Il contratto collettivo nazionale di lavoro (CCNL) calzaturiero 2025 disciplina i rapporti tra datori di lavoro e dipendenti nel settore della produzione di calzature. Questo accordo definisce con precisione diritti e doveri delle parti coinvolte, stabilendo le condizioni economiche e normative per tutti i lavoratori impiegati presso aziende industriali che realizzano calzature, pantofole e tomaie di qualsiasi genere e tipo, sia che vengano prodotte a macchina, a mano o con sistemi misti.
Il CCNL del settore calzaturiero regola tutti gli aspetti del rapporto lavorativo, dalla retribuzione ai livelli di inquadramento, dai permessi alle ferie, dalla gestione della malattia fino alle tutele in caso di cessazione del rapporto di lavoro. Analizziamo in dettaglio ogni aspetto di questo importante accordo collettivo.
Il sistema di classificazione professionale previsto dal CCNL calzaturiero 2025 si articola in otto livelli principali, con l'aggiunta di due livelli intermedi denominati "Super" (2S e 3S). Questa struttura gerarchica consente di inquadrare correttamente ogni figura professionale in base alle competenze, responsabilità e mansioni svolte all'interno dell'azienda.
Ogni livello corrisponde a specifiche figure professionali e determina la retribuzione base del lavoratore. Ecco l'elenco completo dei livelli e delle relative figure professionali:
Questa classificazione consente una progressione di carriera strutturata, permettendo ai lavoratori di avanzare di livello in base all'esperienza maturata e alle competenze acquisite nel corso del tempo.
Le retribuzioni minime stabilite dal contratto calzaturiero variano in base al livello di inquadramento del lavoratore. Gli importi mensili lordi previsti per il 2025 sono i seguenti:
Oltre alla retribuzione base, il CCNL calzaturiero 2025 prevede anche un sistema di scatti di anzianità che premiano la fedeltà e l'esperienza dei lavoratori. Per l'anzianità di servizio prestato presso la stessa azienda o gruppo aziendale, i dipendenti hanno diritto a incrementi retributivi che maturano ogni due anni, per un massimo di quattro scatti biennali e uno scatto quadriennale.
Questi aumenti periodici rappresentano un importante elemento di valorizzazione della permanenza in azienda e contribuiscono a incrementare progressivamente la retribuzione complessiva del lavoratore nel corso del tempo.
Oltre allo stipendio base, il contratto calzaturiero prevede ulteriori elementi retributivi quali:
Il contratto calzaturiero 2025 garantisce ai lavoratori del settore un adeguato sistema di riposi e permessi retribuiti, essenziali per assicurare il giusto equilibrio tra vita professionale e personale.
Per quanto riguarda le ferie annuali, il CCNL prevede:
Nel caso di godimento frazionato delle ferie, se l'orario di lavoro è distribuito su 5 giorni settimanali, 5 giorni lavorativi fruiti come ferie equivalgono a una settimana completa.
La programmazione delle ferie deve tenere conto sia delle esigenze produttive dell'azienda sia delle necessità di riposo dei lavoratori, con particolare attenzione ai periodi estivi quando tradizionalmente si concentrano le chiusure collettive.
Il CCNL calzaturiero 2025 prevede diverse tipologie di permessi retribuiti:
Tutte le assenze devono essere comunicate all'azienda nel giorno stesso in cui si verificano, entro 4 ore dall'inizio del normale orario di lavoro, ad eccezione dei casi di accertato impedimento. Inoltre, le assenze devono essere adeguatamente giustificate entro i due giorni successivi, salvo situazioni di comprovato impedimento.
Questa procedura di comunicazione è essenziale per consentire all'azienda di organizzare adeguatamente il lavoro e garantire la continuità produttiva, particolarmente importante nel settore calzaturiero dove spesso si lavora su linee di produzione coordinate.
Il contratto calzaturiero 2025 dedica particolare attenzione alla tutela dei lavoratori in caso di malattia, stabilendo procedure chiare e garanzie specifiche.
In caso di assenza per malattia, il lavoratore deve:
Il dipendente con contratto calzaturiero che si assenta per malattia ha diritto a conservare il suo posto di lavoro per 13 mesi. Questo periodo, noto come "comporto", rappresenta una importante tutela per il lavoratore che può così affrontare il periodo di malattia senza il timore immediato di perdere l'occupazione.
In caso di malattia professionale, inclusa la polineurite tossica nei casi assistiti dall'INAIL, al lavoratore saranno conservati il posto e l'anzianità a tutti gli effetti contrattuali fino alla guarigione clinica documentata dall'apposito certificato rilasciato dalle autorità competenti.
Durante il periodo di malattia, il lavoratore ha diritto a ricevere un'indennità che integra quanto erogato dall'INPS. Il trattamento economico varia in base all'anzianità di servizio e alla durata della malattia, garantendo comunque un sostegno economico adeguato durante il periodo di assenza.
Nel caso in cui, a seguito di malattia o infortunio, il lavoratore presenti postumi invalidanti che non gli consentano di riprendere le precedenti mansioni, l'azienda ha l'obbligo di valutare la possibilità di assegnare al dipendente mansioni più adatte alle sue capacità lavorative residue.
Questa disposizione rappresenta un importante strumento di tutela per i lavoratori che hanno subito una riduzione della capacità lavorativa, permettendo loro di continuare a lavorare in condizioni adeguate alle proprie possibilità.
Il lavoratore con contratto calzaturiero che perde involontariamente il proprio posto di lavoro ha accesso alle tutele previste dalla normativa nazionale in materia di disoccupazione.
In caso di licenziamento da parte dell'azienda, il lavoratore del settore calzaturiero può presentare domanda per l'indennità di disoccupazione NASpI (Nuova Assicurazione Sociale per l'Impiego), a condizione che soddisfi tutti i requisiti previsti dalla normativa vigente, tra cui:
La NASpI viene erogata mensilmente per un numero di settimane pari alla metà delle settimane contributive degli ultimi quattro anni, con un massimo attualmente fissato a 24 mesi.
Oltre al sostegno economico, il lavoratore disoccupato del settore calzaturiero può accedere alle misure di politica attiva del lavoro previste a livello nazionale e regionale, come:
Queste misure sono particolarmente importanti nel settore calzaturiero, che può essere soggetto a fluttuazioni occupazionali legate ai cicli economici e alle trasformazioni del mercato.