Dal 2006 il tuo sito imparziale su Lavoro, Fisco, Investimenti, Pensioni, Aziende ed Auto

Come funziona aspettativa retribuita e non retribuita per CCNL 2025 pubblici esercizi e ristorazione. Tempi, requisiti, regole

Aspettativa per malattia, motivi personali e familiari per lavoratori con CCNL pubblici esercizi e ristorazione 2025: cosa prevedono le regole in vigore e chiarimenti

Autore: Marianna Quatraro
pubblicato il
e aggiornato con informazioni attualizzate il
Come funziona aspettativa retribuita e n

L'aspettativa rappresenta un importante istituto contrattuale per i lavoratori del settore della ristorazione e dei pubblici esercizi. Si tratta di un periodo di sospensione temporanea dal lavoro, durante il quale il dipendente mantiene il proprio posto ma interrompe la prestazione lavorativa per specifiche necessità personali, familiari o di salute. Il CCNL 2025 per i pubblici esercizi e la ristorazione disciplina in modo dettagliato questo istituto, stabilendo requisiti, tempistiche e condizioni per la sua fruizione.

Chi è coperto dal CCNL Pubblici Esercizi e Ristorazione 2025

Il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro per i pubblici esercizi e la ristorazione del 2025 regola i rapporti lavorativi in diverse tipologie di attività del settore. La sua applicazione si estende a:

  • Ristoranti e trattorie
  • Locali notturni
  • Laboratori di pasticceria
  • Birrerie e pub
  • Chioschi di vendita di gelati e bibite
  • Posti di ristoro sulle autostrade
  • Aziende di catering
  • Imprese addette alla preparazione, confezionamento e distribuzione dei pasti

Questo contratto stabilisce le norme che regolano tutti gli aspetti del rapporto lavorativo: dall'inquadramento professionale e relativa retribuzione, all'orario di lavoro (ordinario, straordinario, notturno, festivo), dalla maturazione di ferie e permessi alla gestione di malattia e infortunio, fino a licenziamenti, dimissioni, premi, indennità, congedi e, naturalmente, aspettative.

Aspettativa retribuita, quando spetta secondo il CCNL 2025

L'aspettativa rappresenta un periodo di astensione dal lavoro che può essere sia retribuita che non retribuita, a seconda delle circostanze. Secondo quanto previsto dal CCNL Pubblici Esercizi e Ristorazione 2025, l'aspettativa retribuita è concessa solo in specifici casi:

  • Assistenza a familiari con disabilità grave: il dipendente può assentarsi per un periodo massimo di due anni, durante i quali percepisce regolarmente lo stipendio e matura contributi figurativi;
  • Matrimonio: generalmente prevede un'assenza retribuita di 15 giorni;
  • Attività di volontariato: in situazioni particolari previste dalla normativa;
  • Dottorato di ricerca: il periodo viene retribuito solo se il dottorando non beneficia già di una borsa di studio.

È importante sottolineare che queste casistiche rappresentano le eccezioni, poiché nella maggior parte delle situazioni l'aspettativa è concessa senza retribuzione.

Aspettativa per malattia nel CCNL Ristorazione 2025, tempistiche e procedure

Il CCNL del settore ristorazione e pubblici esercizi prevede specifiche disposizioni per l'aspettativa in caso di problemi di salute. Ecco come funziona:

In caso di malattia, i dipendenti hanno diritto alla conservazione del posto di lavoro per 180 giorni. Una volta esaurito questo periodo, possono richiedere un ulteriore periodo di aspettativa fino a 120 giorni. Questa estensione, definita "aspettativa generica", è soggetta ad alcune condizioni essenziali:

  • Non deve trattarsi di malattie croniche o psichiche (con l'importante eccezione delle patologie oncologiche, che godono di tutele speciali);
  • Il lavoratore deve presentare adeguata certificazione medica o documentazione di degenza ospedaliera;
  • Non deve aver già usufruito in precedenza di questo tipo di aspettativa.

