Come funziona il Tfr nel contratto edile 2022 (CCNL). Regole, tempi pagamenti, calcolo

Liquidazione del Tfr maturato entro al massimo 45 giorni dalla cessazione del rapporto di lavoro e quanto liquidare: regole per Tfr ccnl edile

Autore: Marianna Quatraro
pubblicato il
Come funziona il Tfr nel contratto edile

Quali sono i tempi di pagamento del Tfr a lavoratori con contratto edile 2022?

La liquidazione del Tfr ai lavoratori dipendenti assunti con contratto edile avviene non appena cessato il rapporto di lavoro. Stando a quanto stabilito, infatti, da Ccnl, il Tfr a dipendenti del contratto edile deve essere pagato nel momento in cui lo stesso lavoratore smette di prestare il proprio servizio e comunque non oltre il 45esimo giorno dalla fine della prestazione d’opera. Entro un mese e mezzo, dunque, i lavoratori con contratto edile che cessano il proprio rapporto di lavoro devono ottenere il pagamento del Tfr maturato fino al momento dell’uscita dall’impiego.
 

Come funziona il Tfr nel contratto edile 2022 (CCNL)? Il Tfr, Trattamento di fine rapporto, è una somma di denaro che spetta di diritto a tutti i lavoratori dipendenti nel momento in cui cessa, per qualsiasi motivo, un rapporto di lavoro. 

L’importo erogato di Tfr è il risultato di un accantonamento costante di una determinata quota nel corso del rapporto di lavoro in essere. Vediamo quali sono le regole di calcolo e pagamento del Tfr nel contratto edile.

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Tfr contratto edile 2022 regole e tempi di pagamento 

Il Tfr, Trattamento di Fine Rapporto di Lavoro, per lavoratori con contratto edile a seguito dei versamenti effettuati periodicamente dall'impresa e in base ai dati comunicati dalla stessa tramite apposito modulo viene erogato ai lavoratori con contratto edilizi dalla Cassa Edile direttamente e rivalutando l'importo corrispondente secondo quanto stabilito da Ccnl e leggi in vigore. 

La Cassa Edile che eroga il Tfr ai lavoratori con contratto edile, in quanto sostituto d'Imposta, provvede a calcolare e trattenere l'I.R.P.E.F. sulle somme liquidate, emettendo entro scadenza di legge.

Per il settore edilizio è, dunque, la Cassa Edile a dover erogare il Tfr al dipendente, in base ai contributi versati dall'impresa periodicamente ma solo se l'operaio, all'inizio del suo contratto, ha dato il consenso per lasciare la gestione del suo Tfr alla ditta di assunzione. 

Per l’anzianità maturata fino al 31 maggio 1982, in caso di risoluzione del rapporto di lavoro, spetta all’operaio, per ogni mese intero di anzianità ininterrotta presso la stessa impresa, una indennità pari a 11 ore della retribuzione costituita dagli elementi della retribuzione in atto alla predetta data con carattere continuativo e percentuale per gratifica natalizia, con esclusione dell’indennità di contingenza maturata dal primo febbraio 1977.

Per l’operaio assunto dopo il 22 luglio 1979, l’indennità di anzianità è aumentata di quattro ore mensili per ogni mese di anzianità ininterrotta presso l'impresa maturata nel periodo tra la data di assunzione e il 31 ottobre 1979.

Per l’anzianità maturata dal primo gennaio 1964 al 31 dicembre 1980, l’indennità compete in misura pari a 7 ore della retribuzione per ogni mese intero di anzianità ininterrotta presso la stessa impresa.

La liquidazione del Tfr ai lavoratori dipendenti assunti con contratto edile avviene non appena cessato il rapporto di lavoro. Stando a quanto stabilito, infatti, da Ccnl, il Tfr a dipendenti del contratto edile deve essere pagato nel momento in cui lo stesso lavoratore smette di prestare il proprio servizio e comunque non oltre il 45esimo giorno dalla fine della prestazione di lavoro. Entro un mese e mezzo, dunque, i lavoratori con contratto edile che cessano il proprio rapporto di lavoro devono ottenere il pagamento del Tfr maturato fino al momento dell’uscita dall’impiego.

Se datore di lavoro o azienda ci impiegano oltre 45 giorni per la liquidazione del Tfr, il lavoratore con contratto edile può far valere i propri diritti presentando un decreto ingiuntivo in tribunale e, dal momento di presentazione del decreto ingiuntivo, il datore di lavoro ha 40 giorni di tempo per liquidare l’importo di Tfr dovuto. 

Precisiamo che, lì dove ne sussistano le condizioni e il lavoratore ne soddisfi i requisiti, anche il Ccnl edile permette di richiedere un anticipo del Tfr in costanza di rapporto di lavoro.

Calcolo Tfr contratto edile 2022 Ccnl

Il Tfr, Trattamento di fine rapporto, per i dipendenti con contratto edile si calcola sulla base dei seguenti elementi:

  • minimo di paga base;
  • indennità di contingenza; 
  • elemento economico territoriale;
  • indennità territoriale di settore; 
  • superminimi ad personam di merito o collettivi;
  • trattamento economico previsto da Ccnl;
  • percentuale per i riposi;
  • utile di cottimo e concottimo; 
  • indennità sostitutiva di mensa; 
  • indennità di trasporto;
  • indennità per lavori speciali disagiati;
  • indennità per lavori in alta montagna;
  • indennità di cantiere ferroviario.

La quota di Tfr che il dipendente con contratto edile matura nel corso del tempo di lavoro prestato presso lo stesso datore di lavoro o azienda viene accumulata ogni anno e per il calcolo di quanto dovuto bisogna sommare per ogni anno di lavoro una quota pari all'importo della retribuzione, dovuta per l'anno stesso, divisa per il coefficiente 13,5.


 

Liquidazione del Tfr maturato entro al massimo 45 giorni dalla cessazione del rapporto di lavoro e quanto liquidare: regole per Tfr ccnl edile