Per la stesura di un contratto di comodato d’uso gratuito di un immobile che risulti valido è bene sapere cosa scrivere precisamente. Vi sono alcune essenziali informazioni da conoscere e indicazioni da seguire per non incorrere in errori pur non essendoci, in realtà, una formula definita per il contratto di comodato che può essere personalizzato in base ad usi ed esigenze.
Il contratto di comodato d’uso gratuito per un immobile permette ad un soggetto, denominato comodante, di prestare ad un altro soggetto (comodatario) un immobile, come una casa, e si può fare sia in forma scritta sia verbale. Nel caso di contratto di comodato d'uso gratuito di un immobile in forma scritta cosa si deve scrivere perchè sia valido?
Per la stesura di un contratto di comodato d’uso gratuito di un immobile che risulti valido è bene sapere cosa scrivere precisamente. Vi sono alcune essenziali informazioni da conoscere e indicazioni da seguire per non incorrere in errori pur non essendoci, in realtà, una formula definita per il contratto di comodato che può essere personalizzato in base ad usi ed esigenze.
Forniamo di seguito delle indicazioni che si possono seguire in generale perché il contratto di comodato d’uso gratuito di casa risulti valido. Nel contratto bisogna innanzitutto riportare:
Dopodichè nel caso di comodato d’uso gratuito di immobile bisogna specificare la modalità di utilizzo del bene da parte del comodatario, come ad esempio se sarà usato esclusivamente come civile abitazione e che le spese di ordinaria manutenzione sono a carico del comodatario.
Alla fine del contratto bisogna riportare luogo e data e le firme di comodante e comodatario.
Una volta redatto, il contratto di comodato d’uso gratuito dell’immobile, per esempio per un comodato d'uso gratuito di casa al figlio, lo stesso deve essere registrato entro 20 giorni dalla data di stipula esclusivamente all’Agenzia delle Entrate, e non online con la procedura RLI che generalmente si usa per i contratti di locazione, presentando: