La banca ore è un meccanismo contrattuale che permette di gestire le ore in più lavorate da un dipendente rispetto al normale orario di lavoro previsto da contratto, che generalmente è di 40 ore settimanali per un rapporto di lavoro a tempo pieno, usufruendo di risposi compensativi invece di richiederne la monetizzazione.
Che cos'è e a cosa serve la banca delle ore? Si sente spesso parlare di banca delle ore ma non tutti sanno esattamente di cosa si tratta e come funziona nonostante sia un sistema previsto da quasi tutti i contratti collettivi nazionali di lavoro. Vediamo allora cos'è e come funziona nel dettaglio.
La banca ore è un meccanismo contrattuale che permette di gestire le ore in più lavorate da un dipendente rispetto al normale orario di lavoro previsto da contratto, che generalmente è di 40 ore settimanali per un rapporto di lavoro a tempo pieno, usufruendo di risposi compensativi invece di richiedere la monetizzazione.
La Banca ore vale per tutti i lavoratori dipendenti, a prescindere dalla tipologia di contratto di lavoro stipulato, se cioè a tempo indeterminato o a tempo determinato, e vale anche per lavoratori con contratti di lavoro part time.
Nella banca delle ore possono essere accumulate non solo le ore in più lavorate e non pagate ma anche i permessi per riduzione di orario rol ed ex festività non fruite.
E’ bene, infatti, sapere che la Banca ore non ha durata illimitata, ma le ore accumulate devono necessariamente utilizzate entro un determinato intervallo di tempo.
Per esempio, il contratto metalmeccanici permette al lavoratore di usufruire dei riposi accumulati nella banca ore a partire dal mese successivo al loro accantonamento, quindi dal secondo mese rispetto a quello in cui sono state prestate ore di lavoro in più.
Nel caso in cui i lavoratori non usufruiscano di tutte le ore accumulate nelle banca ore con relativi riposi, le ore rimanenti vengono monetizzate secondo le regole previste per la retribuzione del lavoro straordinario e nelle percentuali previste di maggiorazione in base a orari e turni di svolgimento delle ore di lavoro in più.
La banca delle ore serve per usare le ore di straordinario accantonate in momenti successivi sotto forma di riposi compensativi, accumulando le ore in più lavorate in una sorta di banca, invece di richiederne il pagamento.
Dunque, all’occorrenza le ore in più possono essere fruite dal lavoratore come riposi.
La banca ore è, dunque, uno strumento che permette al lavoratore di gestire con grande flessibilità l’organizzazione dell’orario di lavoro, avendo la possibilità di scegliere di accantonare le ore lavorate in più in una sorta, appunto, di banca cui attingere nel momento in cui si ha bisogno di assentarsi dal lavoro, con riposi compensativi, al posto di farsi pagare le stesse ore in più lavorate.
Quando si accantonano le ore in più lavorate nella banca delle ore, per godere di ferie e di permessi i lavoratori devono presentare richiesta al datore di lavoro e usufruirne in accordo con eventuali esigenze lavorative e aziendali, per usufruire dei riposi compensativi è necessario, stando alle regole in vigore, dare un preavviso.
Per quanto riguarda il tempo di preavviso da dare per usufruire dei riposi compensativi tramite la banca ore, bisogna sempre consultare il proprio contratto di lavoro perché ogni contratto prevede giorni di preavviso differente.
Sulle ore lavorate in più non monetizzate che vengono accumulate nella Banca ore e da usare come riposi ccompensativi vengono anche calcolati i contributi previdenziali.
Secondo le leggi in vigore: