Il part time verticale è un contratto di lavoro, in cui il lavoratore svolge un orario di lavoro pieno, ma solo per alcuni giorni alla settimana o al mese oppure durante l’anno.
Quali sono le differenze fra contratto part time verticale, orizzontale e misto? Il lavoratore che lavora part time fa un orario di lavoro differente e ridotto rispetto a chi è impiegato a tempo pieno ma gode comunque degli stessi diritti di tutti i lavoratori subordinati e, allo stesso tempo, deve rispettare gli stessi doveri nei confronti del datore di lavoro.
Per i lavoratori con contratto part time, gli stipendi, le ferie, i permessi, la tredicesima, vengono riconosciuti in maniera differente rispetto ad un lavoratore a tempo pieno e a seconda che si sia impiegati con un part time orizzontale, verticale o misto. Vediamo cosa cambia tra queste tipologie di part time.
Esistono diverse forme di contratto di lavoro part time e sono:
Il contratto di lavoro part time, sia orizzontale, che verticale, che misto, prevede la stessa retribuzione oraria del lavoratore a tempo pieno secondo quanto stabilito dal relativo contratto nazionale CCNL di riferimento, calcolato però sui giorni e le ore effettivamente lavorate.
L’importo della retribuzione oraria è, infatti, quella stabilita dal contratto collettivo di riferimento ma lo stipendio mensile si calcola sull’orario di lavoro svolto effettivamente.
Solitamente il minimo previsto dal part time è di 16 ore settimanali ma sono i CCNL a stabilire le regole specifiche per ogni settore lavorativo.
Precisiamo che ogni tipologia di contratto part time deve essere redatta utilizzando la forma scritta e in essa deve essere riportata in modo chiaro la durata dell’attività lavorativa e l’esatta tipologia del contratto.
I lavoratori assunti con contratto part time, sia verticale, sia orizzontale, sia misto, hanno diritto a maturare le ferie, come un lavoratore assunto a tempo pieno ma in modo proporzionale al lavoro prestato.
I lavoratori con contratto part time orizzontale maturano le ferie nello stesso modo di un lavoratore a tempo pieno, cioè un rateo di 2,166 giornate al mese per un totale di 4 settimane di ferie in un anno. L’unica differenza rispetto ad un lavoratore a tempo pieno è che ad ogni giornata di ferie corrisponde un minor numero di ore.
Per il lavoratore con contratto part time verticale o misto, i giorni di ferie sono proporzionati alle ore di lavoro svolte.
Per maturare un rateo, il lavoratore deve lavorare o aver lavorato almeno 15 giorni in un mese e deve calcolare le ore di effettivo lavoro.
Per quanto riguarda i permessi, per il lavoratore con contratto part time orizzontale valgono i permessi brevi proporzionati alla durata della prestazione, per esempio per un part time al 50% potrà fruire al massimo di 18 ore di permesso annuo.
Chi ha, invece, un contratto di lavoro part time verticale o misto usufruisce di un numero di ore di permesso proporzionato ai giorni effettivamente lavorati durante l’anno, per cui, per esempio, chi lavora 3 giorni alla settimana può avere al massimo 21 ore e 36 minuti di permesso all’anno.