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Come non farsi decurtare i punti della patente nel rispetto della legge? Le soluzioni nei diversi casi

Esistono diverse strategie per evitare la perdita dei punti dalla patente a seconda di come viene contestata la contravvenzione.

Autore: Chiara Compagnucci
pubblicato il
Come non farsi decurtare i punti della p

Una volta ricevuta una multa che comporta la decurtazione dei punti della patente, l'applicazione di questa sanzione accessoria è quasi automatica. Il recupero dei punti persi può avvenire in due modi: mediante un periodo di buona condotta mantenuto per almeno due anni ovvero senza ricevere altre multe stradali che comportino la decurtazione dei punti durante questo periodo. Oppure partecipando a un corso privato di recupero punti.

Esistono diverse strategie per evitare la perdita dei punti dalla patente a seconda di come viene contestata la contravvenzione. La contestazione immediata avviene quando il conducente viene fermato dagli agenti al momento dell'infrazione e gli viene consegnato il verbale.

Al contrario, la contestazione differita avviene quando la multa viene spedita al domicilio del proprietario dell'auto, un'opzione utilizzata quando non è possibile fermare immediatamente l'automobilista dopo l'infrazione. Quest'ultima modalità è comune in situazioni come il superamento del semaforo rosso o il rilevamento elettronico della velocità tramite dispositivi automatici come autovelox e tutor. Approfondiamo in questo articolo:

  • Punti patente, come non farseli togliere

  • Le soluzioni contro la decurtazione dei punti patente

Punti patente, come non farseli togliere

Per gli automobilisti che vengono fermati immediatamente dalla polizia stradale, l'opzione per evitare la decurtazione dei punti dalla patente si limita a fare ricorso contro il verbale e sperare che il giudice lo annulli.

Il ricorso può essere presentato entro 30 giorni al giudice di pace o, alternativamente, entro 60 giorni al prefetto senza spese. La scelta tra queste due opzioni dipende dalla complessità della questione e dalla necessità di una valutazione più dettagliata da parte di un organo terzo e imparziale, come un magistrato.

Per violazioni di legge evidenti, come la notifica della multa oltre i 90 giorni, è più conveniente rivolgersi direttamente al prefetto per ottenere un annullamento immediato del verbale. Poiché la decurtazione dei punti avviene quasi immediatamente alla violazione, mentre la decisione del ricorso, soprattutto se presentato al giudice di pace, può richiedere molto tempo, l'automobilista che ottiene un esito favorevole al ricorso vedrà ripristinati i punti precedentemente sottratti.

Considerando le notorie inefficienze dell'amministrazione, è consigliabile verificare che la sentenza del giudice venga effettivamente eseguita dalla controparte, magari attraverso una notifica legale effettuata dall'avvocato del soggetto coinvolto.

Le soluzioni contro la decurtazione dei punti patente

Quando una contravvenzione stradale viene notificata in modo differito e il conducente non viene fermato sul momento dalla polizia, la decurtazione dei punti dalla patente del proprietario del veicolo non può avvenire immediatamente. Questo perché il proprietario del veicolo potrebbe essere diverso dal conducente effettivo al momento dell'infrazione.

La legge richiede al proprietario del veicolo, che ha ricevuto la notifica della multa a casa, di comunicare entro 60 giorni agli agenti accertatori il nome del conducente e il numero della sua patente. In questo modo, la sanzione accessoria della decurtazione dei punti sarà applicata al conducente effettivo.

Esistono due opzioni per evitare la decurtazione dei punti dalla patente.

La prima opzione è non rispondere all'invito contenuto nella notifica della multa per comunicare i dati del conducente effettivo. Sebbene questa sia un'infrazione, viene punita solo con una sanzione pecuniaria che varia da 422 a 1.695 euro, senza ulteriori conseguenze. In pratica, l'automobilista può considerare questa sanzione come una sorta di pagamento per salvare i punti della patente. La Corte Costituzionale ha dichiarato che questa normativa è legittima nonostante le critiche sulla sua presunta discriminazione economica.

L'altra opzione per evitare la decurtazione dei punti senza fare ricorso è rispondere all'ordine della polizia fornendo il nome del conducente effettivo, affermando di non ricordare chi fosse alla guida dell'auto.

Questa dichiarazione deve essere supportata da un giustificato motivo e da una prova documentale. Non è sufficiente affermare di essere dimenticati o anziani; è necessario fornire prove concrete, ad esempio dimostrando che l'auto è utilizzata da più membri della famiglia o dai dipendenti di un'azienda, documentando questa circostanza in forma scritta.

Solo coloro che sono oggettivamente impossibilitati a fornire tali informazioni o a identificare il conducente evitano di ricevere la seconda sanzione. Si sconsiglia di cercare un prestanome o di attribuire la responsabilità dell'infrazione a un parente con più punti sulla patente, poiché questa falsa rappresentazione può essere facilmente scoperta, configurando un reato di falsità in atto pubblico se vengono fornite informazioni mendaci a un'autorità pubblica.

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