Come capire se trattenute e conguagli nella propria busta paga sono giusti nel 2022-2023

Come e quando si calcolano trattenute e conguagli in buste paga di lavoratori dipendenti e come fare a sapere se sono corretti

Autore: Marianna Quatraro
pubblicato il
Come capire se trattenute e conguagli ne

Come capire e verificare se trattenute e conguagli nella propria busta paga sono giusti nel 2022-2023?

Non esiste un sistema universale per capire e verificare se trattenute e conguagli nella propria busta paga sono giusti ma è possibile verificare se trattenute e conguagli in busta paga sono corretti semplicemente controllando le proprie buste paga mese per mese in base all’imponibile fiscale, che è l’elemento su cui si applica la tassazione Irpef sugli scaglioni di reddito, o controllare la propria certificazione unica, documento che riassume tutte le voci retributive e le trattenute ricevute per ogni anno fiscale di lavoro.
 

Come capire e verificare se trattenute e conguagli nella propria busta paga sono giusti nel 2022-2023? Tutti i lavoratori dipendenti ogni mese ricevono la busta paga con il pagamento dello stipendio del mese di lavoro di competenza che riporta tutte le voci retributive, contributive e non solo, spettanti al lavoratore in base al Ccnl di assunzione e relativo inquadramento.

Le buste paga dei lavoratori dipendenti riportano due importi di stipendio, lordo e netto, che è poi la somma che finisce realmente nelle tasche dei lavoratori e che risulta dalla sottrazione dello stipendio lordo di imposte e trattenute varie che riducono l’importo effettivo dello stipendio dei lavoratori. Vediamo come fare a verificare che trattenute e conguagli in busta paga siano corretti. 

  • Trattenute e conguagli in busta paga cosa sono e come funzionano
  • Come verificare se trattenute e conguagli in busta paga sono giusti

Trattenute e conguagli in busta paga cosa sono e come funzionano 

Le trattenute in busta paga sono le prime voci che riducono gli importi dello stipendio netto effettivamente spettante ai lavoratori. Si tratta di importi detratti direttamente in busta paga e che riguardano, per esempio, Irpef, sia sui redditi che addizionale locale, comunale e regionale contributi Inps, quota Inail, eventuali trattenute sindacali o di assicurazioni private. Tali somme vengono calcolate e detratte in base all'importo lordo iniziale di stipendio percepito, per cui non sono fisse e uguali per tutti ma cambiano.

A provvedere al versamento delle dovute trattenute per ogni lavoratore dipendente è il datore di lavoro, che procede come sostituto di imposta, e le trattenute vengono effettuate nelle buste paga di ogni mese.

Dunque, durante l’anno l’azienda, come sostituto d’imposta, ha il compito di calcolare e trattenere le imposte per il lavoratore, con riduzioni dello stipendio mensile. L’imposta al netto delle detrazioni (lavoro dipendente e familiari a carico) trattenuta in busta paga viene pagata poi dal datore di lavoro tramite F24 il 16 del mese successivo a quello di paga.

I conguagli fiscali sono, invece, il risultato del calcolo complessivo delle imposte Irpef e delle addizionali dovute dal lavoratore che il datore di lavoro è tenuto ad effettuare al termine dell’anno solare. 

Nell’ultima busta paga dell’anno, il datore di lavoro deve calcolare le ritenute d’acconto effettuate mensilmente sullo stipendio del lavoratore nel corso dell’anno e confrontarle con le imposte effettivamente dovute rispetto ai redditi percepiti nell’anno.

Il calcolo delle ritenute d’acconto versate può produrre due risultati:

  • conguaglio a debito, che significa che nelle buste paga sono state trattenute meno tasse;
  • conguaglio a credito, che sono state pagate più tasse del dovuto per cui si ha diritto ad un rimborso di quanto versato in più. 

Stando a quanto previsto dalle leggi in vigore, generalmente nei primi mesi dell’anno, il datore di lavoro effettua i conguagli relativi al periodo corrispondente all’anno solare precedente che risultano poi nella busta paga di dicembre o con trattenute nella busta paga del mese dicembre nel caso di risultati a debito, o con rimborsi nel caso di risultato delle operazioni di conguaglio a credito.

Come verificare se trattenute e conguagli in busta paga sono giusti

E’ possibile verificare se trattenute e conguagli in busta paga sono giusti semplicemente controllando le proprie buste paga mese per mese in base all’imponibile fiscale che è l’elemento su cui si applica la tassazione Irpef sugli scaglioni di reddito. 

Per esempi, per le trattenute previdenziali si deve calcolare l’imponibile Inps, come somma di tutti gli elementi della retribuzione fissa e variabile, e poi applicarvi la relativa aliquota previdenziale, che è pari al 9,19%. Per fare un rapido calcolo, basta considerare poco meno di un 10% da applicare alla retribuzione lorda.

Anche per le trattenute Irpef il discorso può essere lo stesso perché basta considerare il proprio reddito imponibile ai fini Irpef, verificare qual è l’aliquota da applicarvi e procedere con il calcolo delle dovute trattenute. 

Altra soluzione per verificare se conguagli e trattenute in busta paga sono corrette è controllare la propria certificazione unica, documento che riassume tutte le voci retributive e le trattenute ricevute per ogni anno fiscale di lavoro e che ogni datore di lavoro deve rendere disponibile per i propri dipendenti, di solito ogni anno a febbraio-marzo.