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Come si puņ modificare il regolamento condominiale? Procedura, quorum assemblea e altre condizioni necessarie

Quali sono regole e norme per modificare un regolamento di condominio che sia assembleare o contrattuale: cosa prevedono leggi in vigore

Autore: Marianna Quatraro
pubblicato il
e aggiornato con informazioni attualizzate il
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Come si modifica il regolamento condominiale?

Per modificare un regolamento di condominio, o una sola clausola in esso contenuta, vi sono regole e iter differenti a seconda che si tratti di modifiche di un regolamento condominiale assembleare o contrattuale. Per modificare, infatti, una parte o tutto il regolamento contrattuale è necessaria l’unanimità dei condomini mentre per modificare una parte o tutto il regolamento assembleare è necessaria la maggioranza degli intervenuti in assemblea che costituiscano almeno 500 millesimi dell’edificio. 
 

Il regolamento condominiale risulta essere di grande utilità, soprattutto per edifici con più di dieci unità abitative. Disciplina vari aspetti della vita condominiale, come la ripartizione delle spese e l'utilizzo delle parti comuni.

Tipologie di regolamento condominiale

Esistono diverse tipologie di regolamento condominiale, ciascuna con proprie specifiche modalità di approvazione e applicazione. Il regolamento assembleare è approvato in sede di assemblea condominiale, mentre il regolamento contrattuale viene accettato all'unanimità dai condomini, spesso attraverso clausole inserite nei contratti di acquisto delle unità immobiliari. Vi è, inoltre, una tipologia meno comune, il regolamento giudiziale, emanato dall'autorità giudiziaria in caso di mancato accordo tra i condomini.

Regolamento assembleare: caratteristiche e approvazione

Il regolamento assembleare è una delle forme più comuni di regolamento condominiale e viene approvato tramite una delibera dell'assemblea condominiale. Per la sua approvazione è necessaria la maggioranza degli intervenuti, che rappresenti almeno la metà del valore dell'edificio, ossia 500 millesimi del totale, come stabilito dal Codice Civile.

Questo tipo di regolamento regola aspetti come la ripartizione delle spese comuni, l'utilizzo delle parti comuni (come scale, ascensori, cortili) e il decoro dell'edificio. Non può disciplinare materie che vadano in contrasto con le norme inderogabili di legge o estendere vincoli oltre quanto consentito dalla maggioranza, riservando tali possibilità ai regolamenti di tipo contrattuale.

Le modifiche alle clausole del regolamento assembleare possono essere proposte dai singoli condomini o dall'amministratore, e devono essere sottoposte alla stessa procedura di approvazione iniziale. Ogni modifica deve essere formalizzata per iscritto e allegata al regolamento originale per garantirne la validità e l'applicabilità. Le decisioni dell'assemblea, una volta approvate secondo la procedura corretta, sono vincolanti per tutti i condomini, anche per quelli assenti o dissenzienti.

Regolamento contrattuale: peculiarità e unanimità richiesta

Il regolamento contrattuale differisce significativamente da quello assembleare poiché incorpora clausole che incidono sui diritti di proprietà individuali o comuni dei condomini. Per essere valido, richiede l'unanimità del consenso di tutti i condomini, compreso l'accordo attraverso atti firmati dai proprietari delle singole unità immobiliari. Questa natura contrattuale permette al regolamento di stabilire regole particolari, come restrizioni d'uso sulle aree private e comuni, o deroghe alla ripartizione standard delle spese stabilite dall'articolo 1123 del Codice Civile.

Le clausole del regolamento contrattuale possono includere limitazioni significative, come il divieto di adibire appartamenti a specifici usi commerciali o il frazionamento delle proprietà, che sarebbero inattuabili con un regolamento assembleare. Data la complessità e l'impatto delle disposizioni contrattuali, le modifiche a un regolamento contrattuale devono sempre ottenere il consenso unanime, facendo sì che eventuali cambiamenti siano difficili ma allo stesso tempo offrano una maggiore stabilità giuridica.

Infine, un regolamento contrattuale può essere trascritto nei registri immobiliari per garantirne l'opponibilità ai terzi, particolarmente in relazione a clausole che modificano diritti reali. La trascrizione, se eseguita sotto la supervisione notarile, assicura la sua validità legale ed esecutiva.