Il contratto infermiere privato esattamente come per quello ospedaliero prevede regole e norme per disciplinare i rapporti di lavoro da infermiere in strutture private dove spesse stipendi, ferie, permessi straordinari sono diversi da quelli previsti per gli infermieri pubblici.
Lavorare come infermiere è spesso sottovalutato ma il ruolo di questi lavoratori è assolutamente essenziale sia nelle strutture pubbliche sia nelle strutture private. Tra le due realtà sussistono differenze che a volte possono essere considerate migliorative e a volte no, soprattutto se si entra a far parte di una realtà privata dove scarseggiano soldi e fondi. Quali sono le regole previste dal contratto infermieri nel privato per stipendi, livelli, ferie, permessi, malattia, licenziamento, straordinari?
Gli stipendi degli infermieri impiegati nel settore privato differiscono di non molto, sia per aumenti sia per riduzioni, rispetto agli stipendi percepiti dagli infermieri impiegati nel settore pubblico, stipendio che varia, chiaramente, in base ai livelli. Lo stipendio di un infermiere che lavora nel privato è:
La sanità privata prevede anche i livelli A, B, C.
Lo stipendio mensile lordo media è di circa 1.900 euro al mese e non differisce di molto lo stipendio per un infermiere che lavora nel privato.
In questo caso i livelli restano comunque gli stessi e gli stipendi sono di circa 1500 euro netti al mese con importanti differenze che possono sussistere tra un’azienda e un’altra, perché, per esempio, chi lavora in pronto soccorso di cliniche private o in sala operatoria può arrivare a 2mila euro netti di stipendio al mese, che possono arrivare a 3mila euro al mese per chi arriva a posizioni di dirigenza, ma possono crollare anche a mille euro se si è impiegati in Onlus o cooperative.
Per quanto riguarda gli straordinari, il pagamento delle ore effettuate in straordinario, o comunque eccedenti il monte orario previsto, essendo state fatte su richiesta dell'Azienda, e non per scelta personale, devono essere pagate o risarcite con riposi aggiuntivi, ma sempre dietro scelta precisa del dipendente. Gli straordinari prevedono le seguenti retribuzioni:
Passando all’orario di lavoro di un infermiere privato, sono previste 36 ore di lavoro per i dipendenti inquadrati nelle posizioni economiche da A a DS3 e di 38 ore per il D4 e per gli altri dipendenti, su 6 giorni. Orario di lavoro e relativa distribuzione sono stabiliti dall'amministrazione.
Le ferie degli infermieri impiegati nel privato sono di 30 giorni più 4 festività soppresse all'anno.
Per i permessi retribuiti, giornalieri e orari, congedi, assenze per infortuni, valgono le seguenti regole:
Non sono, invece, retribuiti i permessi per partecipare ai corsi di aggiornamento e specializzazione professionale per il servizio e per prolungata assistenza per malattia di familiari.
Per quanto riguarda il capitolo malattia, per infermieri impiegati nella sanità privata è prevista la conservazione del posto di lavoro per 18 mesi al massimo nell’arco di tempo di 4 anni e i 18 mesi diventano 20 se si ha una ricaduta della stessa malattia con prolungato ricovero ospedaliero.
Se trascorsi i 20 mesi il dipendente è ancora ricoverato, può richiedere ulteriori 3 mesi di aspettativa ma non retribuita. Il trattamento economico in malattia prevede la retribuzione di fatto al 100% per i primi 12 mesi in 4 anni.
Il licenziamento dell’infermiere impiegato nella sanità privata vale per motivi vigenti per legge, vale a dire licenziamento per giustificato motivo oggettivo, giustificato motivo soggettivo, o disciplinare. In questi casi il preavviso di licenziamento per l’infermiere che sia assunto a tempo indeterminato e che abbia superato il periodo di prova è di 30 giorni.
Lo stesso periodo di tempo di preavviso deve essere rispettato nel caso in cui sia il lavoratore a cessare il rapporto di lavoro presentando le proprie dimissioni.