesa è periodica, cadenzata sempre nello stesso giorno dei diversi mesi, una volta indicata già diverse volte la causale e l’importo è della stessa entità anche quando ci si dimentica di inserire la causale, in questi casi, non dovrebbe sussistere alcun problema da un punto di vista fiscale perché scatterebbe la presunzione del motivo per cui è stato effettuato il bonifico, come risultante dai pagamenti dei mesi precedenti.
Nel caso in cui il pagamento tramite bonifico avviene per altre spese di casa, la causale del bonifico può essere anche più generica e riportare semplicemente ‘pagamento effettuato per spese casa’.
Sempre più spesso oggi poi si fanno bonifici online per pagare acquisti su Internet da siti specifici. Capita, infatti, che decidiamo di acquistare determinati prodotti confezionati da siti online che richiedono il pagamento online tramite bonifico. In questi casi basta inserire tutti i dati relativi al destinatario del bonifico inserendo come causale ‘spesa per acquisto online’ o ‘pagamento effettuato per acquisto sito oline’, o altre diciture simili.
Nei casi in cui si decide di dare soldi ai propri figli effettuando un bonifico sui loro conti correnti, per evitare qualsiasi controllo fiscale e relativi rischi, basta semplicemente riportare come causale, una causale generica per il bonifico, come ‘regalia (riportando poi nome e cognome del beneficiario’ o ‘donazione soldi per regalo di compleanno’, o ‘regalia per matrimonio’.
Chi effettua lavori di ristrutturazione casa e vuole beneficiare della detrazione al 50% delle spese sostenute deve effettuare il pagamento con bonifico parlante. In questo caso il problema dell’inserimento della giusta causale non sussiste, in realtà, perché nel bonifico parlante la causale è già riportate.
Il contribuente che effettua il pagamento con il bonifico deve solo completare il metodo di pagamento riportando gli altri dati necessari per beneficiare della detrazione casa e che sono:
Se il bonifico già compilato non dovesse riportare la causale, quella giusta da inserire nel caso di lavori per ristrutturazione è ‘Bonifico lavori edilizi con detrazione art. 16-bis dpr 917-86. Pagamento fattura (indicare il numero) a favore di (nome impresa e Partita Iva), beneficiario della detrazione (nome e cognome e Codice Fiscale)’.
Stesso discorso vale per il bonus mobili, per il quale bisognerà indicare le stesse informazioni suddette (partita Iva dell’impresa da cui è stato acquistato il prodotto, codice fiscale e dati personali del beneficiario).