Secondo le norme in vigore, per l’assistenza di una persona anziana, autosufficiente o non, le spese da sostenere per una badante sono innanzitutto a carico dell’altro coniuge e poi dei figli. Se l’altro coniuge è anch’esso invalido o non autosufficiente, e in mancanza di figli, spetta agli parenti pagare le spese.
Chi deve pagare una badante tra coniuge, figli e parenti? La badante, in molte case, ricopre un ruolo fondamentale e la sua presenza e il suo aiuto diventano essenziali per ogni membro della famiglia e non solo per l’anziano da assistere. Tuttavia, la figura della badante, sia convivente che non convivente, pesa sul bilancio familiare e spesso ci si chiede a chi spetta pagarne i costi.
Stando a quanto previsto dal Codice Civile, è l’altro coniuge ad avere l’obbligo di assistenza morale e materiale per il coniuge che ha bisogno della badante e spetta a lui innanzitutto pagarne le spese.
Tuttavia, se anche l’altro coniuge è indigente o anch’egli invalido e non in grado di prendersene cura, l’obbligo di garantire sostegno morale e materiale ai genitori anziani e non autosufficienti spetta ai figli, legittimi o legittimati, naturali o adottati.
Se i figli sono più di uno, devono tutti concorrere alle prestazioni in proporzione alle rispettive condizioni economiche.
In questi casi, i costi che si sostengono per la badante non devono essere divisi in parti uguali per quanti sono i figli, ma si dividono in base alle condizioni economiche degli stessi figli, per cui chi guadagna di più pagherà di più in base alle sue disponibilità.
In mancanza dei figli, infine, le spese per la badante sono a carico dei nipoti, dei genitori, di generi e nuore, disuocero e suocera, di fratelli e sorelle, dando precedenza ai primi.