Il supplente è una figura professionale chiamata a coprire le assenze dei docenti di ruolo, per un periodo di tempo stabilito definito, per cui vale il contratto dei supplenti della scuola disciplinato dal Ministero dell’Istruzione.
Il supplente è una figura professionale che solitamente viene chiamata per coprire le assenze dei docenti di ruolo, per un periodo definito e prestabilito. Le supplenze possono essere annuali o temporanee. Secondo quanto previsto dal Regolamento delle supplenze, d.m. 131/2007 art. 1 comma 5, sono supplenze temporanee tutte quelle brevi e saltuarie assegnate fino a massimo l’ultimo giorno di lezione stabilito dal calendario regionale.
Per iscriversi alle graduatorie per diventare insegnante, è obbligatorio conseguire una laurea, che sia, come precisato, nell’indirizzo specifico relativo alla materia di insegnamento che si ha intenzione di scegliere. A differenza dei docenti, per diventare supplenti non bisogna partecipare ad alcun concorso pubblico, bastano Tfa o Mad, a differenza dei docenti che per diventare tali devono sostenere il concorso della scuola che una volta vinto da diritto direttamente all’insegnamento. Qual è il percorso da seguire per diventare supplenti?
Dopo aver conseguito la laurea, il passo successivo da compiere è l’iscrizione ai Tfa, Tirocinio Formativo Attivo, che permette di ottenere l’abilitazione all’insegnamento e avere i requisiti per accedere al concorso a cattedra nella scuola per diventare docenti di ruolo.
Per diventare supplenti, dunque, il primo passo da compiere è conseguire l’abilitazione tramite Tfa (Tirocinio Formativo Attivo) ed essere inseriti nelle graduatorie nazionali relative alla prima, seconda o terza fascia. Nella prima e nella seconda fascia vengono inseriti gli insegnanti con abilitazione con i punteggi elevati e medi, mentre nella terza fascia ogni tre anni vengono iscritti i laureati senza titolo di abilitazione che per diventare supplenti possono indicare solo 10 scuole per provincia.
Per diventare supplenti senza necessità di sostenere alcun concorso pubblico si può ricorrere anche alla cosiddetta Mad, messa a disposizione, che permette a chiunque voglia insegnare di inviare agli istituti il proprio curriculum o presentarlo direttamente in maniera del tutto spontanea per coprire cattedre vuote.
La messa a disposizione vale, in particolare, per:
supplenze;
recuperi estivi;
su sostegno;
personale Ata.
Possono presentare domanda per la messa a disposizione tutti coloro che soddisfano i requisiti richiesti che sono per il personale Ata come minimo il diploma e per gli altri:
La domanda per la messa a disposizione deve essere compilata in modo formale con tutti i dati del candidato: