Il contratto bancari 2025 si applica ai dipendenti delle imprese creditizie e finanziarie e ai dipendenti delle imprese controllate che svolgono attività creditizia, finanziaria e disciplina ogni aspetto del rapporto di lavoro instaurato, di qualsiasi natura esso sia cioè se è a tempo indeterminato o determinato, prevedendo orari di lavoro da rispettare, sia ordinario, che straordinario, che notturno, festivo, ecc, sia regole per reperibilità, eventuali indennità e premi produttività contratto bancario, mansioni, livelli e stipendi, maturazione di ferie e permessi, malattia, infortuni, congedi, aspettativa, dimissioni e licenziamenti.
Secondo quanto stabilito dalle regole in vigore, il CCNL bancari 2025 prevede la possibilità di fruire di periodi di aspettativa a lavoro per diverse situazioni specifiche:
Ogni tipologia di aspettativa ha regole proprie riguardo alla retribuzione, alla durata massima consentita e alle procedure da seguire per la richiesta. Vediamo nel dettaglio come funziona ciascuna di esse.
Uno dei motivi principali per cui i lavoratori con CCNL bancari 2025 possono chiedere un periodo di aspettativa a lavoro è quello relativo a motivi di famiglia e personali. In questo caso, spetta all'impresa determinare per quanto tempo concedere l'aspettativa, fino ad un massimo di un anno, che può essere fruito anche in modo frazionato in non più di due periodi.
L'impresa valuta anche se corrispondere il trattamento economico durante questo periodo. Generalmente, però, l'aspettativa per motivi di famiglia e personali non è retribuita. È importante sottolineare che questo periodo non viene calcolato ai fini del computo delle ferie annuali.
Per richiedere questa tipologia di aspettativa, il dipendente deve presentare domanda scritta all'azienda specificando le motivazioni e il periodo richiesto. L'istituto bancario valuterà la richiesta in base alle esigenze organizzative e di servizio prima di concedere l'autorizzazione.
Anche per malattia il CCNL bancari 2025 prevede la possibilità di usufruire di un periodo di aspettativa non retribuita fino ad un massimo di un anno. Questa opzione può essere richiesta qualora il dipendente abbia esaurito il periodo di comporto, cioè il periodo durante il quale ha diritto alla conservazione del posto di lavoro con trattamento economico in caso di malattia.
Per i casi di malattie oncologiche o di patologia di analoga entità, l'aspettativa non retribuita viene elevata a 24 mesi, continuativi o frazionabili al massimo in due periodi. Questa estensione rappresenta una tutela importante per i lavoratori che affrontano patologie particolarmente gravi.
Il dipendente deve presentare richiesta di aspettativa prima della scadenza del periodo di comporto. Durante il periodo di aspettativa per malattia, non maturano l'anzianità di servizio né altri istituti contrattuali come ferie e permessi, e non vengono versati i contributi previdenziali, con conseguente impatto sul calcolo della pensione.
Il CCNL bancari 2025 garantisce alle lavoratrici il diritto al congedo di maternità obbligatorio, durante il quale è prevista la conservazione del posto di lavoro e la retribuzione completa. Oltre a questo periodo obbligatorio, le lavoratrici possono richiedere un'ulteriore aspettativa non retribuita fino a un anno per esigenze di cura ed educazione del bambino.
Questa ulteriore aspettativa può essere fruita anche frazionata, secondo le necessità della lavoratrice. Durante tale periodo, analogamente ad altre forme di aspettativa non retribuita, non maturano ferie, permessi e tredicesima mensilità, e non vengono versati i contributi previdenziali.
Il CCNL prevede inoltre che, al rientro dall'aspettativa per maternità, la lavoratrice abbia diritto a essere reintegrata nella stessa unità produttiva o in altra ubicata nello stesso comune, e ad essere adibita alle mansioni da ultima svolte o a mansioni equivalenti.
Come previsto dal CCNL bancari 2025, l'impresa riconosce al lavoratore che faccia richiesta un periodo di aspettativa retribuita per tossicodipendenza, alcolismo cronico e grave debilitazione psicofisica. Questa rappresenta una delle poche forme di aspettativa per cui è previsto il mantenimento della retribuzione.
La durata di tale aspettativa è stabilita in modo da permettere al lavoratore di partecipare a piani terapeutici di recupero e riabilitazione presso strutture specializzate. L'obiettivo è fornire un supporto concreto al dipendente per superare la condizione di disagio e favorire il successivo reinserimento lavorativo.
Per ottenere questa forma di aspettativa, il dipendente deve presentare idonea documentazione medica che attesti la condizione di tossicodipendenza o alcolismo cronico e l'inserimento in un programma terapeutico-riabilitativo presso strutture sanitarie pubbliche o private.
Il CCNL bancari 2025 prevede che l'impresa, compatibilmente con le esigenze di lavoro, possa riconoscere al lavoratore che ne faccia richiesta un periodo di aspettativa per motivi di studio. Questa aspettativa è non retribuita e può durare fino ad un massimo di un anno, utilizzabile anche in modo frazionato per non più di due periodi.
Questa possibilità rappresenta un'importante opportunità per i dipendenti che desiderano completare il proprio percorso di studi o acquisire nuove competenze professionali. Durante tale periodo, non maturano ferie, permessi e altri istituti contrattuali, e non vengono versati i contributi previdenziali.
Per richiedere l'aspettativa per motivi di studio, il dipendente deve presentare domanda scritta all'azienda, specificando il corso di studi che intende frequentare e la durata prevista dell'aspettativa. L'istituto bancario valuterà la richiesta in base alle proprie esigenze organizzative.
Il CCNL bancari 2025 disciplina anche l'aspettativa per l'esercizio di funzioni pubbliche e cariche elettive. I lavoratori chiamati a ricoprire cariche pubbliche elettive hanno diritto a periodi di aspettativa non retribuita per la durata del mandato.
Questo tipo di aspettativa è regolamentata non solo dal contratto collettivo ma anche da specifiche normative di legge che tutelano il diritto dei cittadini a partecipare alla vita politica e amministrativa del paese.
Durante il periodo di aspettativa per funzioni pubbliche, il rapporto di lavoro rimane sospeso ma il dipendente conserva il diritto al posto. Al termine del mandato, il lavoratore può rientrare in servizio presso la stessa sede di lavoro o in altra sede ubicata nella stessa località.
Per richiedere un periodo di aspettativa secondo il CCNL bancari 2025, il dipendente deve seguire una procedura formale che include la presentazione di una domanda scritta all'azienda. La richiesta deve specificare:
La domanda deve essere presentata con un congruo anticipo rispetto alla data di inizio dell'aspettativa richiesta, per consentire all'azienda di valutare la richiesta e organizzare eventuali sostituzioni. L'impresa ha facoltà di accogliere o respingere la richiesta in base alle esigenze di servizio e alle motivazioni addotte dal dipendente.
In caso di accoglimento, l'azienda comunicherà formalmente al dipendente l'autorizzazione all'aspettativa, specificando durata e condizioni. In caso di rifiuto, l'azienda dovrà motivare adeguatamente la propria decisione.
Durante i periodi di aspettativa non retribuita previsti dal CCNL bancari 2025, generalmente non maturano l'anzianità di servizio e gli altri istituti contrattuali come ferie, permessi e tredicesima mensilità. Inoltre, non vengono versati i contributi previdenziali, con conseguente impatto sul calcolo della pensione.
Tuttavia, il dipendente ha la facoltà di proseguire volontariamente il versamento dei contributi previdenziali durante il periodo di aspettativa non retribuita, secondo le modalità previste dalla normativa vigente. Questa opzione permette di non creare "buchi" contributivi che potrebbero influire negativamente sul diritto alla pensione o sul suo ammontare.
Per l'aspettativa retribuita, invece, come nel caso della tossicodipendenza, continuano a maturare normalmente l'anzianità di servizio e gli altri istituti contrattuali, e vengono regolarmente versati i contributi previdenziali.
Al termine del periodo di aspettativa, sia essa retribuita o non retribuita, il dipendente ha diritto a essere reintegrato nel proprio posto di lavoro o in posizione equivalente, secondo quanto previsto dal CCNL bancari 2025.
L'azienda deve garantire al lavoratore che rientra dall'aspettativa un adeguato reinserimento professionale, prevedendo, se necessario, percorsi di formazione e aggiornamento, soprattutto in caso di aspettative di lunga durata durante le quali possono essere intervenuti cambiamenti organizzativi o tecnologici significativi.
Il dipendente che intende rientrare anticipatamente dall'aspettativa deve darne comunicazione scritta all'azienda con un congruo preavviso, per consentire all'impresa di organizzare adeguatamente il reinserimento.