Dal 2006 il tuo sito imparziale su Lavoro, Fisco, Investimenti, Pensioni, Aziende ed Auto

Come si contano i 15 giorni di ferie, se si prendono due settimane consecutive? Sabato, domenica e festivi si considerano?

La normativa italiana sull'orario di lavoro chiara su un punto: ogni lavoratore ha diritto ad almeno 4 settimane di ferie ogni anno.

Autore: Chiara Compagnucci
pubblicato il
Come si contano i 15 giorni di ferie, se

Quando si tratta di ferie, uno dei dubbi più comuni tra i lavoratori riguarda il conteggio dei giorni di riposo. In particolare, ci si chiede se il sabato e la domenica debbano essere considerati come giorni di ferie quando si pianificano le vacanze o se vengano conteggiati separatamente.

La normativa italiana sull'orario di lavoro, disciplinata dal decreto legislativo 66 del 2003, è chiara su un punto: ogni lavoratore ha diritto ad almeno 4 settimane di ferie ogni anno. Di queste, almeno 2 settimane devono essere fruite in modo continuativo entro l'anno in cui sono maturate. Questo diritto garantisce che i lavoratori possano godere di un periodo di riposo adeguato e ininterrotto, fondamentale per la salute e il benessere. Entriamo nei dettagli per capire:

  • Con due settimane consecutive, come si conteggiano i 15 giorni di ferie

  • La maturazione delle ferie secondo i contratti di lavoro

Con due settimane consecutive, come si conteggiano i 15 giorni di ferie

Secondo la giurisprudenza italiana, quando si parla di ferie in termini di settimane, i giorni di sabato e domenica devono essere inclusi nel conteggio, anche se non sono giorni lavorativi per il dipendente. Se un lavoratore ha diritto a due settimane consecutive di ferie, queste includono i due fine settimana. In pratica, solo 10 giorni saranno scalati dal totale delle ferie maturate, mentre i restanti quattro giorni saranno sabati e domeniche.

I giorni festivi che cadono all'interno del periodo di ferie sono considerati come parte del periodo di assenza, ma non vengono detratti dal totale delle ferie accumulate. Per esempio, se un giorno festivo cade durante le ferie, quel giorno è contato come parte delle ferie ma non riduce il monte delle ferie residue del lavoratore.

La legge italiana fornisce un quadro generale, ma i Ccnl possono stabilire condizioni più favorevoli per i dipendenti. Alcuni contratti specificano chiaramente il numero di giorni di ferie senza fare riferimento alle settimane. In questi casi, se un contratto prevede, ad esempio, 15 giorni consecutivi di ferie, questi devono essere considerati come giorni effettivi di riposo, escludendo quindi sabati e domeniche dal conteggio. Così, un lavoratore che lavora cinque giorni a settimana avrà diritto a tre settimane intere di ferie consecutive, non semplicemente a due.

La maturazione delle ferie secondo i contratti di lavoro

Le ferie si accumulano gradualmente durante il rapporto di lavoro. Anche durante le assenze dovute a malattie, infortuni sul lavoro, gravidanza e maternità, congedo matrimoniale, permessi concessi dalla legge 104 o l’impegno nei seggi elettorali, i giorni di ferie continuano ad accumularsi. In altre parole, queste assenze non interrompono il conteggio delle ferie.

Ci sono, però, alcune eccezioni. Le ferie non maturano durante i periodi di malattia o infortunio che superano il limite previsto, congedi parentali, assenze per malattia dei figli, congedi per assistenza a familiari disabili e durante la cassa integrazione a zero ore. Tutti questi dettagli sono specificati nella busta paga, dove il dipendente può trovare l'indicazione dei giorni di ferie maturati e ancora disponibili. I lavoratori hanno la possibilità di utilizzare le ferie in modo frazionato, distribuite durante l'anno secondo un piano concordato con l'azienda. Le ferie non godute non vengono retribuite, quindi è fondamentale utilizzarle entro i termini previsti.

Secondo le direttive del Ministero del Lavoro, le ferie sono suddivise in due blocchi principali. Due settimane devono essere utilizzate entro il 31 dicembre dell'anno in cui sono maturate. Queste possono essere prese anche in modo continuativo se il lavoratore lo richiede. È consigliabile presentare la richiesta in anticipo per consentire all'azienda di organizzare il lavoro in base alle esigenze aziendali e personali del dipendente. Le altre due settimane possono essere fruite in modo frazionato entro i 18 mesi successivi all'anno di maturazione.

Esiste anche un terzo periodo di ferie, che include giorni aggiuntivi previsti dal proprio Ccnl. Anche questi giorni possono essere utilizzati in modo frazionato. Per gestire al meglio le proprie ferie, è consigliabile pianificare in anticipo e comunicare al datore di lavoro i propri piani.