La stipendio orario minimo per un lavoratore part time con contratto da 12 ore a settimana è lo stesso previsto per un lavoratore con contratto di lavoro a tempo pieno ma da moltiplicare per le ore lavorative previste dal contratto part time.
Un contratto di lavoro, come ormai ben noto, può essere sia a tempo pieno, prevedendo un orario di lavoro full time che per la maggior parte dei Ccnl è previsto in 40 ore settimanali, sia part time, cioè con orario di lavoro ridotto rispetto a quello previsto del tempo pieno.
Lo stesso contratto part time può essere, poi, sia a tempo determinato quando prevede una scadenza precisa e sia a tempo indeterminato, senza alcuna scadenza, e può essere modulato su diverse ore di lavoro settimanali. Vediamo quali sono le regole previste dal contratto part time da 12 ore a settimana.
Lo stipendio da corrispondere a lavoratori con contratto part time da 12 ore a settimana deve ricalcare i minimi tabellari previsti dal relativo contratto nazionale di lavoro di impiego e in base ad essi essere calcolato sull’orario di lavoro effettivamente prestato, il che significa che pur se lavoratori a tempo pieno e lavoratori part time hanno diritto allo stesso stipendio stabilito da contratto, gli impiegati part time 12 ore a settimana percepiscono uno stipendio chiaramente inferiore rispetto a lavoratori full time.
La retribuzione oraria minima per un lavoratore part time con contratto da 12 ore a settimana è, dunque, la stessa prevista per un lavoratore con contratto di lavoro a tempo pieno ma da moltiplicare per le ore lavorative previste dal contratto.
Per i lavoratori con contratto part time da 12 ore alla settimana nel caso di malattia valgono le stesse regole previste per tutti i lavoratori, cioè devono avvisare tempestivamente il datore di lavoro della propria assenza, recarsi dal proprio medico curante per il rilascio del certificato medico che lo stesso medico deve inviare a Inps e datore di lavoro e che riporta diagnosi e prognosi della malattia. Devono, inoltre, essere reperibilità nelle fasce orarie previste per le visite mediche fiscali.
Per quanto riguarda il calcolo dell’indennità di malattia per lavoratori con contratto part time da 12 ore a settimana, dipendono sempre dalla tipologia del contratto part time, se orizzontale, verticale o misto.
Per i lavoratori con contratto part time orizzontale, cioè che lavorano tutti i giorni lavorativi ma per un numero di ore inferiore rispetto a quelle ordinarie, infatti, si considerano le stesse modalità di calcolo dell’indennità di malattia per tutti gli altri dipendenti con trattamento economico più basso rispetto a quello spettante ai lavoratori a tempo pieno.
Per lavoratori con contratto part time verticale o misto che non lavorano tutti i giorni lavorativi ma solo alcuni giorni alla settimana, o settimane, il calcolo dell’indennità di malattia si basa a sulla retribuzione dovuta nei 12 mesi precedenti la malattia.
I lavoratori con contratto part-time di 12 ore, come ogni altro lavoratore, sia a tempo pieno e sia part time, hanno diritto alle ferie annuali retribuite, essendo considerate dal nostro ordinamento un diritto irrinunciabile importante per il recupero delle energie psico-fisiche.
Il calcolo dei giorni di ferie nel lavoro part time varia a seconda del contratto part time se orizzontale, verticale o misto e, infatti:
Così come i giorni di ferie, anche i permessi spettano di diritto ai lavoratori con contratto part time, pur da 12 ore a settimana, e si calcolano in misura proporzionata alle ore di lavoro svolte.
Anche i lavoratori part time 12 ore a settimana, sia con contratto di lavoro a tempo determinato e sia con contratto di lavoro a tempo indeterminato, hanno diritto all’indennità di disoccupazione Naspi nel caso di cessazione del rapporto di lavoro ma a condizione di soddisfare i requisiti richiesti che sono:
Una volta richiesta e ottenuta la Naspi, l’indennità viene erogata al lavoratore part time per un numero di settimane pari alla metà delle settimane di contributi Inps versati negli ultimi quattro anni e il suo importo corrisponde al 75% dello stipendio percepito.
Per quanto riguarda poi il versamento dei contributi per la pensione per i lavoratori con contratto part time da 12 ore a settimana, è previsto il versamento di un minimale orario retributivo in base alle giornate di lavoro settimanale ad orario normale. Il calcolo dei contributi da pensione da versare parte dall’individuazione della retribuzione imponibile utile ai fini previdenziali.
Per i lavoratori con contratto part time 12 ore a settimana, retribuiti con paga oraria, la retribuzione minima oraria come base per il calcolo dei contributi previdenziali si ottiene rapportando alle giornate di lavoro settimanale ad orario normale il minimale contributivo giornaliero e dividendo l’importo risultante per il numero delle ore previsto dal normale orario di lavoro settimanale secondo quanto stabilito dal relativo Ccnl di impiego per lavoratori full time.
Per calcolare, dunque, i contributi previdenziali da versare al lavoratore assunto con contratto part time bisogna moltiplicare il minimale contributivo giornaliero per il numero delle giornate di lavoro ad orario normale (generalmente 5 o 6 giorni settimanali) e dividere il risultato per il numero delle ore di lavoro settimanale previsto per i lavoratori a tempo pieno (generalmente 40 ore settimanali).