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Conviene richiedere il Tfr anticipato? I pro e contro a confronto

Condizioni e motivi per richiedere il TFR anticipato. Quali sono i casi in cui conviene richiederlo, pro, contro e norme in vigore

Autore: Marianna Quatraro
pubblicato il
e aggiornato con informazioni attualizzate il
Conviene richiedere il Tfr anticipato? I

Il TFR, acronimo di Trattamento di Fine Rapporto, rappresenta una somma di denaro che ogni lavoratore dipendente, sia nel settore privato che pubblico, accumula progressivamente durante la propria carriera professionale presso lo stesso datore di lavoro.

Per ciascun anno di servizio prestato presso la medesima azienda o ente pubblico, i lavoratori maturano quote di TFR che, al momento della cessazione del rapporto lavorativo (per qualsiasi causa), vengono calcolate e rivalutate secondo parametri specifici stabiliti dalla normativa vigente, per poi essere liquidate al dipendente.

Tuttavia, durante il periodo di attività lavorativa, a determinate condizioni e rispettando requisiti ben precisi, i lavoratori subordinati possono richiedere l'erogazione anticipata di una parte del TFR maturato fino al momento della domanda, in percentuali che variano in base alla motivazione che giustifica tale richiesta.

Analizziamo quindi vantaggi e svantaggi di questa opzione.

Quando è possibile richiedere il TFR anticipato, requisiti e condizioni

Per poter presentare domanda di anticipo del TFR al proprio datore di lavoro, azienda o ente, il dipendente deve innanzitutto soddisfare specifici requisiti e fornire una valida motivazione a supporto della richiesta. Secondo quanto stabilito dalla normativa in vigore (articolo 2120 del Codice Civile), è possibile richiedere l'anticipo del TFR nei seguenti casi:

  • Spese sanitarie: per terapie e interventi straordinari riconosciuti dalle strutture pubbliche competenti, per sé o per i familiari;
  • Prima casa: per l'acquisto o la ristrutturazione dell'abitazione principale per sé o per i propri figli;
  • Congedi: per periodi di astensione facoltativa per maternità/paternità;
  • Formazione: per corsi di formazione personale o formazione continua, anche aziendale;
  • Altri motivi personali: in alcuni casi specifici, a discrezione del datore di lavoro o in base ai contratti collettivi.

Occorre sottolineare che l'anticipo del TFR può essere richiesto solo una volta durante l'intero rapporto di lavoro con lo stesso datore e solamente se risultano soddisfatte le seguenti condizioni:

  • Aver maturato almeno 8 anni di anzianità lavorativa presso lo stesso datore di lavoro;
  • Essere in grado di documentare adeguatamente le spese sanitarie, l'acquisto o la ristrutturazione della prima casa, o gli altri motivi previsti dalla legge.

Percentuali di anticipo previste dalla normativa

L'importo che può essere richiesto come anticipo del TFR non è arbitrario, ma è regolamentato da precise disposizioni legislative che stabiliscono percentuali massime calcolate sull'ammontare complessivo maturato fino al momento della richiesta:

  • 70% dell'importo maturato per spese mediche e sanitarie (incluse spese dentistiche e odontoiatriche) per sé o per i propri familiari, relative a terapie o interventi straordinari riconosciuti dalle competenti Aziende Sanitarie Locali;
  • 70% dell'importo maturato per l'acquisto della prima casa di abitazione per sé o per i figli;
  • 30% dell'importo maturato per ulteriori esigenze personali non specificate dalla legge.

È importante evidenziare che questi limiti rappresentano le soglie massime richiedibili, ma il dipendente può naturalmente domandare percentuali inferiori in base alle proprie necessità effettive.

Vantaggi della richiesta di TFR anticipato

Richiedere un'anticipazione del proprio Trattamento di Fine Rapporto può presentare diversi benefici per i lavoratori che si trovano ad affrontare spese impreviste o significative durante la loro carriera lavorativa. Ecco i principali vantaggi:

Liquidità immediata senza indebitamento

Il vantaggio più evidente è la possibilità di ottenere una somma di denaro consistente senza dover ricorrere a prestiti o finanziamenti esterni. Questo significa:

  • Nessun interesse da pagare a istituti di credito;
  • Nessuna rata mensile da sostenere;
  • Maggiore tranquillità psicologica nel gestire le proprie finanze.

