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Che cos'č il buyback azionario e come puņ investire e guadagnarci un singolo investitore

Scopri cos'č il buyback azionario, come funziona e come investire tra vantaggi, rischi, esempi concreti e strategie per il singolo investitore.

Autore: Marcello Tansini
pubblicato il
Che cos'č il buyback azionario e come pu

Il buyback delle azioni è una pratica sempre più diffusa tra le aziende, capace di influenzare valore, strategie e ricompense per gli azionisti. Si tratta del riacquisto di azioni proprie da parte della stessa società che le ha precedentemente emesse. L'obiettivo è ridurre il numero totale di titoli presenti sul mercato, operazione che porta a un cambiamento diretto dei rapporti di partecipazione tra gli azionisti.

Il riacquisto può essere mosso da diversi motivi, come la volontà di sostenere il corso del titolo, segnalare fiducia al mercato o gestire in modo efficiente la liquidità in eccesso. Queste strategie hanno effetti immediati sia sul valore della singola azione sia sulla percezione dell'azienda da parte degli investitori. Il buyback si distingue come una delle principali leve gestionali a disposizione del management aziendale.

Come funziona il buyback di azioni: meccanismi e modalità operative

L'operazione di buyback segue regole precise, stabilite dalla normativa nazionale e dai regolamenti delle singole Borse. In Italia, l'autorizzazione spetta all'assemblea degli azionisti, che stabilisce anche durata (massimo 18 mesi), quantità e prezzo minimo/massimo per le azioni da riacquistare. Il valore complessivo dei titoli che si possono riacquistare non può superare il 10% del capitale sociale. Le modalità operative principali sono:

  • Acquisto sul mercato: la società opera direttamente sulle piazze finanziarie per acquistare i propri titoli, spesso tramite intermediari.

  • Offerta pubblica di acquisto (OPA): viene proposta a tutti gli azionisti la possibilità di vendere le azioni a un prezzo premium rispetto a quello di mercato.

  • Accordi privati: la società negozia direttamente con azionisti rilevanti, spesso con l'obiettivo di stabilizzare il capitale.

Le azioni riacquistate possono poi essere: annullate (riducendo stabilmente il capitale), mantenute come azioni proprie in portafoglio (utilizzate per stock option, future acquisizioni, o altri fini strategici). Un aspetto rilevante riguarda le fonti di finanziamento del buyback: può essere alimentato dalla liquidità in cassa o tramite ricorso al debito, soluzione quest'ultima che introduce specifici profili di rischio.

Il monitoraggio e la trasparenza delle operazioni sono garantiti dall'obbligo di comunicazione al mercato, il che assicura agli investitori informazioni dettagliate sulle strategie aziendali in atto.

I motivi che spingono una società a utilizzare il buyback sono molteplici e spesso combinati fra loro. Tra i principali obiettivi figurano:

  • Sostegno al prezzo azionario: in caso di sottovalutazione del titolo sui mercati, la società può agire per ridurre l'offerta e stimolare la crescita delle quotazioni.

  • Segnale di fiducia verso il futuro: intraprendere un riacquisto indica agli investitori la convinzione del management nella capacità di generare valore.

  • Gestione della liquidità: società con riserve di cassa elevate preferiscono spesso il buyback all'aumento dei dividendi o a investimenti rischiosi.

  • Prevenzione da scalate ostili: riducendo le azioni disponibili, diventa più difficile per soggetti terzi acquisire quote di controllo significative.

  • Sostegno a piani di stock option: le azioni proprie possono essere utilizzate per incentivare dipendenti e management con strumenti di partecipazione agli utili.

Inoltre, il buyback può essere parte di una strategia finanziaria complessiva volta a ottimizzare la struttura del capitale, soprattutto nelle fasi di mercato caratterizzate da tassi di interesse bassi.

Impatto del buyback sul valore dell'azione e sugli azionisti

L'effetto più diretto dell'acquisto di azioni proprie è l'incremento dell'utile per azione (EPS), poiché lo stesso utile societario viene diluito su un numero minore di titoli. In presenza di una quotazione stabile e risultati finanziari costanti, la riduzione dell'offerta spesso si riflette in un aumento del prezzo dell'azione.

Per gli azionisti, ciò si traduce in una crescita della propria quota di partecipazione e in un potenziale apprezzamento del titolo in portafoglio. Esempi concreti mostrano che, se il buyback avviene a valori inferiori al valore intrinseco del titolo, ogni azionista residuo beneficia di un aumento reale del proprio investimento.

