Dal 2006 il tuo sito imparziale su Lavoro, Fisco, Investimenti, Pensioni, Aziende ed Auto

Cosa fare quando muore un cane, gatto o animale domestico, dove si porta e si puň mettere

Procedure 2024 da seguire quando muore un cane o un gatto di morte naturale o meno e chi rilascia certificato di morte dell’animale.

Autore: Marianna Quatraro
pubblicato il
e aggiornato con informazioni attualizzate il
Cosa fare quando muore un cane, gatto o

Cosa fare quando muore un animale domestico?

Quando muore un cane o un gatto bisogna seguire specifiche procedure, che sono differenti a seconda che l’animale muoia per cause naturali o meno. In ogni caso per il cane bisogna ricevere relativo certificato di morte che non è invece previsto per il gatto.

Quando muore un cane o un gatto, è un momento molto difficile e doloroso. Vediamo i passaggi necessari da seguire per affrontare la situazione.

Cosa fare quando muore il cane o il gatto e chi contattare

La perdita di un animale domestico è un momento doloroso che richiede attenzione non solo emotiva. Conoscere in anticipo le prassi da seguire può alleviare lo stress legato alla gestione della burocrazia post-morte. Questo articolo si propone di guidare il lettore attraverso i passaggi da seguire dopo la morte di un cane o un gatto, considerando sia le normative italiane in vigore che le possibili scelte per dare un ultimo saluto dignitoso al proprio amico a quattro zampe. Approfondiamo le procedure necessarie per contattare il veterinario, l'ASL locale e per rispettare la legislazione sullo smaltimento degli animali.

Ottenimento del certificato di decesso

L'ottenimento del certificato di decesso per un animale domestico rappresenta un passaggio essenziale dopo la sua morte. Questo documento è rilasciato dal veterinario che certifica ufficialmente il decesso, attestando la morte per cause naturali o specificando eventuali patologie. Il veterinario verifica anche le condizioni del microchip nel caso dei cani, dove è obbligatorio per legge, mentre nei gatti rimane facoltativo.

Il certificato di decesso è indispensabile per inviare la notifica all'ASL e procedere alla cancellazione dell'animale dall'anagrafe canina. È importante portarlo presso i servizi veterinari dell'ASL entro i termini previsti che variano da Regione a Regione, solitamente entro 15 giorni dalla morte.

Il contenuto di questo documento include non solo la conferma del decesso e delle cause, ma anche una dichiarazione che indica che l'animale, nel caso abbia morso qualcuno negli ultimi quindici giorni, non abbia contratto la rabbia o altre malattie infettive. Questa precauzione è essenziale per prevenire il rischio di trasmissione di malattie zoonotiche. In caso di soppressione dovuta ad aggressività o malattia, la procedura richiede indicazioni rigorose per evitare complicazioni legali.

Se il cane è deceduto naturalmente, il certificato di decesso agevola anche le opzioni successive, come la cremazione o la sepoltura, rispettando la normativa vigente sullo smaltimento degli animali. Le aziende di onoranze funebri per animali, ad esempio, chiedono sempre la presentazione del certificato per avviare il servizio. Nel caso di animali deceduti durante l'assistenza veterinaria, il medico solitamente si occupa di redigere e fornire questo documento, alleggerendo il proprietario da ulteriori incombenze in un momento emotivamente difficile.

Ruolo del veterinario nella gestione della morte

Il veterinario fornisce supporto sia pratico che emotivo in un momento difficile. Subito dopo il decesso, è la figura responsabile per la certificazione della morte, che consente di avviare le pratiche legali necessarie. Questa certificazione attesta anche che non ci sono rischi di contagio da malattie infettive.

In caso di eutanasia, il veterinario valuta l'etica della decisione, spiegando le alternative e guidando il proprietario nel processo decisionale. Procede con l'eutanasia solo quando è chiaramente la scelta più compassionevole, garantendo che l'animale non soffra inutilmente. Durante la procedura, il veterinario può offrire consigli su come gestire emotivamente la situazione, assicurando che si svolga in un ambiente il più sereno possibile.

La gestione del corpo dell'animale deceduto è un altro aspetto critico del lavoro del veterinario. Spesso collaborano con aziende di smaltimento specializzate per organizzare la cremazione o la sepoltura. Il veterinario può anche suggerire aziende di onoranze funebri per animali che offrono servizi personalizzati, come la cremazione singola e la consegna delle ceneri in un'urna, aiutando così i proprietari a scegliere l'opzione più adatta ai loro desideri e budget.

Il veterinario assiste anche nella preparazione della documentazione richiesta per la segnalazione all'ASL, offrendo guida per assicurare che tutti gli obblighi legali vengano rispettati. Questo include la cancellazione dell'animale dall'anagrafe.

Segnalazione all'ASL e obblighi legali

Il protocollo prevede che dopo la morte dell'animale si informi il servizio veterinario dell'ASL di competenza, fornendo il certificato di decesso rilasciato dal veterinario. Questo documento deve essere presentato con tempestività per garantire la cancellazione dall’anagrafe canina o, nel caso di gatti con microchip, dall’anagrafe felina.