È fondamentale evidenziare che l'aspettativa per malattia prevista dal CCNL 2025 non prevede alcuna retribuzione e durante questo periodo non maturano gli istituti contrattuali come ferie, tredicesima o TFR.

Procedura di richiesta dell'aspettativa per malattia

Per attivare l'aspettativa per malattia, il dipendente deve seguire una procedura formale:

  1. Presentare una richiesta ufficiale all'azienda tramite raccomandata con avviso di ricevimento;
  2. La domanda deve essere inviata prima della scadenza del 180° giorno di assenza per malattia o infortunio;
  3. Allegare una dichiarazione esplicita di accettazione delle condizioni previste dal contratto.

Al termine del periodo di aspettativa, se il lavoratore non è in grado di riprendere il servizio, il datore di lavoro può procedere al licenziamento, secondo quanto previsto dalla normativa vigente.

Casi particolari: patologie oncologiche

Il CCNL 2025 per i pubblici esercizi e la ristorazione prevede tutele rafforzate per i dipendenti affetti da gravi patologie oncologiche. In questi casi, debitamente accertati da una commissione medica dell'ASL territorialmente competente, il periodo di comporto come funziona può essere prolungato anche oltre i 120 giorni standard.

Per ottenere questa proroga, il lavoratore deve:

  • Presentare all'azienda, prima della scadenza del 120° giorno di aspettativa generica, un'ulteriore certificazione medica;
  • La documentazione deve attestare lo stato di salute e l'inidoneità alla ripresa del lavoro;
  • Il certificato deve specificare i giorni di proroga concessi dal medico curante o dalla struttura ospedaliera.

Questa disposizione rappresenta una tutela importante per i lavoratori che affrontano patologie particolarmente gravi e che necessitano di periodi di cura e recupero più estesi.

Aspettativa per motivi personali e familiari, durata e requisiti

Oltre all'aspettativa per malattia, il CCNL Pubblici Esercizi e Ristorazione 2025 prevede la possibilità di richiedere periodi di sospensione dal lavoro per esigenze personali o familiari.

I dipendenti possono richiedere un'aspettativa della durata massima di sei mesi per comprovate necessità personali e familiari. Questa tipologia di aspettativa è subordinata a un requisito di anzianità: il lavoratore deve aver maturato almeno quattro anni di servizio presso lo stesso datore di lavoro.

Come per l'aspettativa per malattia, anche quella per motivi personali e familiari non prevede retribuzione e non comporta la maturazione di istituti contrattuali come ferie, permessi o tredicesima.

Documentazione necessaria per l'aspettativa per motivi personali

Per ottenere l'aspettativa per motivi personali o familiari, il dipendente deve:

  • Presentare una richiesta formale al datore di lavoro;
  • Documentare adeguatamente le necessità personali o familiari che giustificano l'assenza;
  • Specificare la durata del periodo richiesto (entro il limite massimo di sei mesi).

Il datore di lavoro valuta la richiesta e, in caso di accoglimento, formalizza la concessione dell'aspettativa definendone durata e condizioni.

Effetti dell'aspettativa sul rapporto di lavoro

Durante il periodo di aspettativa, sia essa per malattia o per motivi personali, si verificano diverse conseguenze sul rapporto di lavoro:

  • Sospensione della retribuzione: salvo i casi specifici di aspettativa retribuita, il lavoratore non percepisce lo stipendio;
  • Interruzione della maturazione di ferie, permessi, tredicesima e altri istituti contrattuali;
  • Conservazione del posto di lavoro: l'azienda non può licenziare il dipendente durante il periodo di aspettativa legittimamente concessa;
  • Impatto sui contributi previdenziali: durante l'aspettativa non retribuita, di norma, non vengono versati contributi, con conseguenze sul calcolo della pensione futura.

Al termine del periodo di aspettativa, il lavoratore ha il diritto di rientrare nella stessa posizione occupata in precedenza, mantenendo livello e inquadramento professionale.