Vantaggi fiscali per redditi bassi

Per i lavoratori con redditi contenuti, richiedere il TFR anticipato può risultare vantaggioso anche dal punto di vista fiscale. In particolare:

  • Per redditi fino a 15.000 euro, sui quali si applica l'aliquota Irpef del 23% (primo scaglione), il TFR anticipato viene tassato con un'aliquota equivalente, senza quindi penalizzazioni significative;
  • La tassazione separata applicata al TFR potrebbe risultare più conveniente rispetto ad altre forme di liquidità.

Flessibilità di utilizzo

Sebbene le motivazioni per richiedere l'anticipo siano definite dalla legge, le categorie previste (spese mediche, acquisto casa, formazione) coprono molte delle esigenze straordinarie che un lavoratore potrebbe trovarsi ad affrontare nella vita.

Svantaggi e considerazioni critiche

Nonostante i vantaggi elencati, richiedere il TFR in anticipo comporta anche alcune controindicazioni che è opportuno valutare attentamente prima di procedere con la domanda:

Impatto sulla liquidazione finale

Il principale svantaggio è rappresentato dalla riduzione dell'importo che si riceverà al termine del rapporto di lavoro. Il TFR costituisce infatti una forma di risparmio forzoso che può rappresentare un'importante risorsa al momento della cessazione dell'attività lavorativa o del pensionamento.

Svantaggi fiscali per redditi medio-alti

Per i lavoratori con redditi superiori ai 15.000 euro, la tassazione applicata alla somma di TFR anticipata può risultare svantaggiosa rispetto a quella che si applicherebbe al momento della liquidazione finale. Sui redditi più elevati, infatti:

  • La tassazione ordinaria Irpef prevede aliquote crescenti (dal 25% fino al 43% per i redditi più alti);
  • La tassazione separata applicata al TFR potrebbe comportare un'imposizione fiscale complessivamente più onerosa.

Rivalutazione persa

Un aspetto spesso sottovalutato riguarda la mancata rivalutazione della quota anticipata. Il TFR che rimane accantonato presso il datore di lavoro viene infatti rivalutato annualmente secondo un tasso costituito da:

  • Una quota fissa dell'1,5%;
  • Una quota variabile pari al 75% dell'aumento dell'indice dei prezzi al consumo ISTAT.

Richiedendo l'anticipo, si rinuncia quindi alla rivalutazione futura della somma prelevata, con un impatto potenzialmente significativo sul lungo periodo.

Limitazione a una sola richiesta

La normativa prevede che l'anticipo possa essere richiesto una sola volta durante l'intero rapporto di lavoro con lo stesso datore. Questa limitazione impone una valutazione molto attenta dell'effettiva necessità e del momento più opportuno per avanzare la richiesta.

Procedura per richiedere il TFR anticipato

Per ottenere l'anticipo del TFR, è necessario seguire una procedura specifica che prevede diversi passaggi:

  1. Verifica dei requisiti: accertarsi di aver maturato almeno 8 anni di anzianità presso lo stesso datore di lavoro e di rientrare in una delle casistiche previste dalla legge;
  2. Preparazione della documentazione: raccogliere tutti i documenti necessari a giustificare la richiesta (preventivi di spese mediche, compromesso per l'acquisto della casa, certificazioni relative ai congedi, ecc.);
  3. Presentazione della domanda formale: inoltrare al datore di lavoro una richiesta scritta, specificando l'importo desiderato e allegando la documentazione giustificativa;
  4. Attesa della risposta: il datore di lavoro è tenuto a rispondere entro tempi ragionevoli, valutando la conformità della richiesta ai requisiti di legge;
  5. Erogazione dell'anticipo: in caso di accettazione, l'importo viene generalmente erogato con la busta paga successiva o con un bonifico separato.

È importante sottolineare che il datore di lavoro non può rifiutare la richiesta se questa soddisfa tutti i requisiti previsti dalla legge, a meno che il numero di dipendenti che hanno già ottenuto l'anticipo non superi il 10% degli aventi diritto o il 4% del totale dei dipendenti nelle aziende con meno di 25 dipendenti.

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