Stando agli ultimi chiarimenti forniti dall’Inps con una recente circolare ufficiale, il contratto di espansione per andare in pensione anticipata di 5 anni valido per aziende che abbiano almeno 250 dipendenti è stato prorogato ancora fino al 31 dicembre 2022, permettendo alle aziende, ancora per quest’anno, di incentivare prepensionamenti e ricambi generazionali a lavoro a condizione che la risoluzione del rapporto di lavoro avvenga entro il 30 novembre 2022 e precisando che si tratta di una misura valida solo per lavoratori assunti con contratto a tempo indeterminato.
Il contratto di espansione è una misura di accompagnamento alla pensione finale cui possono ricorrere solo i lavoratori dipendenti di aziende e imprese con un determinato numero di dipendenti e che soddisfino determinati requisiti e condizioni. Una recente circolare ufficiale dell’Inps ha chiarito come funziona la pensione anticipata con contratto di espansione 2022.
Con una recente circolare ufficiale, l'Inps ha chiarito che il contratto di espansione come scivolo per il pensionamento che permette di andare in pensione prima fino a 5 anni rispetto ai 67 anni di età (e 20 anni di contributi) richiesti per andare in pensione di vecchiaia, è stato rinnovato dalla Legge di Bilancio per il 2022 fino al 31 dicembre 2022 e resta in vigore con l'obiettivo di sostenere il ricambio generazionale a lavoro con riduzioni orarie o sospensione del personale dipendente.
Per permettere ai dipendenti di andare in pensione prima con il contratto di espansione 2022 è necessario, come ribadito dall’Inps, che datore di lavoro e organizzazioni sindacali sottoscrivano un accordo e che poi il lavoratore vi aderisca.
Perché si possa ricorrere al contratto di espansione 2022 in azienda per la pensione anticipata, è necessario che il datore di lavoro abbia almeno 250 lavoratori.
I requisiti da soddisfare per ricorrere al contratto di espansione per andare in pensione prima sono i seguenti:
La risoluzione del rapporto di lavoro per avere il contratto di espansione 2022 deve avvenire entro il 30 novembre 2022 e solo per lavoratori assunti con contratto a tempo indeterminato, anche nella carica di dirigenti.
I lavoratori che vanno in pensione prima con il contratto di espansione percepiscono una indennità che è pari al trattamento pensionistico lordo maturato al momento della cessazione del rapporto lavorativo e viene erogata dall’azienda e per 13 mensilità.
Precisiamo che lo scivolo del contratto di espansione per andare in pensione prima vale ai fini del raggiungimento di requisiti di pensione di vecchiaia (a 67 anni di età e 20 anni di contributi) e pensione anticipata (a 42 anni e dieci mesi di contributi per gli uomini e a 41 anni e 10 mesi di contributi per le donne e indipendentemente dal requisito anagrafico), mentre non vale ai fini delle altre forme pensionistici attualmente in vigore, da quota 100, a opzione donna, ape social, pensione anticipata contributiva a 64 anni, pensione per i precoci, ecc.
La pensione anticipata con contratto di espansione deve essere richiesta all’Inps tramite presentazione di relativa domanda da parte dall’azienda previo accordo tra sindacati e Ministero del Lavoro sul piano di riorganizzazione aziendale.
Dal canto suo, il datore di lavoro ha l’obbligo di una fideiussione bancaria e di un versamento mensile all'Inps come garanzia di erogazione dell'indennizzo di accompagnamento alla pensione e di versamento della contribuzione figurativa.
Andare in pensione anticipata 2022 con contratto di espansione ancora possibile fino a fine anno: nuovi chiarimenti da Inps