Tuttavia, il vantaggio non è automatico: se il riacquisto avviene a prezzi elevati, può determinare una minore creazione di valore o addirittura effetti negativi, derivanti da un uso inefficiente delle risorse aziendali e da un incremento del rischio finanziario. Andando alla ricerca di vantaggi e potenziali rischi del buyback per le società e gli investitori, il quadro è il seguente:

  • Vantaggi:

    • Aumento del valore per azione: il buyback di una azione aumenta l'EPS e la quota di utili spettante a ciascun azionista.

    • Sostegno al prezzo del titolo: le operazioni di riacquisto generano spesso aspettative positive fra gli investitori.

    • Flessibilità fiscale: il riacquisto non comporta oneri immediati a differenza dei dividendi, offrendo agli investitori la possibilità di gestire la tempistica della tassazione.

  • Rischi:

    • Possibile riduzione della liquidità aziendale: destinare risorse al buyback limita la capacità di affrontare imprevisti o cogliere nuove opportunità di crescita.

    • Aumento dell'indebitamento: operazioni finanziate a debito amplificano il rischio in caso di tensioni sui mercati o aumento dei tassi di interesse.

    • Percezione negativa del mercato: frequenti buyback possono essere interpretati come segnale di mancanza di idee progettuali e opportunità di investimento reale.

Questi aspetti pongono la necessità di valutare sempre il contesto, la solidità e le strategie di lungo termine dell'azienda che decide di adottare il buyback.

Buyback, dividendi e strategie di remunerazione degli azionisti: le differenze

La remunerazione degli azionisti può avvenire principalmente tramite distribuzione di dividendi o attraverso operazioni di buyback. Le differenze principali sono:

Buyback

Dividendi

Riduce le azioni in circolazione e aumenta il valore delle restanti

Distribuisce direttamente profitti in forma di denaro

Non genera impatto fiscale immediato sugli azionisti

Soggetto a tassazione secondo la normativa vigente (26% in Italia)

Può essere impiegato per sostenere piani di stock option

Non fornisce strumenti di partecipazione ai dipendenti

In termini di strategia, il buyback è spesso preferito per la sua flessibilità, mentre i dividendi sono percepiti come segnale di solidità e continuità nei risultati d'impresa.

Diversi esempi illustrano come il buyback sia una scelta diffusa tra grandi gruppi:

  • UniCredit: programma di acquisto di azioni per oltre 2,5 miliardi di euro avviato nel 2024, con diverse tranche e risultati brillanti in termini di utile e ottimizzazione della struttura di capitale.

  • Intesa Sanpaolo: buyback da 1,7 miliardi di euro, finalizzato all'annullamento di titoli e alla crescita dell'EPS.

  • ENI: la strategia di buyback accompagna il piano industriale, rafforzando la posizione di mercato e remunerando gli azionisti.

  • Apple: decine di miliardi di dollari destinati al riacquisto nel 2024, strategia consolidata e driver di valore per il titolo.

  • PayPal: buyback utilizzato come leva finanziaria per la crescita e il mantenimento della competitività in ambito fintech.

  • Decathlon: avvio di piani di riacquisto come parte della gestione avanzata della liquidità e valorizzazione per gli azionisti nel settore retail.

L'adozione di buyback riguarda sia società italiane sia internazionali, con impatti variabili a seconda del contesto di mercato e delle motivazioni strategiche.

Investire in società che effettuano buyback: opportunità e strumenti per il singolo investitore

Per i piccoli risparmiatori, investire in imprese che adottano il buyback può risultare interessante per via del maggiore potenziale di rendimento e della riduzione della volatilità sugli utili. Le modalità concrete includono:

  • Acquisto diretto di azioni di aziende con piani di buyback attivi.

  • Accesso tramite ETF specializzati che replicano panieri di società impegnate nel riacquisto di quote rilevanti del proprio capitale.

  • Utilizzo di piattaforme di trading online che consentono il monitoraggio costante delle società quotate con programmi di buyback.

Queste opzioni permettono di sfruttare i vantaggi legati alla crescita dell'EPS e alle politiche di remunerazione favorevoli, pur dovendo analizzare con attenzione tempistiche e motivazioni delle singole operazioni di riacquisto.