L'obbligo legale di segnalare la morte dell'animale è normato dal decreto legislativo n.186 del 1 ottobre 2012, che segue le normative europee per garantire una gestione sicura sotto il profilo igienico-sanitario. La mancata segnalazione può comportare sanzioni amministrative importanti, data la necessità di assicurare che la comunità sia protetta da possibili rischi sanitari legati a malattie zoonotiche.

Le operazioni di comunicazione con l'ASL devono avvenire entro un periodo stabilito, che differisce a seconda delle regioni, generalmente dai 2 ai 15 giorni dopo il decesso. La documentazione include la dichiarazione del veterinario sulla causa di morte e l’assicurazione che il cane non era portatore di rabbia.

Opzioni per la sepoltura e la cremazione di un animale domestico

Dopo la morte di un animale domestico, i proprietari possono scegliere tra diverse opzioni per sepoltura e cremazione. È possibile optare per la sepoltura in un cimitero per animali o, nel rispetto delle normative locali, in un terreno privato. In alternativa, la cremazione può essere una soluzione, con varianti individuali o collettive. Le aziende di onoranze funebri per animali offrono spesso questi servizi, permettendo di personalizzare l'ultimo saluto al proprio amico a quattro zampe, scegliendo anche il tipo di urna o modalità di restituzione delle ceneri.

Normativa italiana sulla gestione dei corpi

La normativa italiana sulla gestione dei corpi di animali domestici deceduti, stabilisce che i resti di animali da compagnia devono essere gestiti in modo da garantire la protezione della salute pubblica e dell'ambiente.

Secondo la normativa, i corpi degli animali non possono essere smaltiti nei rifiuti solidi urbani o in discariche non autorizzate. È previsto che i corpi siano tracciati e trattati da aziende o strutture autorizzate per la cremazione o la sepoltura. Queste strutture devono rispettare specifici requisiti igienico-sanitari per evitare contaminazioni.

I cimiteri per animali sono appositamente progettati e gestiti per accogliere le spoglie degli animali con cura e rispetto, seguendo le normative vigenti in materia di igiene e sicurezza. Qui, i proprietari possono scegliere tra diversi tipi di loculi o tombe, spesso accompagnati da possibilità di personalizzazione come lapidi o stele commemorative. I costi variano in base alla posizione geografica e ai servizi offerti.

La sepoltura in terreni privati è un'altra opzione, particolarmente preziosa per chi desidera tenere il proprio amico a quattro zampe vicino a casa. Tuttavia, vi sono precise condizioni da rispettare. È necessario ottenere l'autorizzazione dal veterinario e, talvolta, dalle autorità competenti. La fossa deve essere adeguatamente profonda e, in alcuni casi, cosparsa di calce per prevenire la decomposizione superficiale e la contaminazione delle acque sotterranee.

Le normative possono variare da regione a regione, ma generalmente è richiesto che il terreno sia di proprietà del proprietario dell'animale, e che l'animale non sia deceduto per una patologia infettiva.

Per la cremazione, sia collettiva che individuale, è necessario rivolgersi a strutture specializzate. Nel caso di cremazione singola, le ceneri possono essere riconsegnate al proprietario. Tuttavia, le ceneri non possono essere disperse nell'ambiente senza autorizzazione specifica.

Processo e costi della cremazione individuale e comune

La cremazione individuale e quella comune sono due processi disponibili per il trattamento dei resti di animali domestici.

La cremazione individuale prevede che l'animale sia cremato singolarmente, consentendo ai proprietari di ricevere le ceneri del proprio animale in un’urna. Questa opzione è spesso preferita da chi desidera conservare o tenere cari i resti del proprio compagno a quattro zampe. Sul mercato sono disponibili urne di varie forme e materiali, comprese opzioni personalizzate che riflettono il legame speciale con l'animale.

I costi della cremazione individuale variano in base ai servizi aggiuntivi richiesti, come la scelta dell’urna. Solitamente, la cremazione individuale è più costosa rispetto a quella comune, con cifre che partono da circa 150 euro e possono salire significativamente a seconda della personalizzazione e delle esigenze logistiche.

La cremazione comune, invece, coinvolge la cremazione di più animali insieme. In questo caso, le ceneri non vengono restituite ai proprietari, ma spesso vengono smaltite in modalità ambientalmente sicure. Questa modalità risulta più economica rispetto alla cremazione individuale, rendendola un’opzione praticabile per molte famiglie, con costi generalmente compresi tra i 50 e i 100 euro.

Entrambe le modalità richiedono la collaborazione con aziende specializzate che garantiscono il rispetto delle normative vigenti in termini di igiene e sicurezza ambientale. Il processo inizia con il prelievo del corpo presso una clinica veterinaria o a domicilio, seguito da trasporto in sicurezza alla struttura autorizzata. Ogni passaggio del processo è condotto con professionalità per assicurare che la scelta presa dai proprietari sia rispettata e che il loro amico riceva il congedo degno che merita.