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Come diminuire valore di una casa (rendita catastale) per pagare meno Imu, Tari e altre tasse

I diversi modi e possibilitŕ nel 2025 per ridurre valore casa per pagare meno tasse. Spiegazioni e chiarimenti

Autore: Marianna Quatraro
pubblicato il
e aggiornato con informazioni attualizzate il
Come diminuire valore di una casa (rendi

Il valore di una proprietà immobiliare rappresenta la base di calcolo per numerose imposizioni fiscali. La pressione tributaria sugli immobili risulta attualmente significativa, comprendendo diversi oneri come l'Imposta Municipale Unica (IMU), da cui sono esenti esclusivamente le abitazioni principali e le relative pertinenze (a eccezione degli immobili di lusso), la Tassa sui Rifiuti (TARI), le spese di manutenzione ordinaria e straordinaria, oltre agli eventuali oneri condominiali per chi risiede in edifici plurifamiliari.

Esistono tuttavia metodologie legittime per ridurre il valore fiscale di un immobile e conseguentemente alleggerire il carico tributario. Vediamo nel dettaglio quali strategie adottare per ottimizzare la propria posizione fiscale relativamente agli immobili posseduti.

Come ridurre legalmente la tassazione immobiliare

Per diminuire l'onere fiscale legato agli immobili, rispettando pienamente la normativa vigente, è possibile ricorrere a diverse soluzioni, tra cui:

  • Beneficiare degli incentivi fiscali disponibili, come le detrazioni per ristrutturazioni edilizie, acquisto di mobili ed elettrodomestici, o le agevolazioni per efficientamento energetico;
  • Procedere con la revisione della rendita catastale per abbassare il valore imponibile dell'immobile;
  • Applicare strategie specifiche per ridurre l'IMU sulle seconde case.

Revisione della rendita catastale, come abbassare il valore imponibile dell'immobile

La rendita catastale costituisce il parametro economico attribuito dall'Agenzia delle Entrate a ciascun immobile, sia esso un'abitazione, un terreno o un fabbricato. Questo valore rappresenta la base di calcolo per numerose imposte immobiliari, incluse IMU, TARI, imposta catastale e imposta di registro.

È importante sapere che la rendita catastale non è un valore immutabile ma può essere riesaminata e modificata, particolarmente in situazioni specifiche quali:

  • Variazione della superficie abitabile dell'immobile
  • Modifica della classificazione catastale della proprietà
  • Deterioramento strutturale dell'edificio
  • Trasformazione della destinazione d'uso dell'immobile

Il valore catastale di una casa è facilmente consultabile attraverso le visure catastali, disponibili anche online. I parametri principali che incidono sulla determinazione della rendita sono la superficie dell'immobile e la categoria catastale assegnata.

Procedura per richiedere la revisione della rendita catastale

Per ottenere una revisione della rendita catastale con l'obiettivo di ridurre il valore fiscale dell'immobile, è necessario presentare un'apposita istanza di modifica. La domanda deve essere inoltrata all'ufficio provinciale dell'Agenzia del Territorio competente per il proprio Comune o regione di residenza.

Una volta accertata la legittimità della richiesta e apportate le dovute correzioni, la rendita catastale risulterà ridimensionata, comportando una conseguente diminuzione del valore imponibile dell'immobile e un alleggerimento del carico fiscale.

Per la presentazione dell'istanza è consigliabile rivolgersi a un tecnico specializzato (geometra, architetto o ingegnere) che possa valutare correttamente la situazione e predisporre la documentazione necessaria, comprendente:

  • Planimetrie aggiornate dell'immobile
  • Documentazione fotografica dello stato attuale
  • Relazione tecnica dettagliata che evidenzi gli elementi che giustificano la revisione

Strategie per diminuire l'IMU sulla seconda casa

Per quanto riguarda specificamente l'Imposta Municipale Unica (IMU), è possibile ridurne l'importo in due modi principali:

  1. Come conseguenza diretta di una rendita catastale ridotta, seguendo il procedimento descritto in precedenza
  2. Senza necessariamente modificare il valore catastale dell'immobile, ma attraverso specifiche strategie fiscali

Tra le strategie più efficaci per ridurre l'IMU sulla seconda casa senza intervenire sul valore catastale, si possono considerare:

  • Stabilire la residenza di un familiare: trasferendo la residenza di uno dei coniugi o di un figlio nell'immobile che altrimenti sarebbe soggetto a IMU come seconda casa
  • Concedere l'immobile in comodato d'uso ai figli: questa soluzione, previa registrazione del relativo contratto presso l'Agenzia delle Entrate, consente di usufruire di una riduzione del 50% sull'importo IMU dovuto

Per poter beneficiare dell'agevolazione sul comodato d'uso, è necessario rispettare alcuni requisiti specifici:

  • Il comodante deve possedere un solo immobile in Italia oltre alla propria abitazione principale
  • Il comodante deve risiedere anagraficamente e dimorare abitualmente nello stesso comune in cui è situato l'immobile concesso in comodato
  • Il contratto di comodato deve essere registrato presso l'Agenzia delle Entrate

Abbassamento della TARI, possibilità e modalità

La Tassa sui Rifiuti (TARI) è calcolata in base alla superficie dell'immobile e al numero di occupanti. Per ridurre questo tributo è possibile:

  • Verificare l'esattezza della superficie dichiarata: spesso vengono incluse erroneamente aree che non producono rifiuti (come balconi chiusi o soffitte non abitabili)
  • Richiedere riduzioni previste dai regolamenti comunali per situazioni specifiche, come:
    • Abitazioni con unico occupante
    • Abitazioni a disposizione per uso stagionale
    • Abitazioni occupate da soggetti che risiedono all'estero per più di sei mesi all'anno
  • Utilizzare il compostaggio domestico: molti comuni prevedono sconti per chi smaltisce autonomamente la frazione umida dei rifiuti

Errori da evitare nella revisione catastale

Nel tentativo di ridurre il valore catastale di un immobile, è importante evitare alcuni errori comuni che potrebbero comportare conseguenze negative:

  • Dichiarare informazioni non veritiere: fornire dati falsi all'Agenzia delle Entrate costituisce un illecito fiscale, punibile con sanzioni anche significative
  • Procedere senza consulenza tecnica: la materia catastale è complessa e richiede competenze specifiche
  • Ignorare le tempistiche: alcune modifiche vanno comunicate entro termini perentori, pena l'applicazione di sanzioni

È fondamentale ricordare che tutte le strategie descritte per ridurre la tassazione immobiliare devono essere attuate nel pieno rispetto della normativa vigente. L'evasione fiscale, oltre a costituire un illecito, comporta rischi significativi di accertamenti, sanzioni e interessi di mora.

Quando conviene rivedere la rendita catastale

Non sempre procedere con una revisione della rendita catastale risulta vantaggioso. Prima di avviare la procedura, è consigliabile valutare:

  • Il costo della procedura rispetto al potenziale risparmio fiscale
  • La probabilità di successo della richiesta, che dipende dalla fondatezza delle motivazioni addotte
  • L'entità del risparmio fiscale ottenibile, considerando tutti i tributi influenzati dalla rendita catastale

In genere, la revisione risulta particolarmente conveniente in caso di:

  • Immobili con rendite catastali palesemente sovrastimate rispetto alle reali caratteristiche
  • Proprietà che hanno subito significativi deterioramenti strutturali
  • Edifici in zone il cui valore di mercato è drasticamente diminuito

In questi casi, il risparmio fiscale complessivo, calcolato su più anni, può ampiamente giustificare i costi iniziali della procedura di revisione. 

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